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Guida al vino 2026: Italia da trincetto d’oro tra premi e green

- di: Marta Giannoni
 
Guida al vino 2026: Italia da trincetto d’oro tra premi e green
Guida al vino 2026: Italia da trincetto d’oro tra premi e green
Dalle Tre Bicchieri alla festa dei 5 Grappoli, passando per Slow Wine ed Equalitas: il sistema del vino italiano entra nella stagione delle guide con numeri in crescita, nuove cantine, attenzione alla sostenibilità e un’agenda fittissima di degustazioni pubbliche.

L’autunno delle guide 2026 fotografa un Vigneto Italia in ottima salute. La nuova edizione di Vini d’Italia assegna 508 Tre Bicchieri dopo un lavoro di assaggio su circa 40 mila campioni; accanto, 1.800 etichette conquistano i Due Bicchieri Rossi, segno che la base della piramide si è fatta larga e solida. Il messaggio è chiaro: la qualità non è più un’eccezione, ma una costante che investe territori classici e aree emergenti.

Gambero rosso: i 508 fuoriclasse e la mappa che cambia

Tra i premiati, le denominazioni storiche confermano la loro leadership, ma cresce la presenza di colline meno note e di vitigni autoctoni rilanciati. La lettura che arriva dagli organizzatori parla di vintage 2019-2021 centrati nelle aree iconiche e di una maggiore precisione enologica anche nelle zone periferiche. Ne beneficia il mercato: carte dei vini più ampie, turismo del vino più curioso e meno concentrato su pochi “templi”.

Slow wine: il futuro è leggero (anche in bottiglia)

Slow Wine 2026 torna a Milano con una grande degustazione aperta al pubblico e oltre 450 banchi d’assaggio per più di 900 vini. La guida introduce un focus eco-friendly sulla grammatura del vetro, per indirizzare il lettore verso bottiglie più leggere e quindi meno impattanti in termini di emissioni e logistica. In vetrina anche 133 nuove aziende: la rigenerazione del tessuto produttivo è in atto, tra giovani vignaioli e pratiche agronomiche consapevoli.

Doctorwine: “faccini”, tappe internazionali ed Equalitas

La Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2026 di DoctorWine mette in fila 1.349 cantine e 3.428 vini, confermando il taglio selettivo della pubblicazione. Novità: tappa londinese e, a Milano, l’innesto del progetto Wine for Earth con Earth Day Italia. In questo contesto arriva il riconoscimento “Progetto Qualità 2026” a Equalitas, lo standard europeo di sostenibilità lungo la filiera. Come ha sottolineato il presidente Riccardo Ricci Curbastro, “la sostenibilità è un pilastro fondamentale” per tenere insieme qualità e futuro del settore.

Bibenda: 5 grappoli e gran festa a Roma

Il mondo Bibenda svela 764 “5 Grappoli” e prepara la grande serata del 22 novembre a Roma con premiazioni, degustazioni e la selezione dei 10 Migliori Vini d’Italia. In evidenza diverse “doppiette”: segno che coerenza e continuità contano quanto il colpo di genio.

Vitae ais: ritorno alla stazione leopolda

Il 15 novembre Vitae 2026 dell’AIS riporta appassionati e professionisti alla Stazione Leopolda di Firenze per il consueto banco d’assaggio con centinaia di etichette. Un appuntamento che è punto di scambio fra sommelier, produttori e pubblico, con un occhio ai nuovi trend di sala.

Storie-simbolo: la spinta della nuova generazione

Le guide 2026 accendono i riflettori su nuove firme e seconde generazioni. È il caso di Caterina Sacchet in Carpineto, che porta il Brunello di Montalcino 2020 ai Tre Bicchieri e la Riserva 2019 ai 5 Grappoli: risultati che parlano di precisione stilistica e di una lettura contemporanea del Sangiovese.

Tre tendenze che contano nel 2026

  • Sostenibilità misurabile: dallo standard Equalitas alla riduzione del peso del vetro, l’ambientale entra nelle scelte del pubblico.
  • Ritorno agli autoctoni: più micro-lotti e single parcel; cresce l’interesse per i “vini rari”.
  • Eventi aperti e didattica: degustazioni accessibili con masterclass e focus; la filiera parla al consumatore con linguaggio diretto.

Perché conta per mercato e territori

Per la ristorazione e per l’export, l’autunno delle guide fa da metronomo: orienta le carte, muove ordini, attira turismo. Le scelte 2026 raccontano un settore capace di alzare l’asticella in un contesto di clima che cambia, costi in riassestamento e nuovi mercati da presidiare. La direzione è tracciata: qualità diffusa, sostenibilità verificabile, identità territoriale.

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