Tetra Pak Italia, il Managing Director Faella: "L’innovazione la nostra stella polare"

 
Tetra Pak è l’azienda leader mondiale nelle soluzioni per il trattamento e il confezionamento degli alimenti. Offre prodotti sicuri, innovativi e a basso impatto ambientale, per le esigenze di centinaia di milioni di persone in più di 160 Paesi del mondo. Il motto di Tetra Pak è ‘Protegge la bontà’. Ne parliamo con Francesco Faella Managing Director di Tetra Pak Italia.

Dott. Faella qual è il modello di business del Gruppo e come si è evoluto negli ultimi anni nel quadro di un ‘mondo nuovo’ che si sta spalmando? E, soprattutto, qual è la vostra ‘Vision’?
"Il nostro è un modello di business estremamente dinamico, che si muove in sinergia con le esigenze dei clienti offrendo loro soluzioni sempre innovative, efficienti ed efficaci. I nostri obiettivi sono altamente sfidanti sia in termini di ricerca e sviluppo, con importanti investimenti in tecnologie e nuovi prodotti, che in sostenibilità, con una visione a lungo termine che ci consente di rendere la nostra attività commerciale sempre più ecocompatibile e di migliorare le nostre prestazioni ambientali".

Il vostro impegno per la Sostenibilità (a 360 gradi: ambientale, economica e sociale) si è fatto negli anni sempre più stringente e concreto ed è oggi l’elemento che, insieme all’innovazione e alla sicurezza - peraltro anch’essi fanno parte del concetto di Sostenibilità - vi caratterizza. In quest’ambito Tetra Pak ha di recente lanciato l’iniziativa ‘Planet Positive’. Può esporcela nei suoi tratti essenziali?
" ‘Planet Positive’ vuole essere un nuovo modo di concepire il ruolo delle singole aziende nei confronti dell’impegno ambientale. Un modo per incoraggiare le imprese a ripensarsi in un’ottica di “sistema pianeta”, mettendo insieme ciascuna le proprie forze per affrontare concretamente alcune delle più importanti sfide ambientali. Un progetto che fa dell’economia circolare a basso impatto di CO2 il suo modello di riferimento e il suo motore e che punta a restituire al pianeta più di quanto esso ci ha donato e continua a donarci".

TetraPak, all’interno dell’iniziativa ‘Planet Positive’, insieme al suo fornitore Braskem è diventata la prima azienda nel settore alimentare e delle bevande a produrre responsabilmente polimeri a base vegetale utilizzando gli standard Bonsucro (gruppo internazionale di governance multi-stakeholder senza fini di lucro istituito nel 2008) per la canna da zucchero sostenibile. Un impegno di grande importanza, visto che coinvolge tutta un’ampia filiera. Come funziona in concreto?
"Oggi i consumatori sono sempre più consapevoli del valore e dell’incidenza ambientale delle loro scelte di acquisto e consumo. Il 91% dichiara di essere attento alla presenza di loghi ambientali sui beni di largo consumo e la certificazione della catena di custodia Bonsucro, applicabile alla totalità dei polimeri di origine vegetale utilizzati per la realizzazione delle nostre confezioni, è un’informazione importante per orientare l’acquisto e supportare i clienti nella differenziazione dei prodotti. La Bonsucro Chain of Custody ha rafforzato il programma di approvvigionamento responsabile di etanolo dal nostro fornitore Braskem con la garanzia e la piena tracciabilità dell’intera catena del valore della canna da zucchero, a partire dai coltivatori e dalla produzione".

Sempre in tema di Sostenibilità, avete annunciato l’impegno di raggiungere zero emissioni nette di gas serra nelle proprie attività entro il 2030, con l’ambizione di raggiungere lo stesso obiettivo per l’intera catena del valore entro il 2050. In questo contesto, avete individuato delle ‘aree chiave’ d’intervento. Quali sono in dettaglio?
"Tetra Pak si concentrerà su quattro aree chiave per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette di gas serra nelle proprie attività entro il 2030 e lungo l’intera catena del valore entro il 2050. Lavoreremo sul risparmio energetico attraverso il miglioramento dell’efficienza, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e l’acquisto di energia rinnovabile, con l’obiettivo di raggiungere l’80% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2020 (in Italia siamo già al 100%). Collaboreremo poi con fornitori e altri soggetti lungo la catena del valore per ridurre significativamente l’impronta di carbonio, operando sempre sulle energie rinnovabili e sull’aumento dell’uso di materiali rinnovabili e riciclati. Altro ambito di intervento sarà l’accelerazione dello sviluppo del portfolio a basse emissioni di carbonio per imballaggi e apparecchiature e il supporto ai clienti nel raggiungimento dei loro obiettivi di riduzione delle emissioni. Fondamentale sarà anche lo sviluppo di catene del valore del riciclo sostenibile grazie alla collaborazione con clienti, società di gestione dei rifiuti, comuni, associazioni di settore e fornitori di attrezzature".

