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Accordo Confindustria e Intesa Sanpaolo: 150 miliardi per la crescita delle imprese

- di: Daniele Minuti
 
Accordo Confindustria e Intesa Sanpaolo: 150 miliardi per la crescita delle imprese
Confindistria e Intesa Sanpaolo, rappresentati dal Presidente Carlo Bonomi e il Ceo Carlo Messina (nella foto), hanno siglato oggi un nuovo accordo finalizzato alla crescita delle imprese italiane: il percorso si chiama “Competitività, Innovazione, Sostenibilità” e metterà a disposizione delle imprese italiane 150 miliardi di euro.

Intesa Sanpaolo e Confindustria insieme per la crescita delle imprese

Le iniziative proposte sono elencate nel comunicato ufficiale: Digitalizzazione e innovazione (per affrontare la transizione digitale Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese strumenti e programmi per migliorare i processi produttivi, ricorrendo a nuove tecnologie e metodologie), Sostenibilità (spinta verso strategie di crescita fondate sulla sostenibilità e sull’evoluzione verso il modello della circular economy, con Intesa Sanpaolo che ha attivato un plafond per i nuovi S-Loans), Rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale (per individuare nuovi strumenti che favoriscano una prospettiva di medio-lungo periodo, in grado di contribuire alla ricostituzione progressiva dei cash flow e a promuovere la patrimonializzazione e il rafforzamento della struttura finanziaria dell’impresa), Valorizzazione del ruolo delle filiere (protocollo specifico nell’ambito del programma “Sviluppo Filiere” di Intesa Sanpaolo, che sarà esteso a nuovi comparti produttivi garantendo lo sviluppo sostenibile, inclusivo e d’eccellenza, per incrementare occupazione e investimenti.

Il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha commentato: "Il plafond di 150 miliardi messo a disposizione delle imprese consentirà di attivare investimenti privati, generando un effetto moltiplicatore delle risorse messe a disposizione per gli investimenti pubblici dal PNRR, e creando nuove prospettive di crescita sostenibile per il sistema produttivo italiano e per l’intero Paese. Dobbiamo accompagnare il Paese verso l’uscita dalla crisi pandemica, abbandonando progressivamente le misure emergenziali, sostenendo la ripresa e cogliendo appieno le opportunità del PNRR. Insieme al programma di riforme da perseguire senza indugio, serve agire sui driver di crescita. L’Accordo che Confindustria e Intesa hanno firmato oggi si inserisce proprio in questo quadro. La nostra economia sta attraversando trasformazioni epocali. La transizione ambientale, energetica e digitale investirà intere filiere produttive e avrà un impatto forte anche sulle comunità. Serve grande attenzione e responsabilità da parte delle Istituzioni perché agiscano in modo graduale e proporzionale e sostengano i processi di ammodernamento del tessuto industriale".

Carlo Messina, Consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo ha aggiunto: "Il nostro Paese registra una ripresa consistente e superiore rispetto alla media europea. Ora la vera sfida, anche alla base di questo accordo, è far sì che tale ripresa si consolidi nel tempo e sia diffusa, dando vita ad una economia strutturalmente più robusta, in grado di sostenere livelli di crescita del Pil stabilmente maggiori di quelli cui siamo abituati. Siamo un paese con fondamentali solidi e imprese forti, che hanno retto alla crisi pandemica e per i loro piani di crescita oggi mettiamo in campo 150 miliardi di euro rinnovando l’azione congiunta con Confindustria. In tal senso supporteremo ulteriormente la valorizzazione delle filiere che, dopo essere stato uno dei principali fattori di resilienza durante la crisi, oggi possono e devono costituire un propulsore decisivo per la ripartenza del tessuto produttivo del Paese. Il plafond, attivato per la fase di rilancio e per l’indispensabile transizione ecologica e tecnologica in cui ogni comparto industriale è coinvolto, rientra nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi da qui al 2026, di cui 270 miliardi per le imprese, al fine di accelerare, attraverso la mobilitazione degli investimenti privati, la digitalizzazione, i progetti infrastrutturali e ambientali, il rafforzamento del sistema sanitario, la ricerca, la coesione sociale che sono anche al centro della nostra collaborazione con Confindustria e delle strategie del Gruppo".
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