UNGDCEC: il sito non è al momento raggiungibile, ci scusiamo per il disagio…e ci risiamo

 
E ci risiamo!! Giornata di scadenze e il portale ci abbandona! Le ennesime scadenze sì: le comunicazioni di cessione dei crediti per i bonus edilizi; la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta” per gli Investimenti Pubblicitari, prevista dall’articolo 5, comma 1, del D.P.C.M. n. 90 del 2018, contenente i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno agevolato (dove l'eventuale mancato invio, entro tale data, della comunicazione comporterà la rinuncia al credito di imposta richiesto).

Se aggiungiamo a tutto questo i continui crash del Portale delle Vendite Pubbliche (il sito web messo a disposizione dal Ministero della Giustizia per la pubblicità delle vendite dei beni delle procedure esecutive e concorsuali utilizzato anche per la prenotazione delle visite e per la successiva vendita mediante asta telematica) o del Sistema Informativo della Giustizia Tributaria SIGIT (che permette il deposito telematico dei ricorsi e degli atti processuali presso le Commissioni Tributarie Provinciali e Regionali, la comunicazione delle sentenze alle parti interessate ovvero l’accesso telematico delle parti il fascicoli informatici), nonché di non poter accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate, non immaginiamo neanche a quali rischi e responsabilità potremmo mai pensare di essere sottoposti.

In piena era digitale, la tecnologia dovrebbe giocare a favore della professione, e l’Amministrazione Pubblica dovrebbe garantirne il suo funzionamento propedeutico allo svolgimento della nostra attività e alla ricezione delle informazioni tramite gli innumerevoli adempimenti previsti, così come richiede e pretende garanzia da noi professionisti per vistare le richieste di rimborso, di cessione del credito, di invio dei dichiarativi e di tutti gli altri obblighi a cui ci sottopone. La differenza è che se noi sbagliamo, incorriamo in sanzioni, in certi ambiti incappiamo anche in responsabilità di tipo penali oltre che civilistiche, senza contare le possibili conseguenze rispetto al nostro ordine di appartenenza; se sbagliano loro, se la cavano con un: “Il sito non è al momento raggiungibile, ci scusiamo per il disagio”; questo il messaggio al momento del collegamento sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella maggior parte della giornata di ieri 30 marzo e stamane 31 marzo col quale si lava la coscienza noncurante delle conseguenze che alla fine ricadranno sul contribuente e a catena sul professionista.

“Fisco in tilt” riportano i principali quotidiani nazionali, rimarcando l’impossibilità di accedere ai principali portali dell’amministrazione finanziaria con cui i cittadini, imprese e professionisti interagiscono, portali della pubblica amministrazione gestiti dalla Sogei - Società Generale d'Informatica S.p.A. - società di Information Technology 100% del Ministero dell'Economia e delle Finanze con il principale ruolo, come riportato nel suo sito, di contribuire alla modernizzazione dell’Italia, sostenendo e promuovendo il processo di transizione digitale avviato nel settore della Pubblica Amministrazione.

Se è vero che Sogei è il partner a cui è stato demandato il compito dello sviluppo e della gestione del sistema informativo della fiscalità, dell'anagrafe tributaria per conto del Ministero dell'economia e delle finanze, dello sviluppo e gestione del sistema informativo della contabilità pubblica per la Ragioneria generale dello Stato, del sistema informativo e contabile del debito pubblico, dello sviluppo e gestione del sistema informativo del gioco pubblico per conto dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, dello sviluppo e gestione del software per le Agenzie fiscali (Entrate, Dogane e monopoli, Demanio) e della realizzazione del canale web dello spesometro servizio fatture e corrispettivi, è altrettanto vero che il commercialista, come accennato sopra, è l’eterno responsabile della predisposizione ed invio delle enunciate dichiarazioni e comunicazioni per mezzo di tali portali e software.

E come se non bastasse, se già quotidianamente è necessario combattere contro la ricezione di false mail, spam, continui e necessari aggiornamenti java per l’utilizzo dei software di compilazione dei modelli dell’Agenzia delle Entrate, su chi ricade il rischio di un mancato adempimento a causa dei continui crash del sistema? Ovviamente sul professionista incaricato! Quanto vale il tempo il tempo perso nell’attesa del click giusto in grado di garantire il caricamento della pagina e il corretto adempimento della comunicazione? A quanto ammonta il danno arrecato, per esempio, sulla mancata possibilità di partecipare ad un’asta immobiliare a causa dell’impossibilità di accedere al sistema o per una mancata notifica di un ricorso tributario, ma soprattutto, ancora una volta, su chi ricade la responsabilità? Ovviamente sul professionista incaricato, diventato oramai il capro espiatorio di tutte le disfunzioni e malfunzionamenti della cosa pubblica.

Per noi tutto questo è diventato ormai inaccettabile, pretendiamo un’assunzione di responsabilità; pretendiamo garanzia e non delle semplici e inutili scuse; pretendiamo la possibilità di lavorare e di farlo in sicurezza.

Nell’attesa, ci auguriamo che….Dio o chi per lui ce la mandi buona…e riattacchi la corrente!
Il Magazine
Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli