DoValue, il Ceo Mangoni: "La competizione ridurrà la pressione sui prezzi"

 
I crediti non performing e le strategie messe in campo davanti all’ulteriore incremento – dopo quello del 2020 – previsto nel 2021 e 2022. Parla Andrea Mangoni, Ceo di doValue, primo operatore del Sud Europa attivo nei servizi di credit management e real estate, derivanti da crediti non-performing e Utp, per conto di banche e investitori.

Dottor Mangoni, quale andamento ha avuto per voi, negli ultimi anni, il Servicing di asset Npl, Utp e Reo nel mercato italiano, sia in termini di volumi che di redditività? Quali, inoltre, gli effetti della progressiva concentrazione dell’industria del servicing, con il 44% dei volumi del totale deteriorato in Italia gestito da sei ‘servicer’, tra cui al primo posto in assoluto doValue?
"Il Gruppo doValue gestisce un portafoglio pari a €159,1 miliardi (GBV) al 30 settembre 2020, di cui 76 € miliardi sono crediti gestiti in Italia. Quindi l’Italia è il principale Paese in termini di Asset Under Management, seppur pesi meno della metà nel business complessivo del nostro Gruppo. Grazie alla posizione di leadership, che ci vede oggi in Sud Europa primi per profittabilità e quota di mercato, e alla luce delle dimensioni del Gruppo, che ci consentono le giuste economie di scala e il corretto power pricing, la competizione per noi è un aspetto che in questo momento, in particolare, contribuirà a ridurre la pressione sui prezzi".

Il mercato degli Utp (unlikely to pay) in Italia è visto in consolidamento, con 27 miliardi di euro di dismissioni complessive attese nel biennio 2020-2021. Concorda con queste previsioni e quali caratteristiche peculiari presenta tale mercato?
"Gli UTP, ovvero situazioni di difficoltà temporanea, sono indubbiamente una nuova frontiera in cui vediamo grandi opportunità e su cui i servicer specializzati come noi e le banche dovranno focalizzarsi. Negli UTP la logica è diversa da quella degli altri tipi di crediti: non è soltanto quella del recupero, perché parliamo di gestione di aziende “vive”, con una valenza occupazionale che non va trascurata, ma valorizzata, con l’obiettivo di riportare quante più aziende possibili in bonis, creando misure che continuino lo sviluppo del Sistema Paese. Di recente il Gruppo ha raggiunto un accordo per la gestione esclusiva in qualità di Servicer di un portafoglio di crediti unlikely-to-pay (“UTP”) con un gross book value di circa 450 milioni di euro. Il volume totale dei nuovi mandati di servicing di doValue in Europa meridionale nel 2020, a seguito di questo accordo, raggiunge quasi 9 miliardi di euro, avvicinandosi all’obiettivo pre-COVID di fine anno pari a circa 10 miliardi di euro e confermando l’outlook positivo del mercato della gestione dei crediti e dei servizi immobiliari".

doValue è il primo operatore in Sud Europa nei servizi di credit management e real estate per banche e investitori. Allargando lo sguardo dall’Italia a tutti gli altri Paesi europei in cui siete leader, quale dinamiche vede nel breve e nel medio periodo per il mercato dei crediti deteriorati? Saranno simili a quelle previste per l’Italia o potrebbero esserci scostamenti rilevanti?
"In generale la diversificazione dovrebbe aumentare. Le sofferenze resteranno prevalenti, ma è presumibile che le inadempienze probabili, unitamente agli asset legati all’immobiliare, aumentino il loro peso in portafoglio. In particolare, per doValue, le maggiori opportunità di crescita dovrebbero concretizzarsi in Grecia, Italia e Cipro. Più cauta, invece, la visione riguardo alla Spagna. Qui il comparto è, infatti, maggiormente consolidato e più concentrato su operazioni realizzate nel mercato secondario, di minore entità".

Nel giugno scorso doValue ha presentato doLook, la nuova piattaforma di trading online di Npl in collaborazione con il player fintech Debitos. Qual è l’importanza di questa piattaforma, quali le sue caratteristiche e i suoi vantaggi?
"doLook facilita la vendita di crediti deteriorati e beni immobili, gestiti da doValue e da terzi, sfruttando la comprovata tecnologia dell’infrastruttura di Debitos. I clienti di doValue, gli investitori e i proprietari di asset potranno beneficiare dell’elevata visibilità dei beni e dalla possibilità di eseguire due diligence in remoto, nonché dell’analisi dei crediti, della gestione virtuale della data room, della negoziazione e closing delle attività. doLook semplifica e uniforma il processo di transazione, garantendo al mercato secondario dei crediti di ottenere una maggiore efficienza e liquidità. Con questa partnership, doValue agevola le operazioni del mercato secondario dei crediti in un momento cruciale per il settore, caratterizzato da un crescente interesse per le transazioni secondarie di npl e una necessità strutturale di operare da remoto in un ambiente digitale".

Fitch ha alzato il Commercial primary servicer rating della di doValue al livello ‘2+’ e ha confermato gli altri Servicer ratings, già ai massimi livelli di valutazione. Quale reale vantaggio competitivo rappresenta per voi tale upgrade in termini di nuovi mandati di servicing e di conferma della leadership in Sud Europa?
"Il Servicer rating garantisce e certifica l’eccellenza nel settore del credit management e sintetizza sia l’abilità di un Servicer di raggiungere gli obiettivi di gestione e incasso, sia la qualità dell’infrastruttura tecnologica di gestione dei dati e di reporting, oltre ad indicare l’esperienza e la formazione degli asset manager. Elevati livelli di rating rappresentano dunque un vantaggio
competitivo per l’assegnazione di nuovi mandati oltre ad essere un elemento essenziale per il conferimento di credit rating ai titoli emessi nei veicoli di cartolarizzazione nelle operazioni assistite da garanzia statale GACS. doValue da oltre 10 anni vanta i più alti livelli di rating per il credit Servicing in tutta Europa"
.

Venite da un periodo di intensa crescita ed espansione internazionale, con le acquisizioni di Altamira asset management e Fps (ora doValue Greece). Che bilancio può fare, al momento, di queste acquisizioni e qual è la loro valenza strategica?
"doValue ha ampliato sia organicamente che attraverso operazioni di M&A la sua presenza geografica. Attualmente è attiva in 5 Paesi: Italia, Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia. Nei primi 9 mesi del 2020 I Ricavi di Servicing di asset NPL, UTP e REO, principale attività di doValue e pari al 91% dei ricavi consolidati, ammontano a €255,2 milioni in crescita del +24% rispetto a €206,6 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente, essenzialmente grazie al contributo positivo di Altamira Asset Management, consolidata da luglio 2019, e di Eurobank FPS (ora doValue Greece), consolidata da giugno 2020. Altamira Asset Management contribuisce significativamente alla diversificazione del Gruppo, con ricavi aggiuntivi nel periodo per circa €45,4 milioni nel Real Estate servicing (€32,9 milioni nel 2019), mentre doValue Greece ha proseguito il suo percorso raggiungendo ottimi risultati conseguiti nelle attività di liquidazione e ristrutturazione".

Nei primi nove mesi del 2020, doValue ha registrato Ricavi lordi pari a €280,8 milioni, in crescita del +20% rispetto ai €233,4 milioni dei primi nove mesi del 2019. Qual è l’evoluzione prevedibile della gestione?
"Le misure di contenimento dell’epidemia, adottate nei mercati in cui opera il Gruppo soprattutto nel periodo tra marzo e maggio 2020, hanno causato l’interruzione o il rallentamento di importanti servizi necessari allo svolgimento delle attività di servicing di crediti e asset real estate, tra cui principalmente i tribunali e i servizi a supporto delle operazioni immobiliari. Sebbene non così stringenti come nel secondo trimestre del 2020, una serie di misure di contenimento continuano ad essere applicate in tutta l’Europa meridionale. I ricavi lordi sono pari a €280,8 milioni, in crescita del +20% rispetto ai €233,4 milioni; si registra un miglioramento sostanziale nel terzo trimestre dell’anno, con ricavi lordi pari a €116,0 milioni, rispetto a €80,5 milioni del periodo aprile-giugno 2020. I risultati del terzo trimestre 2020 hanno visto un aumento significativo dei ricavi e dell’EBITDA rispetto al trimestre precedente e confermano le aspettative di un progressivo ritorno verso la fine del 2020, ai normali livelli di attività di Servicing".

Il Gruppo doValue vanta expertise, esperienze diversificate e fornisce servizi integrati di gestione dei crediti e degli asset real estate, con l’obiettivo di supportare banche e investitori proprietari degli asset nei loro obiettivi di creazione di valore.
doValue rappresenta il primo operatore del Sud Europa attivo nei servizi di crediti management e real estate, prevalentemente derivanti da crediti non-performing, per conto di banche e investitori.
Cinque le aree di attività: servicing di crediti performing e early arrears, servicing di crediti Utp (unlikely-to-pay), servicing di crediti Npl (non-performing-loans), servicing di asset real estate, servizi di fornitura di dati e altri servizi ancillari all’attività di servicing.
Il Gruppo è composto da doValue, Italfondiario, doData, doSolutions e Altamira Asset Management, doValue Greece.
L’organizzazione societaria riflette la focalizzazione delle attività di doValue, interamente dedicate al servicing, e permette una più ottimale gestione del capitale a supporto della crescita.
doValue è quotata sul Mercato telematico azionario gestito da Borsa Italiana e, includendo l’acquisizione di Altamira Asset Management, ha registrato nel 2019 ricavi lordi pari a circa 364 milioni di euro, con un Ebitda margin pari al 39%.
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