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Del Piero-Bergomi scintille in tv

- di: Giulia Caiola
 
Del Piero-Bergomi scintille in tv

Il confronto televisivo tra Alessandro Del Piero e Beppe Bergomi ha animato il dopo partita di Napoli-Inter negli studi di Sky, trasformando l’analisi tattica in un piccolo derby d’Italia verbale. I due ex capitani, oggi opinionisti, sono arrivati allo scontro quando si è discusso del reale peso dell’Inter nel campionato in corso e, più in generale, della supremazia tecnica dei nerazzurri sulle rivali.

Del Piero-Bergomi scintille in tv

Del Piero ha espresso un giudizio molto netto: secondo lui l’Inter è “la squadra nettamente più forte da quattro anni”, grazie a una rosa più profonda e completa rispetto a quelle di Napoli, Milan e Juventus. L’ex numero 10 bianconero ha ricordato anche i risultati europei: due finali di Champions League in tre stagioni, un dato che a suo avviso certifica il livello della squadra di Inzaghi e la continuità internazionale costruita dal club.

Bergomi, però, non ha accolto il commento con passività. Lo “Zio” ha ribattuto sottolineando i limiti dell’Inter negli scontri diretti più delicati, insinuando che la superiorità teorica non sempre coincide con quella pratica. “Se è così forte, perché nelle partite decisive fatica a imporsi?“ ha domandato, rivendicando l’importanza dei risultati concreti e non solo della percezione.

Il diverbio si è acceso ulteriormente quando Bergomi ha chiesto a Del Piero di rispettare il suo punto di vista, dopo aver percepito un eccesso di veemenza nell’insistenza dell’ex juventino: “Non è che se alzi la voce il tuo pensiero ha più valore del mio”. Una frase che ha gelato momentaneamente lo studio, costringendo gli altri ospiti e il conduttore Caressa a smussare gli animi.

Del Piero ha provato a chiudere la discussione con ironia, invitando — quasi come una fuga dal confronto — a rivedere le immagini del rigore concesso al Napoli, episodio centrale del match e altra causa di tensione tra tifoserie e commentatori.

Dopo qualche minuto la tensione è scesa, gli sguardi si sono addolciti e la trasmissione ha proseguito con toni più distesi. Ma lo scambio tra i due illustri ex resta significativo: dimostra quanto il duello tra Juventus e Inter continui a vivere anche fuori dal campo, nei salotti televisivi e nel dibattito mediatico, alimentato da identità, storia e visioni diverse del calcio.

Un derby eterno, che non si gioca solo la domenica, ma dodici mesi all’anno.

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