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Mercati europei in caduta libera: l’effetto domino dei dazi di Trump. Milano la peggiore

- di: Matteo Borrelli
 
Mercati europei in caduta libera: l’effetto domino dei dazi di Trump. Milano la peggiore
Le borse europee registrano forti perdite in seguito all’introduzione di nuovi dazi statunitensi su  Canada, Messico e Cina, alimentando timori di una guerra commerciale globale. In picchiata anche il petrolio.

Le principali borse europee stanno subendo pesanti ribassi, scosse dall’entrata in vigore dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti su Canada, Messico e Cina. Questa mossa ha intensificato i timori di una possibile escalation delle tensioni commerciali a livello globale, con l’Europa nel mirino delle future politiche protezionistiche americane.

Piazza Affari guida le perdite
A Milano l’indice FTSE MIB sta registrando una flessione del 3%, scendendo sotto la soglia dei 38.000 punti. Tra i titoli più colpiti, Stellantis subisce un crollo dell’8,6%, mentre Iveco e STMicroelectronics hanno perso rispettivamente il 5,6% e il 5,4%. Anche il settore bancario soffre, con Unicredit in calo del 4,9%. 

Reazioni delle altre borse europee
Le ripercussioni si sono estese oltre i confini italiani:Francoforte: l’indice DAX ha chiuso in ribasso del 2,5%, con i titoli automobilistici particolarmente penalizzati.
Madrid: l’IBEX 35 sta perdendo il 2,3%, influenzato dalle preoccupazioni per l’export verso gli Stati Uniti. 
Parigi: il CAC 40 scende dell’1,6%, con vendite concentrate nei settori tecnologico ed energetico.
Londra: il FTSE 100 sta registrando una flessione dello 0,6%, attenuata dalla performance positiva dei titoli della difesa. 

Settori più colpiti
I comparti maggiormente penalizzati al momento sono: 
Automobilistico: le case automobilistiche europee, fortemente dipendenti dall’export verso gli Stati Uniti, vedono crollare le loro quotazioni. Oltre a Stellantis, anche BMW e Mercedes registrano perdite significative. 
Energetico: il calo dei prezzi del petrolio, con il Brent sceso a 70,2 dollari al barile, ha influito negativamente su compagnie come BP e Shell. 
Tecnologico: le tensioni commerciali hanno pesato sui titoli tecnologici, con ribassi generalizzati nel settore.  

Titoli in controtendenza
In un panorama negativo, i titoli della difesa hanno mostrato resilienza. A Londra, BAE registra un incremento dell’1,8%, mentre a Milano Leonardo ha contiene le perdite grazie alle prospettive di aumento delle spese militari in Europa. 

Reazioni politiche e prospettive future
La Commissione Europea ha espresso profondo rammarico per la decisione degli Stati Uniti, sottolineando i rischi per il commercio globale e la stabilità economica. Il portavoce Olof Gill ha dichiarato:L’Ue si oppone fermamente a misure protezionistiche che minano il commercio aperto ed equo. Invitiamo gli Stati Uniti a riconsiderare il loro approccio e ad adoperarsi per una soluzione cooperativa basata su regole che avvantaggi tutte le parti.”  
Gli investitori guardano con apprensione alle prossime mosse degli Stati Uniti, temendo che l’Europa possa essere la prossima destinataria di ulteriori misure tariffarie. La prospettiva di una guerra commerciale su larga scala potrebbe continuare a influenzare negativamente i mercati finanziari nelle prossime settimane.

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