Terna: ottenuta l'autorizzazione dal MASE per il nuovo collegamento in cavo “Roma Est- Enea Frascati”

- di: Daniele Minuti
 
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ufficialmente emesso il decreto autorizzativo relativo all’intervento di Terna “Roma Est - ENEA Frascati”, per il quale la società dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale, Stefano Donnarumma (nella foto) investirà oltre 70 milioni di euro.

Terna, autorizzato il nuovo collegamento in cavo “Roma Est- Enea Frascati”

Come spiegato dalla nota ufficiale, il progetto di Terna prevede la realizzazione di diverse opere nel quadrante est della Città Metropolitana di Roma, che serviranno a soddisfare la richiesta di connessione pervenuta da ENEA.

Il comunicato spiega: "L’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile ha infatti presentato a Terna la richiesta di modifica di connessione alla rete di trasmissione nazionale per alimentare un impianto di consumo localizzato nel Centro Ricerche di Frascati (RM) funzionale alla realizzazione del Divertor Tokamak Test, una macchina sperimentale finalizzata alla produzione di energia rinnovabile, sicura ed inesauribile.
In particolare, l’insieme degli interventi autorizzati prevede la realizzazione di tre nuovi elettrodotti a 150 kV in cavo completamente interrato per un totale di circa 40 km. Per le tre linee Terna utilizzerà cavi con isolamento in XLPE, tecnologia altamente affidabile, efficiente e sostenibile. Il tracciato dei futuri collegamenti percorrerà, per la quasi totalità, la viabilità esistente. Per garantire la potenza e la continuità dell’alimentazione richieste da ENEA, Terna realizzerà inoltre una nuova Stazione Elettrica di smistamento a 150 kV, nel Comune di Frascati, e adeguerà l’esistente Stazione “Roma Est”, nel Comune di Gallicano nel Lazio"
.

La nota specifica che, una volta completati i lavori legati al progetto, sarà effettuata la demolizione dell'esistente elettrodotto aereo a 150 kV “ENEA Frascati RM - ENEA Frascati UT” di circa 300 metri sarà demolito.
Gli interventi riguarderanno, oltre a Roma, i Comuni di Colonna, Frascati, Gallicano nel Lazio, Monte Compatri, Monte Porzio Catone e Zagarolo, tutti ricadenti nella Città Metropolitana di Roma.
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