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Nasce l’intergruppo per l’economia del mare, 41 parlamentari uniti per rilanciare la Blue Economy

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Nasce l’intergruppo per l’economia del mare, 41 parlamentari uniti per rilanciare la Blue Economy
È stato presentato in questa settimana al Senato l’Intergruppo parlamentare per l’Economia del Mare, un’iniziativa trasversale che ha raccolto l’adesione di 41 parlamentari appartenenti a tutte le forze politiche. Promosso dalla senatrice Simona Petrucci (Fratelli d’Italia), l’intergruppo nasce con l’ambizione di dare finalmente voce e visione strategica a un comparto che da troppo tempo è sottovalutato, nonostante rappresenti oltre il 10% del PIL nazionale e impieghi più di un milione di lavoratori. “Il mare è stato dimenticato dalla politica, ora è tempo di liberarne le potenzialità”, ha dichiarato Petrucci durante la conferenza stampa di presentazione.

Nasce l’intergruppo per l’economia del mare, 41 parlamentari uniti per rilanciare la Blue Economy

La nascita dell’intergruppo segna l’avvio di un vero e proprio laboratorio parlamentare dedicato alla Blue Economy, con l’obiettivo di elaborare e promuovere proposte legislative su temi cruciali: dalla semplificazione burocratica allo sviluppo sostenibile dei porti, dalla tutela della pesca e delle filiere produttive costiere alla formazione di nuove professionalità legate al mare. Un comitato tecnico affiancherà i parlamentari nei lavori, offrendo competenze specialistiche per rendere concreta la visione politica. “La trasversalità è la nostra forza – ha affermato Petrucci – e ci permette di lavorare con serietà su un’agenda condivisa, capace di superare le divisioni”.

Musumeci: “Il mare soffre, ascoltiamolo e proteggiamolo”

All’incontro è intervenuto anche il ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, che ha invitato il Parlamento a fare del mare un elemento non divisivo ma unificante. “Se il mare potesse parlare – ha detto – ci direbbe che sta soffrendo. Dobbiamo ascoltarlo, proteggerlo, ma anche valorizzarlo come infrastruttura naturale strategica per l’Italia”. Musumeci ha sottolineato l’urgenza di coordinare meglio le politiche marittime, di dotarsi di strumenti normativi aggiornati e di rafforzare la cooperazione internazionale nel Mediterraneo, in particolare sui temi ambientali e di sicurezza.

La centralità del Mediterraneo nella visione di sistema

L’intergruppo punta a trasformare il mare da risorsa dimenticata a piattaforma strategica per lo sviluppo del Paese. Il focus è su una governance integrata dell’economia del mare, in linea con le politiche europee: portualità digitale, logistica sostenibile, investimenti in energia blu, tutela della biodiversità e promozione della ricerca scientifica marina sono alcuni degli assi su cui si muoverà l’azione del gruppo. L’obiettivo, condiviso da tutti i componenti, è far nascere una vera e propria politica industriale del mare, in grado di generare occupazione, crescita, competitività e autonomia strategica in uno scenario globale in rapida trasformazione.
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