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“Le soluzioni arrivano dall’alto”: la visione di Acrobatica, tra innovazione e sostenibilità

- di: Redazione
 
“Le soluzioni arrivano dall’alto”: la visione di Acrobatica, tra innovazione e sostenibilità

Vengono ripercorsi, nell'intervista, i successi e le strategie del Gruppo, evidenziando la crescita del 16,6% nei contratti e del 73,8% nei clienti nel 2024. Si parla del rebranding da EdiliziAcrobatica ad Acrobatica, dell’ingresso nel settore delle rinnovabili con Acrobatica Energy e della divisione Voltica, nonché dell’espansione internazionale in Spagna, Francia, Monaco e Medio Oriente. In questa intervista, la CEO Anna Marras sottolinea l’importanza della formazione delle risorse umane, della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica, anticipando anche future acquisizioni e progetti nel mercato delle energie rinnovabili.

“Le soluzioni arrivano dall’alto”: la visione di Acrobatica, tra innovazione e sostenibilità

Dottoressa Marras, il 2024 ha registrato un aumento del 16,6% nei contratti sottoscritti e del 73,8% nei clienti: quali strategie avete implementato per ottenere questi ottimi risultati e come pensate di mantenerli nel 2025?
Questo incremento non ci sorprende particolarmente, perché fa parte di una strategia consolidata: rimanere focalizzati e diffondere una cultura orientata al risultato e al cliente finale. Anche se può sembrare banale, si tratta di un cambiamento di paradigma: passare dalle azioni al risultato, ricordandoci sempre dell’impatto che creiamo nella realtà. Grazie a questa attenzione, rivolta sia ai clienti interni che a quelli esterni, riusciamo a garantire non solo la soddisfazione, ma anche un’esperienza emozionale positiva. Questo spiega l’aumento dei numeri, che monitoriamo costantemente perché sono indicatori fondamentali per capire se stiamo raggiungendo gli obiettivi. Nel tempo, questa abitudine ci ha premiato: orientarci alle esigenze dei clienti, che in un mondo dinamico si trasformano continuamente. Non parlo solo del risultato dello scambio dei nostri servizi di ristrutturazione, ma del vero supporto che offriamo ai professionisti con cui collaboriamo, come gli amministratori di condominio.

Una curiosità: può spiegare la tecnica della doppia fune?
La doppia fune di sicurezza permette di ancorarsi a parti stabili del condominio, sia naturalmente con incravattamento, sia attraverso la tassellazione chimica. Questo favorisce qualsiasi intervento in altezza, calandosi dall’alto invece di utilizzare strutture come impalcature o cestelli, che oltre a occupare suolo pubblico sono molto onerosi e impegnativi da installare. Il nostro motto è ‘le soluzioni arrivano dall’alto’, perché è un approccio diverso. Il vantaggio è intervenire in modo mirato su alcune parti dell’edificio senza dover compromettere altre aree o aspettare che si accumulino più danni per agire.

Con il rebranding da EdiliziAcrobatica ad Acrobatica e l’ingresso nel settore delle rinnovabili tramite Acrobatica Energy e la divisione Voltica, in che modo questa diversificazione ha influenzato la strategia complessiva del Gruppo?
Continuiamo a operare nel nostro core business, dove siamo cresciuti e che ci dà grande soddisfazione. I nostri interventi su fune riguardano diversi settori: condomini, industriale, monumentale. Da 31 anni EdiliziAcrobatica si occupa di innovazione e sostenibilità. La nostra tecnologia è già di per sé altamente sostenibile, perché non richiede mezzi di trasporto o materiali invasivi. In più, ci siamo orientati verso il mercato delle energie rinnovabili, preparandoci per tempo a cavalcare l’onda degli incentivi come il Superbonus 110%. Tuttavia, sapevamo che questo avrebbe avuto un termine, quindi abbiamo preservato il nostro core business mentre ci espandevamo. Oggi i clienti hanno esigenze diverse, e noi cerchiamo di soddisfarle con lo stesso successo che abbiamo avuto con l’edilizia su fune. Stiamo crescendo bene, senza l’aspettativa di riempire un vuoto di ricavi, ma con la consapevolezza di aver imparato e migliorato nel tempo.

