HBG Gaming, il Gruppo dove il gioco regolamentato e sostenibile non è solo un claim: parla il presidente, Antonio Porsia

- di: Redazione
 
Il contrasto al gioco illegale, la richiesta alle Istituzioni e alla politica di ‘un futuro stabile per i giochi pubblici’, la scelta fatta da tempo per un’attività sostenibile a 360 gradi, la mission della responsabilità sociale, la governance trasparente, la declinazione della sostenibilità in un forte impegno per progetti di innovazione e digitalizzazione, le attività di formazione, ricerca e cultura e le iniziative legate alla transizione ecologica. Intervista ad Antonio Porsia, Presidente di HBG Gaming.

HBG Gaming: parla il presidente, Antonio Porsia

Partiamo dal punto cruciale: il contrasto al gioco illegale. Un’indagine del Censis evidenzia che, di fronte all’ipotesi di una forte limitazione della possibilità di praticare i giochi legali, per il 60% degli italiani si finirebbe per generare un aumento della frequentazione dei giocatori in contesti illegali, a tutto vantaggio della criminalità. Ne sono più convinti i laureati (63,4%) e i giovani (63,8%). Inoltre, l’81,7% degli italiani è convinto che lo Stato abbia il compito di sensibilizzare e informare sui rischi di dipendenza dal gioco, ma poi ciascuno deve essere libero di decidere se giocare o meno. Dottor Porsia, cosa pensa di questi risultati dell’indagine Censis?
Questi dati confermano che, ad oltre venti anni dall’avvio del processo di emersione, il gioco regolamentato è la soluzione di politica pubblica migliore possibile. Regolamentazione come sistema di definizione, incentivo e controllo dell’offerta legale, centrata sulla tutela dei consumatori, dalle frodi e dai rischi di contatti con la criminalità per la maggior parte di essi, mentre per quanti siano a rischio od in condizione di consumo compulsivo l’offerta degli operatori legali deve essere sempre più occasione di informazione e contatto con i servizi specializzati di assistenza. Senza dimenticare che l’attenta selezione dei concessionari e degli operatori della filiera legale garantisce, da tempo, risultati significativi per la lotta al riciclaggio ed all’evasione fiscale.

Durante i vari lockdown determinati dalla pandemia, con la chiusura delle sale gioco e il massiccio trasferimento su internet, nel 2020 il gioco illegale è salito del 50%, arrivando a 18 miliardi di euro stimati rispetto ai 12 miliardi stimati del 2019, con un incremento del 50%, con i timori che nel 2021 raggiungesse i 20 miliardi di euro. L’esperienza pandemica conferma quindi il nesso tra caduta del gioco legale e decollo di quello illegale controllato dalla criminalità. Cosa sta accadendo con il graduale ritorno alla normalità post-pandemia?
La pandemia, con le ripetute chiusure delle sale specializzate e dei punti generalisti con apparecchi da intrattenimento ha evidenziato ancora come la domanda di gioco sia anelastica. Dato che per la peculiare situazione 2020 e 2021 è stato ben descritto da numerose analisi ed interventi istituzionali: una “tempesta perfetta” di modifiche di comportamenti di consumo e differenti limitazioni di offerta ai prodotti di gioco ha rivoluzionato in questo periodo i rapporti tra i prodotti stessi e tra canali distributivi: rete specializzata, rete non specializzata e canale a distanza. Nei lockdown se ne è avvantaggiata più di tutti l’offerta illegale, per le strade e nei siti non autorizzati; nel perimetro legale anche le lotterie ed il gioco a distanza ne hanno eccezionalmente beneficiato. Oggi, nel 2022, si stanno riequilibrando i rapporti, ma la distribuzione di giochi nel retail mostra le cicatrici economiche delle perdite di ricavi dovute ai lockdown ed ha assoluta necessità di attenzione da parte del legislatore, per non soccombere di fronte all’offerta illegale in ampie aree del territorio, con un effetto finale negativo per la collettività e per l’erario.

Gli ultimi anni hanno segnato una profonda trasformazione nel settore del gioco, in particolare nel contrasto all’offerta illegale. HBG Gaming ha partecipato da protagonista a questo processo di cambiamento. Può farci un quadro sintetico di questo vostro protagonismo sul fronte della responsabilità sociale, che è uno dei pilastri del concetto di sostenibilità?

