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Lagarde: “Incertezza altissima, pronti a fare il necessario”

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Lagarde: “Incertezza altissima, pronti a fare il necessario”

La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha lanciato un monito sulla situazione economica globale, sottolineando che il livello di incertezza è oggi “eccezionalmente alto”. L’impatto dei dazi commerciali e l’aumento della spesa per la difesa stanno complicando ulteriormente le dinamiche economiche, rendendo difficile prevedere possibili shock. Tuttavia, Lagarde ha ribadito l’impegno della Bce a garantire la stabilità dei prezzi, un obiettivo che rimane prioritario in un contesto di crescente volatilità.

Lagarde: “Incertezza altissima, pronti a fare il necessario”

L’attuale scenario economico è influenzato da molteplici fattori, tra cui le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e il nuovo assetto della spesa pubblica in Europa, orientata sempre più verso il settore della difesa. Lagarde ha spiegato che questi elementi hanno un effetto ambivalente: da un lato, potrebbero esercitare una pressione al rialzo sull’inflazione, dall’altro, i dazi imposti dagli Stati Uniti potrebbero ridurre la domanda di esportazioni europee, modificando gli equilibri produttivi e commerciali a livello globale.

Una delle principali incognite riguarda proprio il comportamento della Cina di fronte alle restrizioni commerciali imposte da Washington. Se Pechino dovesse reindirizzare il proprio eccesso di capacità produttiva verso l’Europa, il mercato europeo potrebbe trovarsi ad affrontare una nuova pressione competitiva, con conseguenze sulle dinamiche di crescita e sui prezzi.

Il ruolo della politica monetaria
Di fronte a un quadro così complesso, la Bce si prepara a mantenere un atteggiamento flessibile. Lagarde ha sottolineato la necessità per i banchieri centrali di essere “agili” nelle loro decisioni, adattandosi rapidamente agli sviluppi economici senza compromettere la stabilità. L’obiettivo principale rimane il controllo dell’inflazione, ma senza precludere la possibilità di interventi mirati per contrastare eventuali nuove turbolenze.

La presidente della Bce ha lasciato intendere che l’istituto di Francoforte non esiterà a intervenire qualora fosse necessario. Il riferimento è, in particolare, alla possibilità di modificare il percorso della politica monetaria in risposta a eventuali nuove tensioni sui mercati finanziari o a un rallentamento della crescita nell’Eurozona.

Il peso della spesa per la difesa
Un altro fattore determinante per il futuro dell’economia europea è l’aumento della spesa per la difesa. I governi del Vecchio Continente stanno destinando risorse sempre maggiori al settore militare, una scelta dettata dal contesto geopolitico ma che potrebbe avere effetti rilevanti anche sulla politica monetaria.

Se da un lato un incremento della spesa pubblica può stimolare la crescita economica, dall’altro potrebbe generare nuove pressioni inflazionistiche, rendendo ancora più complessa la gestione dei tassi di interesse. La Bce dovrà quindi bilanciare le proprie decisioni tenendo conto non solo delle dinamiche dei prezzi, ma anche dell’evoluzione della domanda interna e delle politiche fiscali dei governi nazionali.

Uno scenario in evoluzione
La capacità della Bce di mantenere la stabilità dei prezzi dipenderà in larga misura dall’evoluzione del contesto globale. Le decisioni sui dazi, la risposta dei mercati alle nuove strategie commerciali e la traiettoria della spesa pubblica in Europa saranno tutti fattori determinanti nei prossimi mesi.

Lagarde ha ribadito che l’istituto è pronto a reagire con tutti gli strumenti a disposizione, ma ha anche evidenziato la difficoltà di prevedere gli shock futuri. In un momento di grande incertezza, l’approccio della Bce sarà dunque guidato dalla necessità di mantenere un equilibrio tra stabilità economica e adattabilità alle nuove sfide globali.

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