“La semplificazione amministrativa non può essere intesa come una mera riduzione di norme o di passaggi procedurali, ma come strumento di equità e di giustizia amministrativa sostanziale.”
Con queste parole Angelo Caliendo, membro del Consiglio direttivo di Eurispes, ha aperto il suo intervento davanti alla Commissione parlamentare per la semplificazione, nel corso dell’audizione dedicata al tema dei contratti pubblici.
Eurispes: “La semplificazione è uno strumento di equità, non una riduzione di legalità”
L’intervento di Caliendo ha offerto una riflessione ampia sul ruolo della semplificazione amministrativa come leva di democrazia sostanziale. E ha rilanciato la proposta di un cambiamento non solo normativo, ma culturale e linguistico, capace di rendere più accessibile la pubblica amministrazione ai cittadini e alle imprese.
Cos’è l’Eurispes
L’Eurispes — Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali, fondato nel 1982 — è un ente di ricerca indipendente che analizza fenomeni economici, politici e sociali in Italia e in Europa.
Da oltre quarant’anni pubblica rapporti annuali, indagini statistiche e analisi di scenario, spesso utilizzati come strumenti di riferimento per le politiche pubbliche. Il suo approccio multidisciplinare unisce ricerca economica e sociologica, con l’obiettivo di proporre soluzioni per una pubblica amministrazione più efficiente, trasparente e inclusiva.
In questo quadro, il tema della semplificazione amministrativa è uno dei filoni centrali dell’attività di ricerca dell’Istituto, che la considera un fattore essenziale di giustizia economica e di partecipazione democratica.
La semplificazione come equità
Caliendo ha spiegato che la semplificazione non deve essere scambiata per “taglio delle regole”, ma intesa come riequilibrio dei rapporti tra cittadini, imprese e istituzioni.
“La difficoltà di accesso e di comprensione delle regole da parte dei cittadini si accompagna alla crescente onerosità degli impegni per gli operatori economici, determinando un duplice squilibrio: cognitivo e partecipativo”, ha sottolineato.
La complessità normativa, in altre parole, non colpisce solo l’efficienza amministrativa, ma anche l’eguaglianza sostanziale: quando le regole diventano incomprensibili, solo chi dispone di risorse o consulenze può farle valere.
Il problema del linguaggio
Una delle principali barriere individuate da Eurispes è quella linguistica e comunicativa.
“Le cause contrattuali che disciplinano i servizi pubblici — energia, sanità, trasporti, comunicazioni — sono spesso formulate con un linguaggio tecnico-giuridico che non ha una mediazione comunicativa”, ha spiegato Caliendo.
Per superare questa barriera, l’Eurispes propone un intervento strutturale sul linguaggio e sulla comunicazione pubblica, che renda le regole e i contratti più chiari, leggibili e uniformi.
Un modello già sperimentato con successo in diversi Paesi europei, dove la riscrittura in linguaggio semplificato dei testi amministrativi ha migliorato la trasparenza e ridotto il contenzioso.
“Si tratterebbe di un salto di qualità culturale e democratico nel rapporto fra pubblica amministrazione e cittadinanza”, ha aggiunto Caliendo, indicando la necessità di rendere l’informazione amministrativa parte integrante del diritto di accesso.
Le difficoltà delle piccole e medie imprese
Il rappresentante di Eurispes ha posto l’accento anche sulle imprese, e in particolare sulle PMI, che costituiscono il cuore del tessuto produttivo italiano.
Per molte di esse, la complessità burocratica e normativa rappresenta “una barriera strutturale all’accesso ai mercati pubblici”, ostacolando la partecipazione alle gare e l’innovazione nei servizi.
Eurispes propone quindi un pacchetto organico di azioni integrate, per trasformare la semplificazione “da obiettivo teorico a pratica quotidiana” della pubblica amministrazione, migliorando i processi e digitalizzando le procedure in modo inclusivo.
Un osservatorio permanente sulla trasparenza
Tra le proposte più concrete avanzate da Eurispes figura la creazione di un Osservatorio permanente sulla semplificazione e sulla trasparenza contrattuale, incaricato di monitorare l’attuazione delle riforme e individuare le criticità nei processi di appalto pubblico.
L’obiettivo è garantire un controllo continuo e indipendente, capace di misurare l’impatto reale delle semplificazioni sulla vita delle imprese e dei cittadini, evitando che i principi di trasparenza rimangano sulla carta.
“La semplificazione è la piena realizzazione della legalità”
“La semplificazione non è riduzione della legalità, ma al contrario, la sua piena realizzazione.”
Con questa frase, Caliendo ha chiuso la sua audizione, sottolineando che chiarezza, accessibilità e partecipazione non indeboliscono le regole, ma le rafforzano.
Nel messaggio di Eurispes, la semplificazione non è dunque un tecnicismo amministrativo, ma una forma di giustizia sostanziale, un atto di fiducia nei confronti dei cittadini e delle imprese.
Un’idea che restituisce alla burocrazia la sua funzione originaria: servire, non ostacolare.