Operare come azienda strutturata organizzativamente, finanziariamente e tecnologicamente per garantire la legalità e la tutela continua dei consumatori e del pubblico interesse è il purpose, lo scopo principale del gruppo HBG. In altre parole, la sostenibilità dal lato dell’offerta si garantisce con la qualità dell’offerta stessa nel contrastare quanto può danneggiare i soggetti più deboli, l’ordine pubblico, la trasparenza finanziaria e le entrate erariali, lo stesso divertimento dei consumatori nel loro tempo libero. In questo senso operiamo con continuità e costante impegno nelle Organizzazioni di categoria per definire sempre meglio il ruolo dell’offerta di gioco regolamentata e la sua importanza nell’economia e nella società italiana di oggi.

Lei ha chiesto più volte alle Istituzioni ‘un futuro stabile per i giochi pubblici’, aggiungendo di ritenere necessario ‘il coinvolgimento degli operatori sul territorio, equiparati a dei pubblici ufficiali con un’investitura di responsabilità, con un’opera di proselitismo e di formazione corretta (…) la valorizzazione dell’attività dei concessionari e degli operatori territoriali è fondamentale per la qualificazione del settore’. Insomma, sta chiedendo alle Istituzioni e alla politica di dialogare con gli operatori. Quale la risposta, o meglio le risposte ricevute finora?
Ci stiamo confrontando, negli ultimi due anni, con grandi crisi internazionali: mentre in passato il dialogo istituzionale era concentrato soprattutto sulla comprensione del ruolo del gioco regolamentato, oggi dobbiamo anche conquistare un posto in agenda proprio per le continue urgenze politiche e legislative; tuttavia, vediamo prossima, finalmente, una fase di riordino ed aggiornamento del quadro regolatorio, che necessariamente dovrà superare la grande frammentazione normativa tra Stato ed Autonomie degli ultimi anni. Sottolineo la parola “sistema” perché proprio questa frammentazione legislativa è la causa dell’impossibilità di programmare: per le istituzioni, nel senso di disegnare il futuro dei servizi pubblici di gestione e controllo dei giochi in denaro; per i concessionari e le imprese della distribuzione, di realizzare investimenti per gestire sempre meglio il rapporto con i consumatori a tutela dei numerosi interessi coinvolti.

Collegandoci alla domanda precedente, ha dichiarato che ‘il comparto del gioco pubblico ha da tempo urgenza di un riordino’. Può tracciare i punti salienti di questo auspicato riordino?
Il percorso di riordino normativo è essenziale non solo per superare le incertezze sul futuro della distribuzione e delle concessioni, ma soprattutto per affermare la qualificazione degli operatori, particolarmente nella distribuzione non specializzata, nella quale sono più importanti le sfide di professionalizzazione e dotazione tecnologica. Con la nostra esperienza B2B e B2C, riteniamo prioritario porre al centro la formazione degli operatori a contatto con il pubblico e la digitalizzazione dell’offerta retail, a supporto della agevole tracciatura delle operazioni finanziarie e della generazione di dati statistici utili alle decisioni, dei regolatori ed aziendali. Il riordino è una sfida nella quale sarà indispensabile lavorare sui fenomeni concreti della domanda e dell’offerta, evitando specialmente distorsioni di natura competitiva tra prodotti e canali distributivi, come ad esempio una forte riduzione dei punti generalisti, di prossimità, che non andrebbero nel senso dell’interesse collettivo.

La strategia di HBG Gaming sulla sostenibilità ha come focus centrale i progetti di innovazione e digitalizzazione, le attività di formazione, ricerca e cultura e le iniziative legate alla transizione ecologica, in linea con le aree tematiche del PNRR. Quanto e come questi obiettivi sono penetrati nella vostra cultura aziendale, quanto davvero la orientano e qual è su questo fronte il vostro impegno sulla sostenibilità verso tutta la filiera? Quali gli strumenti di engagement nei confronti dei vostri stakeholder?
HBG Gaming è un’azienda che guarda al futuro realizzando numerosi progetti in linea con la propria strategia ESG; nell’ultimo esercizio chiuso, il 2020 ad essa è stato dedicato nonostante il periodo pandemico un investimento di oltre 1,2 milioni di euro. Attraverso i piani di innovazione e digitalizzazione, di formazione, ricerca e cultura, di mobilità sostenibile, guardiamo avanti alla crescita e allo sviluppo. Le difficoltà connesse al Covid-19 hanno accelerato molti processi e iniziative già messe in cantiere dal Gruppo, in particolare le attività legate alla transizione digitale e a quella ecologica, un esteso e condiviso smart working, il progetto Governance e molto altro ancora. Nell’ultima analisi di Materialità emerge la grande rilevanza interna ed esterna per Innovazione, Digitalizzazione, Gestione degli aspetti ambientali e Corporate Governance: da qui si rinnova la nostra strategia di sostenibilità, non una semplice proposizione di singole iniziative ma un approccio integrato al business in ottica di Responsabilità Sociale.

