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Rally tech in Asia, oro ai massimi: l’Europa guarda ai futures

- di: Matteo Borrelli
 
Rally tech in Asia, oro ai massimi: l’Europa guarda ai futures
Rally tech in Asia, oro ai massimi: l’Europa guarda ai futures
Asia mista tra AI e timori cinesi, yen fermo e rupia ai minimi storici; petrolio in calo per l’attesa riapertura di un oleodotto chiave. EuroStoxx e Dax indicano apertura cauta.

La seduta asiatica di oggi 23 settembre fotografa un’area che corre dove passano i chip e rallenta dove pesano Cina e valute fragili. Dopo i nuovi record di Wall Street, i listini orientali hanno mostrato andamenti divergenti: Tokyo chiusa per festività; Sydney positiva; Seoul in lieve rialzo; Hong Kong e Shanghai in rosso. È la scia dell’euforia AI e di un dollaro meno aggressivo, mentre l’oro vola a nuovi massimi e il petrolio scivola per l’attesa riapertura di un oleodotto chiave. Base di giornata solida, ma non priva di crepe.

Asia, luci e ombre

Gli indici asiatici hanno chiuso misti. L’ASX 200 di Sydney è salito di circa +0,6%, il Kospi di Seoul tra +0,3% e +0,5%, mentre l’Hang Seng ha ceduto quasi -0,8% e lo Shanghai Composite circa -1%. Tokyo era chiusa per la festività dell’equinozio d’autunno.

A Taipei, il Taiex resta su livelli da massimi storici grazie a TSMC e al flusso verso i titoli semiconduttori (ultimo record alla vigilia). A Mumbai, la seduta precedente si è chiusa debole: Sensex -0,56% a 82.159,97 e Nifty 50 -0,49% a 25.202,35; oggi il focus è sull’apertura dopo i record USA.

Valute, la pressione si sposta sull’Asia

Il dollaro tira il fiato in Asia, con il Dollar Index stabile e gli operatori che pesano messaggi ancora prudenti dalla Fed. “La cautela sui tagli dei tassi resta il filo conduttore”, osserva un gestore obbligazionario a Londra.

Il cross euro/dollaro orbita attorno a 1,18, mentre USD/JPY viaggia in area 147,7. La rupia indiana scivola su nuovi minimi storici in area 88,3–88,6 per dollaro, appesantita anche dal dibattito su costi e regole dei visti H-1B verso gli Stati Uniti.

Materie prime, oro su nuovi massimi e petrolio in discesa

L’oro aggiorna il record storico: picco in area 3.759 $/oncia, poi scambi intorno a 3.745 $, sostenuto da aspettative di ulteriori tagli dei tassi USA e da un dollaro più morbido. “Gli operatori stanno prezzando altri interventi e l’oro rimane l’hedge più immediato”, sottolinea un analista delle materie prime a Milano.

Il greggio resta debole: Brent attorno a 66 $/barile e WTI circa 62 $, complice un possibile accordo per riaprire il flusso da un oleodotto tra Iraq del Nord e Turchia, che alimenta timori di maggiore offerta. “La prospettiva di ritorno dei barili mediorientali pesa più delle tensioni geopolitiche, nel brevissimo”, commenta un trader con base a Singapore.

Il gas europeo TTF tratta nell’area 31,8–32,0 €/MWh, con flessione su base mensile e sentiment più disteso sulle scorte UE.

Europa, i futures indicano un avvio cauto

I futures europei segnalano un’apertura tra lievemente positiva e invariata: Euro Stoxx 50 marginalmente in rialzo nel pre-open; Dax poco mosso sulle scadenze di fine anno; Ftse 100 in frazionale progresso.

Sullo sfondo, Wall Street resta il faro: S&P 500, Dow e Nasdaq hanno archiviato la vigilia ancora in area record, complice la corsa AI-driven su semiconduttori e big tech.

Cosa dicono gli operatori

“L’AI resta il driver del 2025, ma l’accelerazione dell’oro segnala che gli investitori comprano anche protezione”, afferma un responsabile investimenti equity a Londra.

Sul petrolio, “la possibilità di ritorno dei flussi dall’Iraq del Nord sta estendendo la serie di ribassi nonostante il quadro geopolitico complesso”, osserva un analista energetico di Singapore.

Sul fronte valute, “il dollaro prende fiato mentre la Fed invita alla prudenza sui tagli: l’attenzione è rivolta ai prossimi interventi dei banchieri centrali”, spiega una strategist FX a Francoforte.

Il quadro che attende l’Europa

  • Azionario: momentum tech favorevole, ma Cina in pausa e valute emergenti sotto pressione invitano alla selettività.
  • Materie prime: oro come hedge implicito contro rischi macro; oil condizionato dall’offerta nel brevissimo.
  • Valute: EUR/USD in area 1,18 aiuta i titoli europei esposti all’import; JPY debole ma stabile; INR vulnerabile per fattori politici e commerciali.

Chiusure asiatiche di oggi (e riferimento Mumbai)

  • Tokyo – Nikkei 225: chiuso per festività.
  • Sydney – S&P/ASX 200: +0,6%.
  • Seoul – Kospi: +0,3% circa.
  • Hong Kong – Hang Seng: circa -0,8%; chiusura intorno a 26.344.
  • Shanghai – Shanghai Composite: circa -1%.
  • Taipei – Taiex: su massimi storici alla vigilia; slancio tech confermato.
  • Mumbai – Sensex/Nifty (seduta precedente): Sensex 82.159,97 (-0,56%), Nifty 25.202,35 (-0,49%).

Prezzi chiave stamattina

  • Oro spot: picco a 3.759 $/oz, poi area 3.745 $.
  • Brent/WTI: ~66/62 $/bbl, in calo su attese di riapertura oleodotto.
  • Gas TTF: ~31,8–32,0 €/MWh.
  • EUR/USD: ~1,18USD/JPY: ~147,7. 

Cosa aspettarsi nelle prossime ore

  • Europa: apertura cauta-positiva su Euro Stoxx 50, Dax e Ftse 100; focus su banche esposte ai tassi e su chip europei.
  • Materie prime: monitorare sviluppi operativi sul pipeline curdo-iracheno.
  • Banche centrali: attesa per i prossimi interventi; l’oro già prezza tagli addizionali. 
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