Bankitalia: "Debito pubblico record a maggio: 2.686,8 miliardi di euro"

- di: Daniele Minuti
 
Non si ferma la salita del debito pubblico che, secondo i dati diffusi in giornata da Bankitalia, ha oggi toccato la cifra record di 2.686.8 miliardi di euro, con una crescita complessiva di 6 miliardi di euro rispetto al mese precedente. Una crescita dovuta principalmente al fabbisogno da 14,4 miliardi di euro, che ha compensato la riduzione della disponibilità del Tesoro in liquidità (105, miliardi di euro a 91,3). In più viene aggiunto che l'effetto complessivo di scarti e premi all'emissione e al rimborso, partendo dalla riduzione dei titoli indicizzati all'inflazione e della variazione dei tassi di cambio, ha portato all'aumento del debito pubblico complessivo di 2 miliardi di euro.

Il debito delle Amministrazioni centrali, con riferimento alla divisione per sottosettori, è salito di circa 5,1 miliardi di euro mentre quello delle Amministrazioni locali ha visto un aumento da 0,9 miliardi. Per quanto riguarda il debito degli Enti di previdenza, il dato rimane invariato. La quota del debito detenuto dalla Banca d'Italia era pari a 22,8 punti percentuali, in salita dal 22,4% del mese precedente, mentre la vita media residua del debito non ha subito variazioni degne di nota, rimanendo stabile a 7,5 anni.
L'Istituto di Via Nazionale precisa: "A maggio è stata erogata la sesta e ultima tranche dei prestiti previsti nell'ambito dello strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un'emergenza, per una quota da 0,8 miliardi di euro. Complessivamente l'Italia ha ricevuto prestiti erogati attraverso questo strumento per 27,4 miliardi".

Contestualmente, il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, ha parlato in un'intervista a Bloomberg in cui ha ribadito che il sostegno della Banca centrale "continuerà, la politica monetaria resterà favorevole ancora a lungo. C'è bisogno però di convincere i mercati che essa sia determinata sull'inflazione, in più va evitata una riduzione troppo frettolosa delle misure straordinarie".

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