SSP Italia in liquidazione: marchi celebri abbandonano la principale stazione di Roma e altre stazioni, 75 posti a rischio.
La resa di una big internazionale: addio all’Italia del “travel food”
SSP Group, gigante britannico del travel retail, sta progressivamente tirando i remi in barca nel nostro Paese. La controllata italiana, SSP Italia S.r.l., risulta formalmente in liquidazione volontaria dal 30 maggio 2025, come attestato dalla visura camerale del Registro Imprese di Milano.
Una presenza appena nata, già sull’orlo del tramonto
Entrata nel mercato italiano a fine 2023, SSP aveva inaugurato locali in hub nevralgici come Roma Termini, Milano Centrale e Torino Porta Nuova, con brand affermati come EXKi, Leon, Yo Sushi e l’emblematica pizzeria di Gino Sorbillo, aperta solo pochi mesi fa a Roma Termini. Tra le aperture più recenti, anche la Maison Pierre Hermé Paris a Milano Centrale, presentata solo in aprile 2025.
Un disastro economico e una ritirata strategica
I conti parlano chiaro: l’ultimo bilancio italiano mostra una perdita di quasi 2 milioni di euro, mentre a livello globale il gruppo resta solido, con ricavi nel 2024 pari a 3,4 miliardi di sterline (+14%). La decisione di ritiro è frutto di scelte strategiche: l’Italia non è più ritenuta un mercato prioritario.
75 posti di lavoro appesi a un filo
Al 31 marzo 2025, i dipendenti in forza nei punti vendita italiani erano circa 75, e la comunicazione della chiusura – arrivata a luglio 2025 – è stata giudicata insufficiente dalle sigle sindacali, che lamentano scarsa trasparenza e tempi stretti. Si apre dunque una fase critica, con la ricerca di soluzioni per tutelare i lavoratori.
Roma Termini nel caos: dalla terrazza al piano binari
Nel cuore della Capitale, la stazione Termini si fa teatro di una situazione frenetica: “licenziamenti imminenti dal piano binari alla terrazza food”, come riferito da fonti del comparto. I locali in questione – insegne già conosciute e affermate – rischiano di chiudere o essere ceduti entro ottobre 2025, secondo quanto trapela dalle indiscrezioni del settore.
Addio a una ventata internazionale
L’ingresso di SSP in Italia aveva sollevato aspettative elevate: una ventata internazionale nei principali snodi ferroviari, nata nella primavera-estate 2023, sembrava voler rivoluzionare l’offerta food nei monumenti del travel retail. Invece, in meno di due anni, assistiamo al dissolversi di quella promessa: i brand salutano, i tavoli si svuotano e i lavoratori restano nell’incertezza.
La liquidazione dell’attività e il ritiro dal mercato italiano segnano una svolta poco rosea per il travel food, ma soprattutto una ferita economica e sociale per chi fino a ieri lavorava anche solo “dietro un banco”. Ora si apre una battaglia per salvare posti di lavoro e brand, mentre il gigante britannico molla, lasciando uno scenario fragile e in pieno smantellamento.