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"L'innovazione nasce dalla collaborazione": intervista a Marco Elio Rottigni, DG di ABI

- di: Redazione
 
'L'innovazione nasce dalla collaborazione': intervista a Marco Elio Rottigni, DG di ABI

Marco Elio Rottigni, Direttore Generale dell’ABI, offre un bilancio della IX edizione del Salone dei Pagamenti - promosso dall’ABI e organizzato da ABIServizi - soffermandosi su temi chiave come la partecipazione giovanile, la sicurezza nei pagamenti digitali e l’uso dell’intelligenza artificiale. Rottigni sottolinea l’importanza dell’internazionalizzazione, con una forte presenza di speaker stranieri e collaborazioni strategiche con istituzioni come ICE. Si discutono anche le principali innovazioni presentate, tra cui soluzioni per il B2B e il metaverso. L’intervista si conclude con un’anticipazione sul decennale del Salone nel 2025.

"L'innovazione nasce dalla collaborazione": intervista a Marco Elio Rottigni, DG di ABI

Qual è il bilancio complessivo della IX edizione del Salone dei Pagamenti? Quali sono stati, a suo parere, gli elementi di maggiore successo?
La cosa più semplice sarebbe racchiudere il bilancio di questa nona edizione del Salone dei Pagamenti nei numeri che l’evento ha registrato: 14.000 presenze, oltre 400 relatori italiani e internazionali, 80 sessioni di approfondimento che hanno riguardato i diversi campi dell’innovazione e dei sistemi di pagamento, 10.000 metri quadri di spazio espositivo. Tutti numeri record, tutti migliorativi rispetto alle edizioni precedenti. Ma ritengo che fermarsi ai numeri sia riduttivo. Quel che a me personalmente resta di questo Salone è l’energia che si è respirata nelle tre giornate della manifestazione, la vitalità nello spazio espositivo e durante le sessioni e i workshop, a conferma di quanto sia ormai un’iniziativa interamente partecipata. Le aziende, le Istituzioni, le realtà dell’Università e della ricerca che, insieme all’ABI, danno vita al Salone hanno saputo fare della manifestazione uno spazio di confronto e di collaborazione nel quale ciascuno porta il proprio contributo fatto di idee, di buone pratiche, di esperienze, di visioni. Da sempre l’innovazione nasce e si sviluppa dove c’è collaborazione, dove si riesce a far incrociare e dialogare mondi e competenze diverse. Il Salone conferma il ruolo e la capacità dell’ABI di essere catalizzatore di innovazione nella diffusione di una cultura fatta di inclusione, visione, sostenibilità, apertura e dialogo. Un presupposto fondamentale per affrontare le trasformazioni tecnologiche e le nuove sfide che non solo questa industria, ma anche il mondo ci pone.

Quali innovazioni nei pagamenti hanno colpito maggiormente l’attenzione durante il Salone? In questo quadro, ritiene che l’ecosistema italiano dei pagamenti sia al passo con quanto avviene nei grandi Paesi europei?
Le novità di prodotto e di servizio, che tanto i grandi player quanto le piccole startup hanno presentato al Salone, dimostrano tutta la vivacità e al contempo la concretezza della filiera italiana dell’innovazione e dei pagamenti. È stata un’edizione del Salone caratterizzata da un forte respiro europeo, e proprio questo sguardo aperto ha confermato che l’ecosistema italiano ha un posizionamento competitivo importante, con punte di eccellenza. Per esempio, abbiamo realmente toccato con mano come le tecnologie di Intelligenza artificiale stiano migliorando e rendendo sempre più personalizzata l’esperienza del cliente, consentendo di erogare servizi più accessibili e inclusivi, e rendendo più solida e resiliente la dimensione della sicurezza digitale.

La partecipazione dei giovani è stata un elemento distintivo di questa edizione. Qual è il significato di questa presenza e come si può incentivare ulteriormente il coinvolgimento delle nuove generazioni?
Vedere gruppi di decine di studenti delle scuole superiori, in jeans e zainetto, passeggiare per l’area espositiva, fermarsi agli stand per scoprire le novità dei prodotti, riempire la grande sala delle sessioni plenarie per gli eventi a loro dedicati e realizzati in collaborazione con FEduF, è un qualcosa di davvero sorprendente per chi considera il Salone dei Pagamenti una manifestazione di settore e, tra l’altro, di un settore che sembra lontanissimo dalla vita e dai pensieri dei giovanissimi. Diciamo che la partecipazione degli studenti è una delle tante magie che il Salone riesce a produrre e che conferma ogni anno. Saper attrarre e coinvolgere, stimolare la curiosità, trovare linguaggi e format sempre nuovi per mettere in dialogo ragazze e ragazzi sui temi dei pagamenti significa fare cultura, fare davvero dell’educazione finanziaria uno strumento di inclusione e di crescita per tutti. È uno dei “successi” del Salone di cui dobbiamo essere più fieri.

