Istat: "Battuta d'arresto della fiducia di imprese e consumatori ad agosto"

- di: Daniele Minuti
 
L'Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato per il mese di agosto 2021 una diminuzione sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (sceso da 116,6 a 116,2) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (che passa da 115,9 a 114,2).

Il leggero calo della fiducia dei consumatori, secondo l'Istat, è la sintesi di variazioni eterogenee tra le sue componenti: "In particolare" - spiega l'Istituto - "la componente personale scende da 112,2 a 110,8 e quella futura da 123,5 a 122,5 mentre il clima economico aumenta da 129,6 a 132,4 e quello corrente rimane sostanzialmente stabile (da 111,9 a 112,0)".

Per quanto riguarda le imprese, tale riduzione della fiducia è stimata per tutti quanti i comparti che sono stati analizzati nella rilevazione Istat: l'indice infatti scende nella manifattura (passando da 115,2 a 113,4), nelle costruzioni (partendo da 158,6 e arrivando a 153,8) e nei servizi (calo da 112,1 a 111,8). L'unica eccezione è il commercio al dettaglio dove l’indice è in crescita da 111,3 a 113,9.

Con riferimento alle componenti degli indici di fiducia, nell’industria manifatturiera sono negativi i numeri dei giudizi sugli ordini e delle aspettative sulla produzione, con le scorte che sono giudicate in accumulo. Per quanto attiene alle costruzioni, tutte le componenti dell’indice sono in peggioramento.

"In relazione ai servizi di mercato" - spiega l'Istat - "i giudizi sugli ordini e quelli sull’andamento degli affari segnalano un netto recupero; le attese sugli ordini sono in decisa diminuzione. Il quadro complessivo è in miglioramento nel commercio al dettaglio, dove tutte le componenti dell’indice registrano una dinamica positiva. Tuttavia, a livello di circuito distributivo, la fiducia è in aumento solo nella grande distribuzione (l’indice di fiducia aumenta da 113,2 a 118,9) mentre nella distribuzione tradizionale l’indice scende da 104,6 a 102,0".

In fine, per quanto riguarda il comparto delle costruzioni ad agosto cresce la quota di imprese, confermando il trend iniziato a marzo, che evidenzia la mancanza di manodopera (da 5,5% a 7,5%) e di materiali (da 5,1% a 9,0%) quali ostacoli alle attività.
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