Sport, Stati Uniti: "Siamo i guardiani mondiali della lotta al doping"

- di: Emanuela M. Muratov
 
Con la firma della cosiddetta legge Rodchenkov, da parte del presidente Donald Trump, la giustizia americana è ora autorizzata a perseguire, anche al di fuori dei confini nazionali, chiunque sia coinvolto in un caso di doping internazionale. La legge consente di infliggere pene detentive fino a dieci anni e multe fino a un milione di dollari a tutte le persone, indipendentemente dalla loro nazionalità, coinvolte in un sistema internazionale di doping.

Il disegno di legge era stato accolto con scetticismo da molti attori internazionali. A cominciare dalla Wada, l'Agenzia mondiale antidoping, che aveva cercato di opporvisi, temendo che la nuova legge ne avrebbe minato la capacità di compiere la sua missione di regolatore globale antidoping.

In particolare, l'Agenzia aveva espresso la sua preoccupazione che l'adozione della legge potesse incoraggiare altri Paesi a creare la propria giurisdizione extraterritoriale per ragioni politiche.
La legge prende il nome da Grigory Rodchekov, l'ex direttore del laboratorio antidoping di Mosca, rifugiatosi negli Stati Uniti dopo avere rivelato l'esistenza di un sistema di doping di Stato, incoraggiato, sostenuto e consentito dalle autorità russe.

Il disegno di legge era stato approvato nell'ottobre 2019 alla Camera dei Rappresentanti e poi dal Senato il mese scorso. Sostenuta sia dai Repubblicani che dai Democratici, la legge è stata presentata come una risposta alle reazioni ritenute insufficienti dalla Wada e dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) davanti a numerosi casi di doping in seno allo sport russo, rilevati tra il 2011 e il 2015.

Secondo l'avvocato Jim Walden, che assiste Rodchenkov, la legge "fornisce al Dipartimento di Giustizia strumenti potenti e unici per sradicare il doping e l'attività criminale dalle competizioni internazionali. Il messaggio è chiaro: c'è un nuovo sceriffo in città, chi bara lo fa a proprio rischio". Alla fine di novembre, Mosca ha espresso preoccupazione per l'approvazione di questa legge, criticando, come ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, "qualsiasi tentativo degli Stati Uniti di estendere la giurisdizione ad altri Paesi".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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