Tutti negativi gli indici di Piazza Affari e degli altri principali listini europei, dopo il recupero della vigilia sull'annuncio della tregua tra Iran e Israele. Madrid è la Borsa peggiore, appesantita dal comparto bancario dopo le condizioni poste dal Governo per l'approvazione della fusione tra BBVA e Sabadell, tra queste il fatto che per almeno tre anni rimangano entità separate. Nel frattempo sulla piazza americana l'S&P-500 si muove poco sopra la parità dello 0,24%.
I leader della NATO hanno sostenuto un piano per aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL durante il loro incontro all'Aia, una vittoria per Donald Trump. Il presidente USA ha affermato di essere con la NATO "fino in fondo" e i leader della NATO hanno rinnovato il loro impegno per la difesa reciproca, placando per ora i dubbi sull'impegno degli Stati Uniti a rispettare gli obblighi di difesa collettiva previsti dal trattato.
L'Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,12%. Lieve calo dell'oro, che scende a 3.315,4 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil), in aumento (+0,83%), raggiunge 64,9 dollari per barile.
Sulla parità lo spread, che rimane a quota +88 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,41%.
Tra gli indici di Eurolandia pensosa Francoforte, con un calo frazionale dello 0,47%, tentenna Londra, con un modesto ribasso dello 0,37%, e giornata fiacca per Parigi, che segna un calo dello 0,51%.
Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,28% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, si muove al ribasso il FTSE Italia All-Share, che perde lo 0,26%, scambiando a 41.788 punti.
Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,07%); sulla stessa tendenza, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,06%).
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Stellantis (+4,12%), Ferrari (+2,98%), Leonardo (+2,91%) e Pirelli (+1,22%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Unicredit, che continua la seduta con -1,71%.
BPER scende dell'1,69%.
Calo deciso per STMicroelectronics, che segna un -1,57%.
Sotto pressione Banca Popolare di Sondrio, con un forte ribasso dell'1,57%.
Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Alerion Clean Power (+5,16%), Fincantieri (+3,01%), Juventus (+2,93%) e RCS (+2,92%).
I più forti ribassi, invece, si verificano su Philogen, che continua la seduta con -12,31%.
In perdita Moltiply Group, che scende del 5,84%.
Soffre Acea, che evidenzia una perdita del 2,21%.
Preda dei venditori Intercos, con un decremento del 2,17%.