La sicurezza nei pagamenti digitali è un tema centrale. Come valuta lo stato attuale della sicurezza in Italia e quali saranno i prossimi passi per garantire transazioni sempre più affidabili?
Il tema della sicurezza è strettamente connesso non solo a quello dell’innovazione, ma alla possibilità stessa che il settore dei pagamenti continui a crescere. Se vogliamo che i pagamenti digitali siano sempre più diffusi e presenti nella vita quotidiana di tutte le persone, dobbiamo garantire che siano sicuri. Credo che lo sforzo che è stato messo in campo dall’industria bancaria e da tutti gli operatori dell’ecosistema sia evidente. Sono stati fatti grandi passi avanti dal punto di vista tecnologico, c’è un’attenzione estrema ai vincoli posti dalle normative e dagli standard di legge e, come ricordavo prima, anche le nuove soluzioni di intelligenza artificiale stanno cominciando ad avere un ruolo importante in questa sfida che resta una delle più complesse, e rispetto alle quali il nostro impegno resta massimo. Cybersecurity, contrasto al financial crime e sistemi sempre più evoluti e performanti di protezione dei dati sono temi affrontati anche in questo Salone da aziende ed esperti leader nel settore. E continueranno a rappresentare un filone di riflessione decisivo anche per le prossime edizioni.

L’internazionalizzazione ha caratterizzato fortemente questa edizione. Quali benefici ha portato la collaborazione con partner come ICE e quali opportunità si aprono per il futuro?
La collaborazione con ICE, avviata con questa edizione, ha dato e sta dando una spinta importante a quella vocazione all’internazionalizzazione che sta da sempre nel dna del Salone dei Pagamenti: uno spazio che vuole mettere in dialogo l’ecosistema italiano dell’innovazione in ambito bancario, finanziario e dei pagamenti, con l’Europa e con il mondo. ICE ha sposato il nostro progetto e questa filosofia di approccio, ha coinvolto i propri uffici in tutto il mondo per valorizzare in particolare la capacità di innovazione delle fintech che hanno animato l’Agorà del Futuro - lo spazio del Salone dedicato all’ecosistema delle startup -, dando un’opportunità importante di visibilità e di attrazione verso gli investitori stranieri. Le imprese innovative italiane coinvolgono tanti talenti e producono buone idee di business, ed è importante riuscire a portare all’estero questa componente forte del made in Italy, che va oltre gli stereotipi del paese della moda, del design, del food. C’è anche il tech, e il Salone lo dimostra.

Il ruolo dell’ABI nell’innovazione bancaria appare fondamentale e il Salone dei pagamenti ne è una dimostrazione. In che modo ABI intende sostenere l’ecosistema fintech italiano nei prossimi anni?
Dall’edizione 2023, come dicevo, il Salone ha uno spazio fisico e un programma di eventi dedicati all’ecosistema delle startup del fintech, l’Agorà del Futuro, che è diventato di fatto un’occasione importante di relazione con tutti gli attori della filiera dei pagamenti e con potenziali investitori, sia italiani che stranieri. Poter offrire questo palcoscenico internazionale a realtà che possono portare soluzioni innovative, e quindi utili a far progredire l’intero settore, è un compito importante che ci siamo assunti. Per il secondo anno, poi, il Salone ha avuto l’onore di ospitare, nella sua terza giornata, l’evento di chiusura della Call for Proposals promossa dal FinTech Milano Hub, in occasione del quale sono stati annunciati gli 11 progetti d’ambito fintech vincitori del programma di supporto e sviluppo promosso da Banca d’Italia.
Tutto questo conferma un impegno a far crescere l’industria del fintech che sa esprimere modelli di impresa sani, innovativi, rispettosi delle regole che governano questo settore.

L’edizione 2025 sarà il decennale del Salone dei Pagamenti. Quali temi centrali prevede per questo appuntamento?
Festeggiare i dieci anni, in un settore in così rapida trasformazione qual è quello dei pagamenti digitali, è davvero un traguardo significativo. Fedele alla sua missione, ovvero essere uno spazio nel quale progettare e sperimentare insieme il futuro, il Salone dei Pagamenti guarda all’edizione che si svolgerà il 28, 29 e 30 ottobre 2025 puntando su quelli che sono i temi e le sfide che lo scenario globale pone all’industria bancaria: continuare a promuovere un’innovazione tecnologica che sappia accogliere e far progredire anche i sistemi di legacy, armonizzare le possibilità che la tecnologia mette in campo con un panorama normativo in continua evoluzione, comprendere come relazionarsi con i sempre più numerosi attori non bancari che entrano nel settore dei servizi finanziari e dei pagamenti. Ma il Salone dei Pagamenti dovrà anche continuare a tendere il suo sguardo oltre il perimetro del suo ambito di mercato, e guardare alle transizioni epocali che riguardano la società, le comunità, le persone: dovrà continuare a parlare di sostenibilità, di accessibilità e inclusività, di valorizzazione dei talenti, di educazione e coinvolgimento delle giovani generazioni. Il Salone continua a essere un evento di successo perché non è mai un punto di arrivo, ma si considera sempre come un trampolino per nuovi traguardi ai quali, come ABI, vogliamo arrivare insieme alle banche ai cittadini, alle aziende, agli operatori, alle Istituzioni.

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