Governo vara il Def: Confcommercio, "crescita tutta da costruire"

 
Nella consueta conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti,  ha sottolineato che l'approvazione del Def è avvenuta "in un  contesto di rivoluzione delle regole europee. In sede europea è stato deciso che il 20 di settembre va presentato il nuovo documento fiscale. La nostra volontà è presentarlo anche prima del 20% quando saranno disponibili tutti gli elementi". Secondo Giorgetti, "il debito pubblico in risalita previsto dal Def "è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa del superbonus nei prossimi anni" ma successivamente al 2026 "comincerebbe a scendere". "Ci sono degli impegni - ha osservato Giorgetti - che intendiamo confermare come la decontribuzione che scade nel 2024 e intendiamo replicare nel 2025". "Quello della decontribuzione che scade nel 2024 - ha concluso il ministro -  è un obiettivo che intendiamo assolutamente replicare nel 2025", è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il piano strutturale entro il 20 settembre" . 

“Condivisibile l’obiettivo dichiarato dal ministro Giorgetti di confermare, con la Nadef e la prossima legge di bilancio, il pacchetto di misure di decontribuzione e di tipo fiscale che hanno sostenuto i consumi e l’economia. E, con l’inflazione largamente sotto controllo, le aspettative degli operatori ben orientate e l’introduzione delle nuove regole di aggiustamento pluriennale della finanza pubblica, è auspicabile un prossimo taglio dei tassi di interesse. In ogni caso, la crescita per il 2024 resta ancora tutta da costruire, considerando che l’Italia è in buona salute ma è in una fase di rallentamento dell’economia”: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio sul Def approvato dal Consiglio dei Ministri.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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