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Blocco sul sito dell’Agenzia delle Entrate, proroga di dieci giorni per le scadenze fiscali

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Blocco sul sito dell’Agenzia delle Entrate, proroga di dieci giorni per le scadenze fiscali
Il sistema digitale dell’Agenzia delle Entrate ha ceduto proprio nel giorno in cui si attendeva la massima efficienza: il 16 maggio, data chiave per l’invio del 730 precompilato, si è trasformata in una corsa ad ostacoli. Dalle 10 del mattino fino alle 19:30, migliaia di contribuenti hanno riscontrato l’impossibilità di accedere alla propria area riservata. Un blackout che ha costretto la direzione centrale a intervenire con urgenza: martedì 20 maggio è arrivato il provvedimento ufficiale che dispone una proroga fino al 30 maggio per tutti gli adempimenti fiscali che scadevano nel giorno del malfunzionamento.

Blocco sul sito dell’Agenzia delle Entrate, proroga di dieci giorni per le scadenze fiscali

Lo stop non è stato causale. Il giorno prima, il 15 maggio, si era aperta la finestra per l’invio delle dichiarazioni precompilate. Allo stesso tempo, gravavano sulla piattaforma altre scadenze: dalla terza rata Iva per il 2024 ai versamenti di enti pensionistici, enti pubblici e sostituti d’imposta. A contribuire al sovraccarico anche gli obblighi relativi allo Split Payment, alla Tobin Tax e alle imposte per le attività di intrattenimento svolte ad aprile. Una mole di accessi senza precedenti ha mandato in tilt il sistema, mettendo in luce la fragilità di un’infrastruttura che, negli intenti del legislatore, dovrebbe invece garantire certezza e rapidità.

La proroga fino al 30 maggio e le norme di riferimento

Nel dispositivo firmato dal direttore Vincenzo Carbone si richiama l’articolo 1 del decreto-legge 21 giugno 1961 n. 498, secondo cui in caso di eventi eccezionali che impediscano il regolare funzionamento degli uffici finanziari è possibile estendere i termini fino a dieci giorni. Ed è proprio questa finestra che viene ora applicata: i contribuenti che non hanno potuto adempiere il 16 maggio per cause tecniche avranno tempo fino a fine mese per mettersi in regola senza sanzioni. Un margine di tolleranza che arriva a valle di numerose segnalazioni e pressioni da parte di Caf, professionisti e singoli cittadini.

Il cortocircuito tra fisco e tecnologia

L’episodio riapre la riflessione su quanto la digitalizzazione dei servizi fiscali sia ancora troppo spesso priva di un’infrastruttura stabile. Se da un lato la precompilata rappresenta un passo avanti in termini di semplificazione, dall’altro la dipendenza esclusiva da piattaforme digitali impone standard tecnici più elevati e un monitoraggio costante della tenuta dei sistemi. È bastato un giorno di blocco per far saltare l’agenda fiscale di centinaia di migliaia di utenti. E se l’Agenzia è intervenuta con tempestività per evitare conseguenze legali, resta il danno d’immagine per l’amministrazione e la frustrazione diffusa tra i contribuenti.

Il calendario resta fitto e la fiducia va riconquistata

Anche con la proroga, il calendario fiscale non si svuota. Entro fine mese restano in scadenza diverse comunicazioni e versamenti, e chi ha subito il disservizio sarà chiamato a rimettersi in pari in tempi brevi. Nel frattempo, il nodo politico della gestione informatica del fisco resta sul tavolo: servono investimenti, manutenzioni preventive e un piano di resilienza digitale capace di sostenere i picchi di traffico. Perché la modernizzazione dell’amministrazione finanziaria non si misuri solo in slogan, ma nella reale affidabilità dei suoi strumenti. E perché la fiducia dei contribuenti, una volta scossa, non si recupera con un clic.
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