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Torino, sgomberato Askatasuna: patto con il Comune revocato

- di: Anna Montanari
 
Torino, sgomberato Askatasuna: patto con il Comune revocato
Il centro sociale Askatasuna è stato sequestrato e sgomberato dalla Digos al termine di una perquisizione legata alle indagini sugli assalti alla sede del quotidiano La Stampa, alle Ogr e agli uffici di Leonardo, avvenuti durante manifestazioni pro-Palestina. L’intervento delle forze dell’ordine ha portato alla scoperta di sei persone presenti al terzo piano dell’edificio, un’area dichiarata inagibile.

Torino, sgomberato Askatasuna: patto con il Comune revocato

La presenza di attivisti in una parte dello stabile non autorizzata ha fatto scattare la reazione dell’amministrazione comunale. Il sindaco di Torino ha spiegato che la situazione riscontrata “configura un mancato rispetto delle condizioni del patto” stipulato tra il Comune e il comitato di garanzia, che consentiva lo svolgimento di attività esclusivamente al piano terra della struttura. Per questo motivo, ha aggiunto il primo cittadino, “il patto è cessato”.

Il sequestro e le indagini


Il sequestro rientra nell’inchiesta sugli episodi di violenza registrati nelle ultime settimane durante alcune manifestazioni. Le indagini puntano a chiarire eventuali responsabilità e collegamenti tra il centro sociale e gli assalti contro sedi istituzionali e aziendali nel capoluogo piemontese.

La posizione del Viminale

Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha parlato di “un segnale chiaro” da parte dello Stato. Un messaggio che, nelle intenzioni del Viminale, punta a riaffermare il rispetto della legalità e il contrasto a episodi di violenza e illegalità nel contesto delle proteste.

Attesa una manifestazione


Nel pomeriggio è attesa una manifestazione davanti all’edificio di Askatasuna, con il rischio di nuove tensioni. Le forze dell’ordine restano in allerta per garantire l’ordine pubblico, mentre sul piano politico e amministrativo si apre una nuova fase nei rapporti tra il Comune e l’area dei centri sociali torinesi.


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