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Conti pubblici, Giorgetti: “Comprate Btp, le richieste superano di cinque-sei volte l’offerta”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Conti pubblici, Giorgetti: “Comprate Btp, le richieste superano di cinque-sei volte l’offerta”

Un invito diretto e un messaggio politico. Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha esortato i cittadini a investire nei Btp, rilanciando il tema della fiducia nei confronti del debito italiano. Lo ha fatto ieri sera, parlando a un evento elettorale della Lega a sostegno dei candidati alle prossime regionali in Toscana.

Conti pubblici, Giorgetti: “Comprate Btp, le richieste superano di cinque-sei volte l’offerta”

“Ricordando che abbiamo un debito abbastanza significativo, ogni due settimane devo andare a chiedere soldi in giro vendendo un po’ di Btp – ha detto il ministro, rivolgendosi alla platea –. Anche a voi spero, anzi comprate Btp”. Il riferimento è al meccanismo con cui il Tesoro finanzia lo Stato, collocando regolarmente titoli sui mercati.

La fine dell’ombrello della Bce
Giorgetti ha ricordato come lo scenario sia cambiato rispetto a pochi anni fa, quando la Banca centrale europea sosteneva massicciamente i debiti pubblici nazionali con il programma di acquisti noto come quantitative easing. “Quando io vendo il debito – ha spiegato – non ho più la garanzia che la Bce me lo compri. Fino a tre anni fa c’era quello che si chiamava quantitative easing, cioè la Banca centrale europea era costretta a comprare il debito che lo Stato italiano emetteva e che i mercati non compravano”.

Con la fine del Qe e la successiva stretta monetaria per contrastare l’inflazione, il compito di assorbire il debito italiano è tornato interamente agli investitori privati. Eppure, ha rivendicato il ministro, “abbiamo normalmente cinque-sei volte le richieste per sottoscrivere i nostri titoli di Stato rispetto all’offerta che facciamo”.

Un segnale di fiducia
Per il titolare del Mef questo dato è il segnale che il mercato continua a considerare affidabile l’Italia, nonostante il livello del debito pubblico resti tra i più alti in Europa. “Questa è la cosa importante di contesto da tenersi a mente – ha sottolineato – perché uno Stato indebitato non è uno Stato libero. E per liberarsi dobbiamo essere in grado in qualche modo di sostenerci”.

L’invito a comprare Btp è anche un modo per rafforzare la domanda interna, facendo leva sui risparmiatori italiani, storicamente tra i principali acquirenti di titoli pubblici. La loro presenza è considerata un fattore di stabilità, soprattutto in una fase di mercati volatili e con rendimenti in crescita.

Il debito e la legge di bilancio
Le dichiarazioni di Giorgetti arrivano in un momento delicato, mentre il governo lavora alla nuova legge di bilancio e al tempo stesso deve gestire la dinamica del debito, che resta vicino al 140% del Pil. La necessità di finanziare ogni anno centinaia di miliardi di euro di titoli rende la fiducia dei mercati un requisito essenziale per mantenere sotto controllo i tassi di interesse e per evitare tensioni.

La strategia del Tesoro è puntare sulla credibilità delle politiche fiscali e su un mix di prudenza nei conti pubblici e strumenti di emissione che attirino gli investitori, dai Btp tradizionali a quelli indicizzati all’inflazione o a scadenza lunga. La risposta positiva alle ultime aste viene dunque letta come un segnale che la linea del governo è giudicata solida.

Appello ai risparmiatori

L’appello diretto del ministro ai cittadini – “anche a voi spero, anzi comprate Btp” – va letto come un tentativo di rinsaldare quel rapporto di fiducia che in passato ha permesso al debito pubblico di essere finanziato soprattutto a livello domestico.

“Uno Stato che riesce a collocare i propri titoli con la fiducia dei mercati – ha ribadito Giorgetti – è uno Stato che può mantenere un margine di libertà. Non dobbiamo mai dimenticare che il debito è un vincolo: ridurlo nel tempo significa avere più autonomia”.

Il contesto politico
Le parole di Giorgetti hanno avuto anche un evidente peso politico. Nel pieno del dibattito sulla manovra e in un evento organizzato per sostenere i candidati della Lega in Toscana, il ministro ha voluto marcare l’importanza della stabilità dei conti e della responsabilità fiscale.

In un periodo segnato dalle tensioni sui mercati e dal dibattito sulle nuove regole di bilancio europee, l’esortazione ad acquistare titoli italiani diventa un messaggio di coesione nazionale: un invito a partecipare al finanziamento dello Stato non solo come investitori, ma come cittadini consapevoli del legame tra debito e sovranità.

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