Trasporti: ASSOTIR, al MIT il convegno sul ruolo dei consorzi per rendere competitive le PMI

 
Rilanciare il ruolo dei consorzi di imprese nel settore dell’autotrasporto, per consentire agli operatori di piccole e medie dimensioni di essere competitivi in un mondo sempre più dominato dai grandi player internazionali. È il tema di cui si è discusso al convegno “L’Aggregazione nell’autotrasporto: solo storia o anche futuro?” organizzato da Assotir che si è tenuto questa mattina presso il “Parlamentino” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Abbiamo voluto aprire una riflessione più generale sull’Aggregazione Economica delle Piccole e Medie Imprese dell’Autotrasporto – ha spiegato la Presidente Nazionale dell’associazione, Anna Vita Manigrasso. - Un argomento rimasto un po’ nell’ombra del dibattito associativo, che riteniamo, come Associazione, meriti invece un’attenzione assolutamente prioritaria, perché è fondamentale nella definizione di una strategia che punti al rafforzamento delle PMI dell’autotrasporto nel mercato odierno, dove - lo sappiamo bene - chi detta le regole sono pochi operatori, dalle dimensioni gigantesche”.

Apprezzato è stato l’intervento del Presidente dell’Albo degli Autotrasportatori, Enrico Finocchi, che ha fornito alcuni dati aggiornati sul numero dei consorzi operanti in Italia, salutando positivamente l’iniziativa di ASSOTIR che è risultata in sintonia con la recente ripresa di attenzione sulla problematica dei consorzi di imprese di autotrasporto da parte dell’Albo stesso. Un interessante approfondimento sul piano giuridico è stato svolto dal Prof. Massimo Campailla, docente di diritto e della navigazione presso l’Università degli Studi di Trieste, in merito alle diverse tipologie giuridiche a disposizione delle imprese che intendono operare in forma aggregata. Di particolare interesse è stato il riferimento alla disciplina delle reti di imprese che è in discussione nel disegno di legge ministeriale riguardante la riforma generale del settore. Massimo Marciani, Presidente del Freight Leaders Council, ha fornito uno spaccato della consistenza del sistema logistico e del trasporto italiano che è dimensionato in 116 miliardi complessivi di cui 60 generati dall’autotrasporto merci. Marciani ha evidenziato la contraddizione in essere riguardante un’economia italiana incentrata sulle esportazioni ed il fatto che le stesse vengano effettuate tramite vettori stranieri. Infine, Claudio Villa, Presidente Federtrasporti, ha evidenziato gli aspetti fondamentali della importante esperienza nel campo della aggregazione tra imprese di autotrasporto, con i vari passaggi che hanno consentito a questa realtà di confrontarsi nel corso dei decenni con le varie sfide che si sono affrontate.

“L'aggregazione è la chiave di volta per essere più forti – ha rimarcato Claudio Donati, segretario Generale dell’Associazione - perché le dinamiche di mercato che si sono create non consentono di andare in nessun’altra direzione. Allo Stato chiediamo regole che consentono una competizione, altrimenti il mercato verrà fagocitato dai grandi trasportatori, le multinazionali che spesso non si confrontano con il cliente. Questo in effetti è il dato più allarmante: il più delle volte, anzi quasi sempre, il trasportatore non conosce il proprio cliente”.

Nel corso del convegno, si è presa come esempio l’esperienza del CON.SA.T, consorzio di servizi alle imprese di trasporto facente parte del Sistema ASSOTIR, che sta offrendo alle aziende consorziate due nuovi servizi. “Il primo – ha spiegato Fabio Lo Cascio, Direttore Generale di CON.SA.T – è una gestione comune delle commesse di trasporto di maggior importanza, in questo modo le imprese più piccole possono operare su commesse che normalmente solo le imprese di maggiori dimensioni a cui possono accedere. Il secondo è una piattaforma di acquisti condivisi che consente di abbattere i costi di impresa”.

Ha concluso i lavori il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, che ringraziando ASSOTIR per l’iniziativa svolta, si è soffermato su alcune tematiche di stringente attualità quali le criticità riguardanti i valichi alpini, la necessità di avere un approccio che tenga conto delle difficoltà del settore in merito ai temi della transizione ecologica e che implica investimenti giganteschi per il rinnovo del parco veicolare. Infine, ha rappresentato le difficoltà del governo in merito alla recente nuova impennata dei prezzi dei carburanti sostenendo che, come governo, “Non possiamo lasciare questo settore in mano a operatori che – ha concluso Rixi, - potrebbero avere interessi differenti dai nostri”.  
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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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