• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Banca Ifis: "Le PMI fanno squadra per rafforzare la filiera e crescere all’estero"

- di: Daniele Minuti
 
Banca Ifis: 'Le PMI fanno squadra per rafforzare la filiera e crescere all’estero'
Banca Ifis ha pubblicato l'ultimo Market Watch in cui, grazie alla collaborazione con Format Research, ha ascoltato un campione di oltre 500 fra piccole e medie imprese del nostro Paese per coglierne il sentiment nella fase di recupero dopo lo shock pandemico.

Market Watch di Banca Ifis: "Le PMI puntano a collaborare per rafforzare la filiera"

Secondo quanto raccolto, le PMI italiane stanno puntando fortemente sulla collaborazione dell'intera supply chain (ormai sempre più tecnologica), cosa che rende le filiere più corte e più facile l'integrazione fra le diverse aziende, dinamica che si è confermata un punto di forza del Made in Italy anche in un periodo di crisi.

Per quanto riguarda l'export, il report spiega che le prospettive per il prossimo biennio "vedono ben l’80% del campione confermare la quota, il 16% aumentarla, mentre solo il 4% prevede un arretramento. Nello stesso periodo, anche le PMI più piccole, sotto i 50 addetti, manterranno invariata la quota di esportazione. La crescita oltre confine sarà prevalentemente trainata da un aumento della domanda dei Paesi esteri (per il 62% del campione), dal miglioramento delle relazioni internazionali (49%) e dal brand Made in Italy (31%). Se il 70% delle PMI conferma che continuerà a presidiare i mercati internazionali su cui già opera, il restante 30% andrà oltre, sondando nuove opportunità su diverse geografie".

La ricerca di fornitori sul territorio, la co-progettazione coi clienti e il credito commerciale e le piattaforme digitali sono le risposte più date come cardini della collaborazione di filiera: stimata una crescita al 46% delle aziende che stipuleranno accordi per crediti commerciali, con una significativa quota di PMI che collaborerà implementando piattaforme integrate per migliorare la comunicazione fra fornitori e clienti (35% nel 2022-2023).

Capitolo importazioni: negli ultimi 2 anni, le PMI si sono adeguate al cambiamento superando i problemi delle catene di approvvigionamento, tanto che rimane fissa la percentuale di imprese legata a fornitori esteri (scende di un solo punto al 46%) o europei (79%). "Secondo il 93% delle aziende intervistate" - spiega il report - "da qui al 2023, non ci saranno modifiche al modello import: appena il 2% si aspetta un calo mentre un 5% ipotizza un aumento degli approvvigionamenti sui mercati esteri, in relazione alla difficoltà di reperire forniture sul territorio nazionale (61%) e a prezzi delle materie prime più competitivi al di fuori dei confini (45%)".
Notizie dello stesso argomento
Trovati 118 record
13/12/2025
Rottamazione quinquies: cosa cambia davvero e per chi conviene
Rottamazione quinquies nella manovra 2026: chi può aderire, chi resta escluso, scadenze, r...
13/12/2025
Stretta sui pagamenti PA ai professionisti: scoppia la protesta
La nuova norma della manovra lega i pagamenti della PA alla regolarità fiscale dei profess...
13/12/2025
Manovra 2025: iperammortamento, casa e welfare riscritti
Manovra 2025: iperammortamento fino al 2028, novità su Isee e prima casa, assegno di inclu...
13/12/2025
Ex Ilva: offerte Usa riaprono la partita industriale
Arrivano due offerte vincolanti per l’ex Ilva di Taranto: Bedrock Industries e Flacks Grou...
13/12/2025
EssilorLuxottica compra Signifeye e accelera sulle cliniche
EssilorLuxottica acquisisce Signifeye: 15 cliniche oftalmiche nelle Fiandre e closing prev...
13/12/2025
Dazi Ue: mini pacchi, Shein e Temu pagano 3 euro
Da luglio l’Unione Europea introduce un dazio fisso di 3 euro sui mini-pacchi extra-Ue. St...
Trovati 118 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720