I dati mostrano una crescita significativa nei mercati esteri – Spagna, Francia, Monaco e Medio Oriente. Quali sono le principali opportunità e le sfide che incontrate all’estero e come intendete consolidare la vostra presenza internazionale?
Siamo molto felici dei risultati che stiamo ottenendo dopo le azioni messe in campo. La nostra strategia non è colonizzare, ma ascoltare, conoscere e generare alleanze con chi conosce bene il territorio. Questo approccio ci sta premiando, soprattutto in Francia e Spagna, dove iniziano a vedersi i primi risultati. Anche nel Medio Oriente stiamo crescendo rapidamente: siamo passati da un piccolo gruppo a oltre 500 risorse. La nostra expertise nelle risorse umane sta portando miglioramenti concreti, specialmente negli Emirati e in Arabia Saudita, dove stiamo partecipando a progetti importanti, come la costruzione di grattacieli ad Atrogena, città che ospiterà le Olimpiadi Invernali del 2028. Affrontare sfide internazionali è arricchente e abbiamo grandi progetti per il futuro.

Il recente accordo per l’acquisizione dell’80% di Verticaline segna un importante passo nell’espansione territoriale. Quali sinergie prevede questa operazione e in che modo rafforzerà la vostra posizione sul mercato nazionale?
È un segnale di ammirazione verso imprenditori che, nel loro piccolo, hanno realizzato qualcosa di valido. Verticaline, pur essendo un’azienda più territoriale, opera nel nordest italiano e ha manifestato la volontà di creare un’alleanza con noi. Questo ci permette di portare nuova linfa e punti di vista differenti su come affrontare un territorio. Siamo un paese piccolo ma con molte differenze territoriali, e cerchiamo di superarle alleandoci con partner che conoscono bene il territorio. Verticaline è il primo passo di un approccio che ci vede sempre aperti a nuove acquisizioni e collaborazioni, perché nell’apertura c’è vita e prosperità.

La trasformazione del settore di Acrobatica Energy, a seguito della fine degli incentivi di Stato per il Superbonus 110%, ha comportato alcune variazioni nei ricavi. Quali misure state adottando per garantire la sostenibilità finanziaria in questo nuovo contesto?

Il core business è in grado di supportare il progetto Energy, che sta già manifestando i primi risultati. Presto si autososterrà, come del resto le altre nostre divisioni. Lavoriamo sempre internamente per misurare l’autosostentamento di un progetto prima di renderlo autonomo, e per ora siamo sulla giusta strada.

La formazione e lo sviluppo delle risorse umane rappresentano un pilastro del vostro successo: può fornirci un esempio concreto di come questi investimenti abbiano contribuito a migliorare le performance del Gruppo?
La formazione è uno dei pilastri del nostro successo, insieme alla visione di Riccardo Iovino, mio socio e fondatore di Acrobatica. Non parlo solo di formazione tecnica, ma di un percorso che aiuta le persone a riconoscere e affinare il proprio potenziale. Mettere le persone al centro per noi non è uno slogan: è un atto di fede e coraggio. Investiamo molto nel processo attrattivo, di selezione e formativo, per migliorare le abilità operative e la qualità della vita delle persone. Questo si traduce in una crescita aziendale significativa, e il Gruppo è una case history che parla proprio di questo.

Guardando al futuro, quali sono le priorità strategiche per Acrobatica nei prossimi anni e come intendete affrontare le sfide legate all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale nel settore edilizio?
Abbiamo le idee chiare: continueremo a penetrare il territorio nazionale con EdiliziAcrobatica, perché il legame con i clienti è fondamentale per soddisfare le loro esigenze. Vogliamo essere presenti in ogni quartiere, diventando un punto di riferimento non solo per i condomini, ma anche per i condòmini, le persone. Nel settore delle rinnovabili, stiamo potenziando la nostra presenza, anche con progetti internazionali. Ad esempio, a breve sarò in Brasile per incontri strategici. Ci sono altre acquisizioni in corso e progetti che ci vedranno espanderci ulteriormente.

Può anticiparci qualcosa?
Qualcosa ho già accennato, ma c’è un limite a quello che posso raccontare. Siamo rapidi e veloci: quello che non ho detto oggi, presto si manifesterà.

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