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Consip, nuovo contratto da 1,1 miliardi per il gas: sostegno ai piccoli Comuni

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Consip, nuovo contratto da 1,1 miliardi per il gas: sostegno ai piccoli Comuni

Consip – la centrale acquisti della Pubblica Amministrazione – ha attivato il nuovo contratto nazionale per la fornitura di gas naturale, con una dotazione da 1,1 miliardi di euro e una finalità precisa: facilitare l’ingresso dei piccoli Comuni nel sistema di acquisto centralizzato. Si tratta di un passaggio politico-amministrativo tutt’altro che secondario, perché proprio gli enti minori sono quelli che oggi risentono maggiormente del costo della complessità burocratica e della difficoltà nel bandire gare autonome.

Consip, nuovo contratto da 1,1 miliardi per il gas: sostegno ai piccoli Comuni

L’intervento è pensato per avvicinare oltre 3.500 amministrazioni locali, finora escluse pur in presenza di convenzioni economicamente favorevoli. Il problema non è il prezzo, ma la capacità amministrativa: strutture ridotte, personale scarso e procedure troppo tecniche hanno spesso portato i piccoli enti a restare fuori. Il nuovo schema punta a colmare questo divario attraverso assistenza diretta e procedure semplificate.

Prezzi ai minimi storici
Sul piano economico, il contratto fissa lo spread a 2,35 centesimi per standard metro cubo, il valore più basso mai ottenuto in gara, con l’ulteriore vantaggio dell’assenza di costi fissi sulla materia prima. Un meccanismo che tutela proprio gli enti con consumi limitati, cioè quelli finora rimasti più penalizzati.

Durate più elastiche e prezzi indicizzati
La convenzione prevede forniture con prezzo variabile su 12 o 24 mesi e aggiornamento mensile basato sull’indice PSV Day Ahead. In questo modo le amministrazioni possono agganciare il costo dell’energia all’andamento del mercato, evitando scostamenti eccessivi e riducendo i rischi connessi alla volatilità.

Gestione più semplice per gli enti con più punti di fornitura
Per le amministrazioni con utenze diffuse in aree diverse è disponibile un lotto nazionale unico, utile a concentrare la gestione contrattuale sotto un solo interlocutore. Centralizzare la fornitura significa così anche ridurre tempo amministrativo, responsabilità frammentate e sovrapposizioni procedurali.

Gas anche per i mezzi delle PA
Il nuovo contratto prevede inoltre la possibilità di utilizzare il gas acquistato anche per l’autotrazione, con ricadute potenziali sulla mobilità pubblica locale. È un tassello ulteriore nella modernizzazione dei servizi e nell’adozione di modelli energetici meno impattanti anche nel trasporto comunale.

Un provvedimento tecnico con effetti politici
In apparenza è un atto tecnico, ma nei fatti rappresenta un passaggio di sistema: riportare dentro il perimetro pubblico i piccoli Comuni significa proteggerli dal costo della frammentazione. La sfida non è solo risparmiare, ma dare capacità amministrativa dove oggi non c’è. In questo senso, la nuova convenzione è anche un messaggio istituzionale: l’accesso all’energia non è solo una questione di mercato, ma di equilibrio tra territori.

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