• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia

Natale, Delpini contro la banalità che svuota fede e vita

- di: Vittorio Massi
 
Natale, Delpini contro la banalità che svuota fede e vita
Natale, Delpini contro la banalità che svuota fede e vita
Al Duomo di Milano un’omelia tagliente: meno rumore, più silenzio.

(Foto: Mario Delpini, arcivescovo di Milano).

La banalità non fa notizia, ma fa danni. È questo il filo rosso dell’omelia pronunciata durante la solenne Messa di Natale nel Duomo di Milano. Un discorso asciutto, diretto, lontano da ogni retorica festiva, che invita a fermarsi e a guardare ciò che, giorno dopo giorno, scolorisce la vita personale e collettiva.

La banalità, ha spiegato l’arcivescovo, è come una nebbia persistente: non urla, non aggredisce, ma avvolge. Entra nel linguaggio quotidiano, lo rende stanco, prevedibile, ripetitivo. Frasi fatte, opinioni riciclate, parole che non aprono più orizzonti. Di fronte a questo logorio continuo, la proposta è radicale: imparare il silenzio.

Il silenzio che restituisce peso alle parole

Nel silenzio, è stato sottolineato, la parola smette di essere rumore e torna a essere rivelazione. È lì che la fede può riprendere respiro, che la verità si accende come luce e la vita torna a mostrarsi come vocazione, non come semplice accumulo di esperienze.

Un passaggio che affonda le radici nella tradizione cristiana, ma che intercetta un disagio molto contemporaneo: l’eccesso di comunicazione che produce assenza di senso.

I desideri piccoli e il consumo obbligatorio

Un altro bersaglio dell’omelia è il mondo dei desideri ridotti. Capricci che non appartengono solo all’infanzia, ma che molti adulti si portano dietro per tutta la vita. Desideri rapidi, usa e getta, che cercano soddisfazione immediata e finiscono per coincidere con ciò che il mercato offre.

Prodotti sempre disponibili, esperienze da consumare in fretta, piaceri con una data di scadenza. Quando tutto diventa consumo, anche il desiderio si impoverisce. Da qui l’invito a riscoprire la preghiera, spazio in cui possono finalmente emergere i desideri grandi, quelli che non si comprano e non passano di moda.

Suscettibilità, risentimento e spirale della reazione

C’è poi una banalità più sottile e corrosiva: quella della suscettibilità permanente. Offendersi per nulla, rispondere allo sgarbo con lo sgarbo, alla violenza con altra violenza. Un meccanismo che alimenta risentimento e desiderio di rivalsa, fino a trasformarsi in ossessione.

La risposta proposta è controintuitiva e per questo potente: la mitezza. Non come debolezza, ma come forza capace di interrompere la catena delle reazioni automatiche.

Il calendario della ripetizione

Infine, il tempo. O meglio, la sua gestione banale. Un calendario fatto di gesti obbligati: fare ciò che fanno tutti, andare dove vanno tutti, comprare quando “si deve”, mangiare perché è previsto. Mercatini, vacanze, cenoni che si ripetono uguali a se stessi.

Quando questa ripetizione diventa insopportabile, è stato detto, forse è il momento di imparare davvero a fare Natale. Non come rituale sociale, ma come scelta consapevole di senso.

Natale come atto controcorrente

L’omelia natalizia si chiude così come è iniziata: con un invito esigente. Natale non come evasione, ma come atto di resistenza alla banalità che anestetizza. Silenzio, preghiera, mitezza diventano strumenti concreti per restituire profondità al vivere quotidiano.

Un messaggio che, pur pronunciato in un contesto liturgico, parla a credenti e non credenti, intercettando una stanchezza diffusa e una domanda di autenticità sempre più urgente. 

Notizie dello stesso argomento
Trovati 29 record
Pagina
1
25/12/2025
Il Natale di Zelensky: tra preghiera e stoccata a Putin
Nel messaggio di Natale 2025 Zelensky alterna unità nazionale e invocazione della pace, la...
25/12/2025
Il bambinello e la Madonna della Speranza: la notte di papa Leone
Dalla deposizione del Bambinello nel presepe all’omaggio alla Madonna della Speranza: i ge...
25/12/2025
Times Square, “Gesù è palestinese”: cartellone luminoso e polemica
Un cartellone a Times Square con la scritta “Gesù è palestinese” divide l’opinione pubblic...
25/12/2025
Natale, Delpini contro la banalità che svuota fede e vita
Al Duomo di Milano l’omelia di Natale di Delpini contro la banalità: silenzio, preghiera e...
25/12/2025
Il Natale del Papa: dignità, pace e libertà contro il dominio
Dalla messa della Notte di Natale in Vaticano un messaggio forte del Papa contro dominio, ...
24/12/2025
Papa Leone XIV: un Natale scomodo tra guerra, Curia e coscienza
Parole, appelli e scelte di Papa Leone XIV tra 23 e 24 dicembre 2025: tregua di Natale, Cu...
Trovati 29 record
Pagina
1
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia