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Bper, semestrale in forte crescita: utile a 502 milioni di euro, boom di volumi, raccolta e impieghi

- di: Giuseppe Castellini
 
Bper, semestrale in forte crescita: utile a 502 milioni di euro, boom di volumi, raccolta e impieghi
Utile in forte crescita, impieghi +43,9%, qualità del credito in costante aumento, robusta posizione di liquidità, forte incremento dei volumi supportati dal positivo contributo dell’attività commerciale. Sono i caratteri salienti dell’ottima semestrale di Bper, che proprio nel rimo semestre 2021 ha concluso con successo il processo d’integrazione di tutte le 620 filiali del ramo acquisito dal Gruppo Intesa Sanpaolo. E il nuovo Amministratore delegato Piero Luigi Montani, che ha sostituito in questo ruolo Alessandro Vandelli, traccia la linea del Piano industriale 2022-2024: “Il significativo rafforzamento del posizionamento competitivo del Gruppo ci consente ora di focalizzarci sullo sviluppo dell’attività commerciale, per rispondere alle crescenti esigenze della clientela, e sulle azioni di efficientamento dei processi operativi e di razionalizzazione della struttura dei costi. Obiettivi che saranno alla base del nostro piano industriale 2022-2024, che traccerà la strategia per una nuova fase di crescita del Gruppo, contribuendo al contempo ad accompagnare la ripresa economica nel Paese”.

L’utile netto della semestrale si attesta a 502 milioni di euro (comprese le partite non ricorrenti), con proventi operativi netti pari a circa 1,59 miliardi di euro, trainato dalla crescita dei ricavi grazie principalmente allo sviluppo delle commissioni nette sostenute dal progressivo recupero dell’attività bancaria tradizionale e dal collocamento di prodotti del risparmio gestito e bancassurance.

Forte aumento dei volumi: la raccolta totale che tocca a 263,6 miliardi di euro - +42,3% rispetto alla fine del 2020 - con quella indiretta che cresce a 165,1% rispetto alla fine del 2020 (di cui 82,1 miliardi di raccolta gestita inclusiva del ramo bancassurance vita, che mette a segno un incremento del 64,1%) e con la raccolta diretta che vola a 98,5 miliardi di euro (+56,0% sulla fine 2020).

Crescono a 76,3miliardi di euro gli impeghi netti verso la clientela (+43,9%) e la solidità patrimoniale che viene confermata e rafforzata con il Cet 1 ancora in miglioramento al 13,5%, rispetto all’attuale requisito Srpp (ossia il processo di revisione e valutazione prudenziale) pari all’8,125%. Ottima anche la posizione di liquidità con Lcr (il Liquidity coverage ratio o tasso di copertura della liquidità, che esprime la capacità di un'istituzione finanziaria di coprire le esigenze a breve con gli asset altamente liquidi detenuti) che è più del 200%, oltre il doppio rispetto alla soglia minima regolamentare del 100%.

In continuo miglioramento, poi, la qualità del credito, con Npe ratio lordo al 5,7% in ulteriore riduzione nel secondo trimestre rispetto al 6,1% del 31 marzo 2021, che già registrava un significativo calo rispetto al 7,8% di fine 2020.

“Il primo semestre 2021 – afferma l’Ad Montani - ha visto la conclusione dell’importante progetto strategico che ha consentito al Gruppo Bper Banca di compiere un significativo salto dimensionale grazie all’ingresso delle 620 filiali del ramo acquistato da Intesa Sanpaolo, il cui processo di integrazione si è completato con successo. Abbiamo posto grande attenzione alle esigenze della clientela e alle specificità dei territori, come dimostrato dalla fiducia che i nuovi clienti hanno continuato a riservarci dopo essere entrati a far parte del nostro Gruppo. Grazie anche al contributo del ramo acquisito, i risultati si sono chiusi molto positivamente esprimendo una redditività ordinaria in crescita, trascinata soprattutto dall’aumento dei ricavi commissionali, supportati dal recupero dell’attività bancaria transazionale con la clientela e dai collocamenti di prodotti del comparto del risparmio gestito e bancassurance”.

E, continua l’Ad, “la buona performance operativa si combina, inoltre, con una qualità del credito in ulteriore miglioramento grazie al calo del Npe ratio lordo al 5,7% e netto al 2,8%. Confidiamo che l’approccio prudenziale adottato nella politica degli accantonamenti ci consentirà in prospettiva di beneficiare di un minore costo del credito”. Infine, “sul fronte del capitale, i risultati hanno confermato la solidità raggiunta dalla Banca”.

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