Salini (Webuild): sforzo corale Pubblico-Privato per progettare Italia dei prossimi decenni

 
“L’Italia deve diventare hub strategico del Mediterraneo, sempre più centrale negli scambi globali con investimenti in infrastrutture in grado di creare occupazione, competenze e attrazione di talenti.  Per disegnare l’Italia competitiva dei prossimi 30 anni abbiamo oggi bisogno di uno sforzo corale tra pubblica amministrazione, imprese, e università, perché è questo il sistema integrato che alimenta legalità, trasparenza, sicurezza e sviluppo”.

È quanto dichiarato da Pietro Salini, AD Webuild, intervenuto al convegno “Palermo/Helsinki: il corridoio con il Ponte sullo Stretto per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno d’Europa”, a Reggio Calabria, promosso dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria con il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali a cui sono intervenuti anche Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria, Pietro Ciucci, AD Stretto di Messina, Dario Lo Bosco e Gianpiero Strisciuglio, Presidente e AD Rete Ferroviaria Italiana, Aldo Isi, AD ANAS, e i sindaci Giuseppina Caminiti per Villa San Giovanni, Giuseppe Falcomatà per Reggio Calabria, Federico Basile per Messina.

Il progetto di potenziamento infrastrutturale del Paese, continua Salini, deve partire dal Sud. “Nei nostri progetti in corso in Italia sono state coinvolte 10.500 aziende, che lavorano con noi in Italia e all’estero, ampliando così anche il loro export”, ha continuato Salini. “Dopo anni di immobilismo sono ripartiti gli investimenti infrastrutturali anche nel Sud Italia, dove Webuild ha in corso 19 progetti. Dall’alta velocità che, dopo la tratta Napoli-Bari, è destinata ad arrivare fino in Calabria, all’alta capacità sulla direttrice Palermo-Catania-Messina. Nei nostri progetti al Sud sono state coinvolte 3.900 imprese della filiera e 4.700 persone, tra personale diretto e di terzi, su un totale in Italia di 16.500 persone al lavoro in 31 grandi progetti infrastrutturali”.

Un disegno per il Sud che punta a connettere la Sicilia al resto del Paese e all’Europa. “Il corridoio europeo Scandinavo-Mediterraneo, che va da Helsinki a Palermo, è un asse nord-sud cruciale per l’economia del continente e passa per lo Stretto di Messina. L'alta velocità ferroviaria deve rappresentare la priorità per il Sud Italia, con il  naturale collegamento tra alta velocità fino a Reggio Calabria e linee ferroviarie siciliane. Il Ponte sullo Stretto è un’opera che serve al Paese intero, e rappresenterà la più grande opera d’ingegneria mai costruita nel settore dei ponti di cui l’Italia sarà fiera”.

“Per essere competitivi nel settore delle infrastrutture - ha concluso Salini - è prima di tutto necessario investire in formazione per la creazione di competenze anche per persone provenienti da altri settori. Per questo abbiamo lanciato il programma . Nel prossimo triennio Webuild assumerà in Italia 10.000 persone, l’88% al Sud. Stiamo attivando centri avanzati di addestramento nel sud Italia perché abbiamo bisogno di professionalità qualificate anche per applicare strumenti e processi innovativi nelle fasi di costruzione. Serve attrarre risorse verso il settore, per sostenere la crescita del Paese. Webuild è oggi un gruppo che dà lavoro a 85.000 persone, tra personale diretto e di terzi, con una età media di 38 anni e il 45% delle risorse under 35”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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