Il Gruppo Tetra Pak nel febbraio scorso è stato premiato per la quarta volta per la sua azione per il clima e l’approvvigionamento sostenibile di materie prime, confermando la sua posizione nella prestigiosa ‘A List’ CDP (la prestigiosa organizzazione internazionale senza scopo di lucro) dedicata all’impatto ambientale globale per le attività 2019. Una doppia ‘A’, in altri termini, per l’impegno contro il cambiamento climatico e la protezione delle foreste. Solo il 2% delle aziende che sono state valutate ha ricevuto il punteggio ‘A’ per l’azione sul clima, rendendo Tetra Pak una delle poche aziende ad alte prestazioni tra le migliaia prese in esame. Che significato ha per voi questo riconoscimento?

"L’inclusione nella “A List” di CDP per quattro anni consecutivi è un importante riconoscimento del ruolo che la sostenibilità ha per Tetra Pak. Un riferimento centrale e costante della nostra attività, che orienta le decisioni e ci permette di creare valore condividendolo con i nostri stakeholder. Un impegno che comunichiamo in maniera trasparente e che misuriamo e miglioriamo costantemente lungo l’intera catena del valore".

Come ha impattato e sta impattando l’emergenza sanitaria da Covid-19 nella filiera Tetra Pak? Qual è la stata la reazione del Gruppo davanti a una pandemia del genere, la prima a livello globale da un secolo a questa parte? A suo parere, nella ferita economica e sociale che lascerà la pandemia si possono tuttavia trovare elementi che permettano uno scatto in avanti del mondo? In altre parole, cosa si dovrebbe imparare da questa lezione? E cosa Tetra Pak ha dovuto cambiare nei suoi progetti a causa degli effetti del Covid-19?

"Gli ultimi mesi sono stati un periodo di trasformazione, durante il quale abbiamo imparato qualcosa di nuovo ogni giorno. Nuovi equilibri, nuove modalità di lavoro, di relazione, di supporto ai clienti, con la consapevolezza della centralità della nostra attività e la responsabilità di dover garantire continua disponibilità di alimenti e bevande. Non so se e come la pandemia contribuirà a cambiare la società e il mondo di domani, ma i valori che animano e danno vita a una comunità - sia essa aziendale o di altro genere - e che, nel caso di Tetra Pak ci hanno permesso di continuare a dare il meglio nonostante le difficoltà del periodo, possono di certo permetterci di scrivere un futuro diverso, migliore".

Nel recente Rapporto 2020 di The European House - Ambrosetti sul Food&Beverage emerge, da un sondaggio effettuato su un ampio campione delle aziende del settore, che tra le leve strategiche per la ripartenza le imprese individuano nella digitalizzazione la principale priorità di breve periodo, ma che il reale punto di attenzione a lungo termine sarà la Sostenibilità. Crede che queste saranno realmente le leve per una buona ripartenza?
"Sono senza dubbio due elementi determinanti per il prossimo futuro. La digitalizzazione è uno strumento fondamentale. E come tale ci permetterà di cogliere nuove e, fino a poco tempo fa, impensabili opportunità superando limiti perlopiù fisici. La sostenibilità è però il vero tema su cui tutti siamo chiamati a confrontarci, prendere posizione e agire per far sì che un futuro possa davvero esserci".

L’innovazione continua è nel DNA di Tetra Pak. Quanto, nel vostro budget, assorbe ogni anno a livello di Gruppo l’impegno per Ricerca & Sviluppo? Quali sono i prodotti più innovativi che avete immesso sul mercato negli ultimi anni e quali sono quelli che avete in progettazione?
"Tetra Pak investe a livello globale circa il 3% del proprio fatturato in attività di R&D. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato numerose soluzioni innovative di trattamento, confezionamento e manutenzione per ottenere e garantire i più alti standard di sicurezza degli alimenti, prestazioni operative e sostenibilità. A tale riguardo, l’obiettivo di Tetra Pak di una confezione interamente realizzata con materiali rinnovabili o riciclati è quello che forse esplicita meglio il nostro impegno in R&D: dai polimeri a base vegetale cui accennavo prima, ai recenti studi sulle possibili applicazioni future del grafene realizzati, in esclusiva tra le aziende del packaging, grazie al progetto Graphene Flagship della Commissione Europea".

Adolfo Orive, Presidente e Ceo di Tetra Pak, afferma che, “per avere successo nella creazione di un’economia circolare a basso tenore di carbonio nell’industria alimentare e delle bevande, dipendiamo dal potere della collaborazione. Dipendiamo dalla passione della nostra gente e dalla nostra tradizione di innovazione, dedizione e risoluzione dei problemi, utilizzando sotto diverse prospettive la nostra rete globale di ingegneri, esperti alimentari e tecnici. Dipendiamo dai nostri clienti per fare passi audaci insieme a noi. E dipendiamo dalle partnership tra settori, Governi e Ong”. Qual è il reale livello della collaborazione nella filiera Tetra Pak? In altre parole, ci sono nodi critici?
"Ritengo che uno dei tratti distintivi di Tetra Pak sia proprio la capacità di fare rete e creare un sistema dinamico, in costante evoluzione con le diverse realtà che fanno parte del Gruppo e i suoi stakeholder. La condivisione di valori e obiettivi comuni, che per noi è una realtà, rappresenta senza dubbio un requisito essenziale per ragionare e agire con successo in un’ottica di economia circolare".

Chiuda gli occhi e faccia un balzo in avanti di 10 anni. Come immagina sarà Tetra Pak tra un decennio?

"Tra dieci anni saremo ancora più avanti di ciò che oggi possiamo solo immaginare".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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