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Menarini accelera: record di crescita e sfida alle regole europee

- di: Redazione
 
Menarini accelera: record di crescita e sfida alle regole europee

(Nella foto, da sinistra Lucia Aleotti, azionista e membro del Board, e la Ceo Elcin Barker Ergun)

Il Gruppo Menarini chiude il 2024 con numeri da record e si prepara a un 2025 all’insegna della crescita. Lo ha confermato Lucia Aleotti, azionista e membro del Board, nel corso della conferenza stampa di presentazione del bilancio aziendale tenutasi a Firenze.

Menarini accelera: record di crescita e sfida alle regole europee

“Ci aspettiamo un 2025 in linea con gli anni precedenti, quindi un anno di crescita dove siamo pronti a rispondere a difficoltà che comunque ogni anno si presentano a livello globale. L’elemento forte della nostra azienda è la scelta di continuare a investire massicciamente in ricerca e sviluppo” ha dichiarato Aleotti. Nel 2024, Menarini ha destinato 500 milioni di euro alla ricerca, pari all’11% del fatturato farmaceutico, rafforzando la propria posizione nel settore.

Numeri in crescita: fatturato e investimenti

Il Gruppo farmaceutico fiorentino ha registrato un fatturato consolidato di 4,603 miliardi di euro, con un incremento del 5,2% rispetto ai 4,375 miliardi del 2023. L’Ebitda è salito tra i 430 e i 460 milioni di euro, superando i 350 milioni dello scorso anno. Il 96% del fatturato proviene dal settore farmaceutico, mentre il 3% dalla diagnostica.

Menarini sta puntando su una strategia di crescita equilibrata che combina investimenti in ricerca, espansione geografica e consolidamento nei mercati chiave. Tra i piani futuri vi è il rafforzamento della presenza in Nord America e Asia, oltre a un ampliamento della gamma di prodotti oncologici e di trattamenti per malattie cardio-metaboliche.

Il Gruppo è attivo in 140 Paesi, con il 79% del fatturato generato al di fuori dell’Italia. L’azienda vanta 18 stabilimenti produttivi in Europa e nel mondo, tra cui Firenze, Pisa, Pomezia, Berlino, Giacarta e Philadelphia. A livello occupazionale, il numero dei dipendenti ha raggiunto il massimo storico con 17.800 unità, il 91% dei quali laureati e tecnici.

Un dato significativo è la crescita dell’occupazione femminile nel settore farmaceutico, che in Italia è aumentata del 14% nell’ultimo anno. “Fa piacere vedere questo aumento, che rispecchia la realtà del nostro gruppo, dove le donne rappresentano oltre il 50% della forza lavoro, con una presenza ancora maggiore nelle aree di ricerca e sviluppo” ha sottolineato Aleotti.

Espansione in nuovi mercati

L’azienda sta valutando nuove opportunità di crescita in regioni emergenti come America Latina, Medio Oriente e Asia-Pacifico, dove la domanda di farmaci innovativi è in forte aumento. Menarini intende sviluppare nuove partnership con aziende locali per agevolare la penetrazione del mercato e ridurre i costi di distribuzione.

Lotta alle resistenze batteriche e sfide globali

Menarini è una delle poche aziende globali che continua a investire nella lotta alle resistenze batteriche. “Le resistenze batteriche sono una grandissima minaccia. Le autorità globali devono essere coerenti con i dati che emergono dagli ospedali e dare una spinta decisiva alle imprese che vogliono investire in questo settore” ha sottolineato Aleotti. La lotta contro i batteri resistenti rappresenta una delle maggiori sfide sanitarie del futuro, e Menarini punta a giocare un ruolo chiave in questo ambito.

Nel campo della ricerca, il focus principale resta l’oncologia, con studi sul carcinoma mammario, il glioblastoma e i tumori solidi. Il 2024 ha visto una crescita significativa nel mercato statunitense, con un fatturato di 530 milioni di euro, a fronte dei 314 milioni del 2023. Inoltre, la ricerca si concentra anche su malattie cardio-metaboliche e farmaci anti-infettivi, ambiti strategici per il futuro dell’azienda.

