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A2A presenta il primo Piano di Transizione Climatica: obiettivo Net Zero al 2050

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
A2A presenta il primo Piano di Transizione Climatica: obiettivo Net Zero al 2050

A2A ha presentato il suo primo Piano di Transizione Climatica, il documento che definisce il percorso di decarbonizzazione del Gruppo con un orizzonte di lungo periodo fissato al 2050, data in cui la multi-utility punta al raggiungimento del Net Zero su tutti gli Scope emissivi. Il piano si presenta come uno strumento dinamico, destinato a essere aggiornato ogni anno in pieno coordinamento con il Piano Industriale. Una scelta che risponde all’esigenza di muoversi in un sistema energetico in rapida trasformazione, dove la volatilità degli scenari macro impone una governance flessibile, capace di correggere rotta senza smarrire gli obiettivi strategici.

A2A presenta il primo Piano di Transizione Climatica: obiettivo Net Zero al 2050

Nel presentare il documento, il Presidente Roberto Tasca (nella foto) ha ricordato il contesto globale in cui si inserisce questa roadmap: “Dal 2000 a oggi, gli eventi climatici estremi hanno generato danni per oltre 3.600 miliardi di dollari e le stime indicano che i costi dell’inazione potrebbero raggiungere i 1.200 trilioni di euro, quasi il doppio degli investimenti necessari a rispettare gli Accordi di Parigi”. Numeri che delineano non solo un’urgenza ambientale, ma anche una pressione sistemica sui modelli economici e sulla finanza internazionale.

Tasca ha inoltre ribadito il ruolo strategico dei piani di transizione: strumenti che consentono alle imprese “di valutare preventivamente i rischi, individuare nuove opportunità di investimento, rafforzare la fiducia del mercato e favorire un migliore accesso al credito”, riducendo quindi il costo del capitale e rafforzando la credibilità finanziaria.

Il Presidente ha ricordato il primato di A2A in ambito green finance: dal primo European Green Bond fino al primo Blue Bond emesso in Italia, iniziative che “confermano come la transizione verso modelli di business più responsabili possa generare valore finanziario per l’azienda e per tutti gli stakeholder”.

Net Zero al 2050: la traiettoria industriale secondo Mazzoncini

L’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini ha inserito il piano all’interno di una visione industriale più ampia, che guarda oltre l’orizzonte del Piano 2035. “La crisi climatica richiede visione, coerenza e la capacità di agire con responsabilità nel lungo periodo”, ha dichiarato.

Il nuovo Piano di Transizione Climatica, sottolinea Mazzoncini, “definisce tappe intermedie ambiziose e amplia la nostra visione”, pur nella consapevolezza che gli scenari in rapido mutamento renderanno necessari aggiustamenti continui. Per sostenere il percorso, A2A ha già destinato circa 7 miliardi di investimenti focalizzati su leve di decarbonizzazione: 5 miliardi per la Transizione Energetica e 2 miliardi per l’Economia Circolare.

Il nodo della domanda elettrica: l’impatto dei data center
Il Piano si basa su uno scenario nazionale che prevede il raggiungimento della neutralità climatica al 2050, con un ruolo centrale per tecnologie di cattura e stoccaggio della CO₂ (CCS) e una forte crescita della domanda elettrica legata all’elettrificazione dei consumi.

A questa dinamica si aggiunge un elemento nuovo: la crescita dei data center, che stanno ridefinendo il profilo della domanda. Nel documento, A2A specifica che l’“upside” legato a questi poli digitali non è ancora stato integrato completamente nello scenario di riferimento. Se le previsioni verranno confermate, dal prossimo aggiornamento del piano sarà necessario valutare “un nuovo approccio alla produzione elettrica che garantisca un carico baseload costante e sicuro”, prospettiva che introduce la questione della flessibilità del sistema e dell’equilibrio tra rinnovabili, sistemi di accumulo e tecnologie convenzionali a emissioni ridotte.

Un piano che lega industria, finanza e responsabilità ambientale
Il Piano di Transizione Climatica di A2A segna un passaggio di maturità nel rapporto tra strategia industriale e sostenibilità. Non un documento programmatico, ma un dispositivo operativo che lega governance climatica, investimenti e finanziamento dei progetti, con un chiaro orientamento verso l’integrazione tra dimensione ambientale, economica e sociale.

Il percorso verso il 2050, nelle intenzioni del Gruppo, non è soltanto un obiettivo di decarbonizzazione, ma una ridefinizione complessiva del modello di business, in cui transizione energetica ed economia circolare diventano architravi di un posizionamento industriale destinato a evolversi insieme agli scenari tecnologici e alla domanda globale di energia.

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