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Le borse asiatiche rialzano la testa: ottimismo nonostante le tensioni globali

- di: Matteo Borrelli
 
Le borse asiatiche rialzano la testa: ottimismo nonostante le tensioni globali
Le borse asiatiche hanno chiuso in territorio positivo, sostenute dall’attenuarsi dei timori di uno shutdown del governo statunitense e da un rinnovato ottimismo sugli scenari macroeconomici globali. I mercati hanno reagito con favore anche alle ultime notizie sulle trattative tra Russia e Ucraina, mentre gli investitori continuano a monitorare l’impatto delle politiche commerciali annunciate dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Il rialzo asiatico: un’analisi dettagliata
Tokyo: La borsa di Tokyo ha registrato un incremento dello 0,72%, trainata dai settori tecnologici e manifatturieri. Il deprezzamento dello yen, che si è attestato a 148,70 contro il dollaro e a 161,20 rispetto all’euro, ha favorito le esportazioni, dando slancio al mercato.
Hong Kong: Il mercato di Hong Kong ha chiuso con un +2,4%, grazie al forte recupero dei titoli finanziari e immobiliari.
Shanghai e Shenzhen: Anche la Cina ha mostrato segnali positivi, con Shanghai in rialzo dell’1,7% e Shenzhen del 2%. Le prospettive di una ripresa economica più solida hanno spinto gli investitori a rientrare nel mercato.
Seoul: La borsa di Seul ha guadagnato l’1,6%, sostenuta dai titoli tecnologici e dalle aziende legate all’export.
Mumbai: Unica eccezione nel panorama asiatico, la borsa di Mumbai ha chiuso in lieve calo dello 0,3%, influenzata dalle tensioni interne e dalle incertezze legate alle politiche fiscali del governo indiano.

Valute e materie prime: lo yen e l’oro sotto la lente

Sul fronte valutario, lo yen ha continuato a deprezzarsi, raggiungendo i 148,70 contro il dollaro e i 161,20 rispetto all’euro. Questo trend ha favorito le esportazioni giapponesi, ma ha sollevato preoccupazioni sull’inflazione interna.
Per quanto riguarda le materie prime, l’oro ha registrato un leggero aumento, raggiungendo i 1.980 dollari per oncia, riflettendo la cautela degli investitori di fronte alle incertezze geopolitiche.

Le dichiarazioni degli esperti
“I mercati asiatici stanno reagendo positivamente alla riduzione dei rischi di uno shutdown negli Stati Uniti, ma rimangono vulnerabili alle tensioni geopolitiche e alle politiche commerciali aggressive”, ha dichiarato John Smith, analista finanziario di Goldman Sachs, in un’intervista.
“Il deprezzamento dello yen è un’arma a doppio taglio: da un lato favorisce le esportazioni, dall’altro aumenta i costi delle importazioni, mettendo pressione sulle famiglie giapponesi”, ha aggiunto Maria Rossi, economista presso l’Università di Tokyo, in una nota.

Prospettive future: i dati macro in arrivo
Nei prossimi giorni, i mercati saranno influenzati dai dati macroeconomici in arrivo dal Regno Unito, tra cui il Pil e la produzione industriale. Dall’Italia, verrà pubblicato il dato sulla produzione industriale, mentre dagli Stati Uniti arriverà l’indice di fiducia dei consumatori, che potrebbe fornire ulteriori indicazioni sulla salute dell’economia globale.

La resilienza
Nonostante le incertezze, i mercati asiatici hanno dimostrato una notevole resilienza, con un’ampia maggioranza degli indici in rialzo. Tuttavia, gli investitori rimangono cauti, consapevoli che le tensioni geopolitiche e le politiche commerciali potrebbero ancora influenzare negativamente gli scenari futuri.

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