Le tre leve che hanno fatto di AssoNEXT un’Associazione ascoltata nei tavoli istituzionali

- di: Redazione
 

La leva cognitiva, la leva restituiva e la leva emozionale di AssoNEXT, la community che rappresenta tutti i protagonisti che ruotano attorno al mercato di Borsa Italiana Euronext Growth Milan, destinato alle PMI innovative con notevoli potenzialità di crescita, il ruolo di interlocutore delle Istituzioni assunto da AssoNEXT, il ritardo sull’equity dell’Italia rispetto ai grandi Paesi europei come Francia e Germania e i segnali di recupero di questo gap, lo strano caso dei fondi di istituzioni pensionistiche e delle assicurazione che investono i loro fondi molto cospicui in titolo esteri ma poco o nulla nell’economia reale italiana, i programmi 2023 di AssoNEXT.

Intervistiamo il Segretario Generale e Responsabile delle Relazioni Istituzionali di AssoNEXT, Emilia Orsini, su quanto emerso dall’evento “All About Us”, organizzato dall’Associazione in Borsa Italiana.

Le tre leve che hanno fatto di AssoNEXT un’Associazione ascoltata nei tavoli istituzionali

Dottoressa Orsini, all’evento “All About Us - Iniziative e progetti di AssoNEXT al servizio delle società EGM e del mercato”, tenuto a Milano in Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, in qualità di Segretario Generale e Responsabile Relazioni Istituzionali di AssoNEXT ha svolto un bellissimo intervento, dal titolo “Iniziative di AssoNEXT a servizio della società e del mercato”, parlando di mente, di cuore, di generosità. Potrebbe sintetizzarlo?

Mi sono semplicemente limitata a raccontare quella che è la mia esperienza personale, che poi condivido con tutti i partecipanti all’Associazione, sul fatto che la nostra è una realtà di grande successo perché è coesa, unita, i cui partecipanti hanno un forte senso di collegamento, dello stare insieme. Mi sono un po’ documentata dal punto di vista della letteratura sull’associazionismo e ho visto che sono tre le leve necessarie per far funzionare nel modo migliore un’associazione: la leva cognitiva, la leva restituiva e la leva emozionale, ossia ciò che noi chiamiamo testa, mani e cuore quindi conoscersi, riconoscersi negli altri ed essere generosi. Nella mia relazione ho sottolineato il fatto che la generosità è il segno distintivo della community di AssoNext e sono tante le idee, i talenti e quindi le persone tra le società quotate e i professionisti del settore che si stanno mettendo in discussione e che, con il loro grande entusiasmo, stanno facendo la differenza.

Non è una novità l’importanza che AssoNEXT ha assunto nel diventare un interlocutore delle istituzioni in maniera sempre più incisiva, cosa che non succedeva fino a qualche anno fa. Al convegno “All About Us”, organizzato appunto dalla vostra Associazione, c’erano importanti esponenti politici, istituzionali, tra cui il Sottosegretario al MEF Federico Freni, c’erano rappresentanti delle competenti Commissioni di Camera e Senato e così via…

Probabilmente sul mercato i tempi erano maturi perché arrivasse un’associazione come AssoNEXT, che rappresenta non solo l’interesse delle società quotate su EGM (EuroNEXT Growth Milan), ma di tutta la community, di tutto l’ecosistema EGM. Fin dall’inizio, dalla sua costituzione, AssoNEXT ha lavorato per creare un ambiente collaborativo fatto di relazioni, di interdipendenze, di scambi tra tutti i partecipanti dell’Associazione e quindi le nostre sono proposte che vogliono creare valore per le società e per il mercato. È molto forte questo senso della community, al convegno “All About Us” la platea era proprio la rappresentazione plastica della ricchezza che deriva dall’eterogeneità della nostra base associativa.

Parlando con gli imprenditori presenti al convegno, ci ha colpito molto l’entusiasmo di essersi quotati in Borsa, ma resta il fatto l’Italia rimane indietro rispetto ai grandi paesi europei come Francia e Germania. Riusciremo, prima o poi, ad avere un mercato di capitali per le PMI ai livelli francese e tedesco?