I centri di ricerca di Menarini sono destinati a un potenziamento significativo, con l’obiettivo di sviluppare farmaci innovativi con tecnologie avanzate, incluse le terapie basate su RNA messaggero e immunoterapie di nuova generazione.

Confronto con i competitor globali


Menarini si colloca tra le prime 32 aziende farmaceutiche a livello mondiale, ma la competizione con i colossi americani e cinesi è sempre più intensa. Le Big Pharma statunitensi continuano a dominare il mercato grazie a una regolamentazione più flessibile e a investimenti pubblici che incentivano l’innovazione. La Cina, invece, ha accelerato la crescita del suo comparto farmaceutico c Tendenze nella ricerca e sviluppo.

Tendenze nella ricerca e nello sviluppo

Il settore farmaceutico sta assistendo a una rivoluzione con l’introduzione di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, che accelerano il processo di scoperta e sviluppo dei farmaci. Le sperimentazioni cliniche digitalizzate e le piattaforme di machine learning stanno riducendo i tempi di approvazione delle nuove terapie, mentre Menarini sta già integrando queste tecnologie per rimanere competitiva.

Lotta per la leadership dell’innovazione

L’Europa ha perso terreno nelle sperimentazioni cliniche globali rispetto a Stati Uniti e Cina, con una progressiva diminuzione del numero di studi condotti nel continente. Per contrastare questa tendenza, Menarini sta lavorando per rendere l’Italia un polo di riferimento per la ricerca farmaceutica, con l’obiettivo di attrarre nuovi investimenti e competenze.

Critiche all’Europa: burocrazia e regole penalizzanti

Aleotti ha rivolto critiche all’Unione Europea, accusata di frenare la crescita con un eccesso di regolamentazioni. “L’Europa si è fatta e si fa male da sola. Il presidente Draghi ha parlato di dazi auto-inflitti dall’UE, con regole e burocrazie che soffocano l’innovazione. Meno di 10 anni fa le aziende europee erano seconde al mondo per sperimentazioni cliniche. Ora la Cina ci ha superati” ha dichiarato.

Le difficoltà regolatorie europee hanno avuto un impatto diretto anche sulla competitività dell’industria farmaceutica del continente. “Le imprese in Europa sono sempre più soffocate da un eccesso di regolamenti, mentre Stati Uniti e Cina stanno adottando strategie più snelle e competitive” ha aggiunto Aleotti.

Anche la Ceo Elcin Barker Ergun ha espresso preoccupazioni: “Speriamo di mettere l’Italia al primo posto per la ricerca farmaceutica e non solo per la produzione. Le aziende che non useranno l’intelligenza artificiale non saranno competitive nel futuro”. L’uso dell’IA sta diventando un elemento centrale nel settore farmaceutico, accelerando i processi di ricerca e sviluppo e migliorando l’efficienza operativa.

Nonostante i dazi del 25% imposti dagli Stati Uniti su alcune importazioni, Menarini non sarà impattata direttamente grazie alla presenza di stabilimenti produttivi e accordi con aziende locali per la produzione di farmaci oncologici.

Il futuro di Menarini: crescita con autofinanziamento

Guardando al 2025, Menarini continuerà ad investire in ricerca e sviluppo e a espandere la propria presenza internazionale. “Siamo un’azienda che punta a crescere attraverso autofinanziamento: gli utili vengono sempre reinvestiti per affrontare nuove sfide” ha concluso Aleotti.

Con una crescita costante e una visione strategica ben definita, il Gruppo Menarini si conferma uno dei principali attori del settore farmaceutico globale. Il suo modello di business, basato su un reinvestimento continuo degli utili, garantisce una stabilità finanziaria che le permette di affrontare sfide sempre più ambiziose.

Menarini guarda con ottimismo anche ai mercati emergenti, con una particolare attenzione alla Turchia e all’Africa, dove ha già raggiunto un fatturato di 270 milioni di euro. Anche in Europa, alcuni Paesi come Spagna e Polonia hanno registrato performance molto positive, mentre la Cina non ha ancora risposto alle aspettative iniziali.

In un contesto di forti cambiamenti globali, Menarini continua ad affermarsi come un’eccellenza italiana capace di competere con i giganti del settore, puntando su innovazione, ricerca e sviluppo sostenibile.

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