Questi impegni sulla sostenibilità di qualità per essere credibili debbono essere riconosciuti. Quali certificazioni avete?

Negli anni, il Gruppo ha implementato diversi sistemi strutturati e aggiornati per il perseguimento dei propri obiettivi CSR, certificati secondo i principali standard internazionali ISO (ottenendo fin dal 2019 la assurance ISO 26000), oltre ad un modello organizzativo sulla responsabilità amministrativa ai sensi del D.lgs. 231/01. Con queste scelte, l’azienda pone al centro dell’attenzione il pieno soddisfacimento delle attese dei clienti, l’impegno alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, la tutela dei diritti umani e del lavoro e il rispetto di quanto sancito all’interno del proprio Codice Etico. Abbiamo poi identificato nella gestione integrata dei sistemi Qualità (UNI EN ISO 9001:2015), Salute e Sicurezza (ISO 45001:2018), Responsabilità Sociale d’Impresa (UNI ISO 26000) e Sicurezza delle Informazioni (ISO 27001:2017) gli strumenti per rispettare gli i impegni in modo sostenibile, con un approccio basato sulla gestione dei rischi. Il nostro lavoro è focalizzato ad una integrazione sempre maggiore tra questi Sistemi di Gestione e, naturalmente, all’implementazione di nuovi progetti finalizzati allo sviluppo sostenibile del Gruppo.

Una governance trasparente è parte integrante degli Obiettivi ESG. Su questo aspetto come siete organizzati?
Riguardo al sistema di Governance, che ha l’obiettivo di garantire nello svolgimento delle attività i valori di trasparenza, responsabilità e partecipazione, nel 2019 si è avviato un progetto finalizzato all’evoluzione del Modello di Governance, per renderlo maggiormente coerente e funzionale al perseguimento degli obiettivi strategici. In un contesto come quello delle concessioni per il gioco con vincite in denaro, dove vigono regole di compliance molto stringenti e che richiede una continua evoluzione, l’azienda ha voluto rendere tale Modello ancora più coerente e funzionale al perseguimento degli obiettivi strategici con un generale rafforzamento del Sistema di Controllo Interno e dei metodi, strumenti e strutture per la identificazione, valutazione e gestione dei rischi aziendali.

In tema di sostenibilità sociale condividete gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, finalizzati alla lotta contro le disuguaglianze e alla crescita sociale ed economica. Può farci qualche esempio di come date concretezza a questo impegno?
HBG Gaming sostiene l’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile a partire dal 2018, con attenzione particolare sugli obiettivi 4, 9 e 15 che riguardano l’Istruzione di qualità, l’Innovazione tecnologica e le infrastrutture e la Vita sulla terra. Attraverso digitalizzazione e innovazione vogliamo dare ulteriore impulso alla crescita dell’azienda in ottica di cultura, snellimento dei processi, modernizzazione dell’organizzazione del lavoro e delle tecnologie utilizzate. Il progetto di smart working e lavoro agile, avviato molto prima dell’inizio della pandemia, è uno dei risultati più significativi di questo impegno: tutto il personale è stato dotato degli strumenti tecnologici necessari per lavorare da remoto, i processi HR sono stati digitalizzati e tutta la popolazione aziendale, già sottoposta ad assessment, è formata in modo personalizzato in base al proprio livello di “maturità digitale” sui principali strumenti di supporto al lavoro agile, elaborando un nuovo modo di lavorare e stili di comportamento condivisi. In forte coerenza con questo nuovo ambiente organizzativo di lavoro abbiamo anche costruito le linee strategiche sui temi ambientali (pur operando in un settore a bassa criticità), focalizzati su riduzione degli impatti aziendali, gestione responsabile delle risorse, incremento della raccolta differenziata, riduzione dei consumi energetici e scelta di fornitori sostenibili. Contro il cambiamento climatico HBG Gaming ha avviato un processo di Mobility Management per agevolare la mobilità sostenibile dei dipendenti, che si affianca allo smart working come modalità lavorativa diffusa per tutto il personale di sede.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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