Noi ce lo auguriamo: i professionisti, gli addetti ai lavori, a cominciare da coloro che accompagnano le società in quotazione ci riportano un quadro abbastanza robusto di società che comunque stanno guardando con interesse al mercato. Società che non sono più di così piccole dimensioni, perché cominciano ad avere interesse anche società di medie dimensioni. Il che significa che il nostro mercato EGM sta crescendo anche a livello dimensionale. Ciò su cui dobbiamo lavorare è il tema degli investitori, del ‘buyside’, e questo tema segnerà i prossimi passi dell’Associazione. Nel convegno “All About Us” si è parlato molto di liquidità e quello che stiamo cercando di fare a livello istituzionale, quindi con i policy makers, è di aprire un nuovo tavolo di lavoro proprio su questi temi per creare degli incentivi, dei pacchetti regolatori o comunque fiscali che possano canalizzare il risparmio delle famiglie verso l’economia reale, ossia verso queste PMI quotate che sono l’ossatura e l’eccellenza dell’economia italiana e che pertanto è importantissimo sostenere.

A proposito di investitori, In Italia abbiamo istituti previdenziali e le assicurazioni che investono molto in titoli esteri. Che senso ha, in un paese che è indietro riguardo al mercato di capitali, che queste realtà che hanno notevoli disponibilità vadano a comprare i titoli di società estere, cosa legittima ma che stride con la loro pressoché totale assenza sul mercato italiano?

Credo che in questo momento stiamo sulla strada giusta per far sì che le cose cambino: non possiamo perdere questa occasione e quindi è proprio il momento per lavorare tutti insieme a livello di community su tali temi. Sono decisamente ottimista nel momento in cui vedo un sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze (Federico Freni, ndr) e forze politiche bipartisan convergere sugli stessi temi: questo fa ben sperare.

Ci è capitato di vedere una certa vivacità verso l’equity anche nei territori, anche se non dappertutto con la stessa intensità, spinta anche da alcune iniziative interessanti. Per esempio quella di Unioncamere, che realizza una piattaforma di crowdfunding per la quotazione e che, così facendo, spiega alle imprese e agli investitori perché quotarsi conviene e perché conviene puntare sulle Pmi dell’economia reale del nostro Paese. Lei lo percepisce questo humus che sta cominciando a crearsi?

Direi di sì e, con un pizzico di orgoglio, debbo evidenziare che anche da parte nostra stiamo facendo tanto per far crescere la cultura di borsa, del mercato, per far crescere la sensibilità delle società che guardano con interesse ai mercati di quotazione di Borsa Italiana. Sicuramente Euronext Growth Milan rappresenta il primo passo, una sorta di mercato di acclimatamento. Al convegno anche il Dott. Fabrizio Testa, AD di Borsa Italiana, si è soffermato quanto sia utile e propizia questa palestra per il mercato principale, perché tante società quotate su EGM stanno sperimentando il passaggio al listino principale. Ciò vuol dire che sono aziende che fanno molto bene, ovviamente accompagnate dal nostro ecosistema.

Un’ultima cosa: guardando avanti, quali sono i programmi per il 2023 di AssoNEXT?

Ce ne sono tanti. Sicuramente continueremo con i nostri incontri brandizzati “Who’s Who”, che hanno l’obiettivo di consolidare, rafforzare la rete di relazioni tra i partecipanti all’Associazione. In autunno avremo poi la seconda edizione degli AssoNEXT Awards, anche quella è un’occasione di incontro, di confronto, di pensiero condiviso sui temi che stanno più a cuore alle società quotate. E poi quello che vogliamo assolutamente fare è continuare ad investire sul fronte della formazione e delle attività di studio, fornendo sempre servizi ulteriori, sempre più tagliati a misura di PMI. Vogliamo inoltre aumentare ulteriormente la nostra presenza istituzionale, anche a livello UE, e dialogare con le altre associazioni di categoria. Su quest’ultimo punto devo dire che abbiamo lavorato molto bene con Assonime - la Vicepresidente di AssoNEXT, Anna Lambiase, ne ha fatto cenno al convegno - sui temi della sostenibilità: abbiamo aperto un tavolo tecnico che a breve porterà i suoi frutti. Infine, uno dei nostri obiettivi è ampliare la base associativa, perché comunque la nostra rappresentanza trae la sua forza dagli associati. E poi, sopra tutti, il nostro impegno resta mantenere viva, attiva e collegata la nostra Associazione.

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