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Piazza Affari fiacca, Europa in rialzo: spread giù e prospettive

- di: Marta Giannoni
 
Piazza Affari fiacca, Europa in rialzo: spread giù e prospettive
Piazza Affari fiacca, Europa in rialzo: spread giù e prospettive
Dal rallentamento dei servizi in Italia all’impennata manifatturiera in Eurolandia, cala il differenziale tra Bund e Btp.

Mercati europei dinamici, Milano più attendista

Le principali piazze del continente hanno archiviato una seduta in moderato progresso, mentre Piazza Affari è rimasta sostanzialmente invariata. Il listino milanese ha mostrato cautela nonostante il contesto favorevole, riflettendo una selettività degli acquisti e l’attesa di conferme dal fronte macro.

Obbligazioni in recupero e spread in discesa

Nel comparto del reddito fisso si è visto un alleggerimento delle tensioni: lo spread BTP-Bund si è ridotto intorno ai 90 punti base con il decennale italiano indicativamente al 3,61%. Il movimento segnala una domanda più costante sui titoli governativi e un sentiment meno difensivo rispetto alla vigilia.

Macro: segnali misti tra servizi e manifattura

In Italia, l’indice PMI servizi è sceso in area di espansione rallentata, evidenziando un passo più corto della domanda estera e un sostegno che resta perlopiù domestico. Nel complesso dell’Eurozona, invece, il quadro mostra una manifattura in risalita e servizi più guardinghi: un mix che suggerisce una crescita in via di normalizzazione, ma ancora esposta agli shock di fiducia.

Prezzi alla produzione e inflazione di fondo

I prezzi alla produzione hanno segnato un lieve incremento su base annua, trainato dai beni capitali e di consumo, mentre l’energia continua a fare da freno. Il dato appare coerente con un quadro disinflazionistico che prosegue, pur con sacche di resistenza nei segmenti non energetici.

Valute e commodity: equilibrio fragile

L’euro ha mostrato un parziale rafforzamento contro il dollaro; l’oro è rimasto ben comprato come hedge tattico, mentre il petrolio ha corretto, rispecchiando aspettative di domanda più prudenti. Un quadro in cui i flussi difensivi coesistono con scommesse di soft landing.

Azionario italiano: rally dell’anno e valutazioni

Nonostante la seduta piatta, il mercato domestico arriva da un robusto recupero da inizio anno, con performance che hanno riportato gli indici su livelli di lungo periodo più ambiziosi. In ottica valutativa, l’Italia resta meno cara rispetto ai principali peer globali: un differenziale che continua ad attrarre strategie value e income, a condizione che i segnali macro non deludano nelle prossime letture.

Il punto: cosa osservare adesso

Il quadro che emerge è quello di un’Europa in ripresa graduale, con l’Italia che procede a passo più cauto. La tenuta dello spread, la traiettoria dei PMI e la dinamica dei prezzi alla produzione saranno i fari delle prossime settimane. Per l’azionario tricolore, la selettività resta la parola d’ordine: bilanci solidi, visibilità sugli utili e disciplina finanziaria sono i filtri più premianti in uno scenario di volatilità contenuta ma non assente. 

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