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Mini Irpef al 10% e Tfr nei fondi: cosa c’è davvero in manovra

- di: Vittorio Massi
 
Mini Irpef al 10% e Tfr nei fondi: cosa c’è davvero in manovra
Taglio mirato alla seconda aliquota, semestre di silenzio-assenso sul Tfr, sconti su straordinari e premi: il quadro che prende forma mentre il Tesoro chiude il testo. Decisivo il contributo delle banche e il giudizio delle agenzie di rating.

Il mosaico della manovra entra nelle ultime ore utili. Dopo il via libera al Documento programmatico di finanza pubblica, il Ministero dell’Economia sta finalizzando il disegno di legge da portare in Consiglio dei ministri. Sul tavolo c’è la casella più sensibile: il contributo degli istituti di credito, chiave per chiudere il quadro delle coperture senza scivolare in misure estemporanee.

Il ministro Giancarlo Giorgetti mantiene toni bassi, ma non nasconde la complessità: “Gli ingredienti della torta sono complicati, deve arrivare a giusta cottura”, con un confronto con le banche definito “concertato” e non “punitivo”.

Le quattro leve fiscali

Il cantiere fiscale si muove su quattro assi: mini Irpef al 10% sugli aumenti dei rinnovi; tassazione sostitutiva al 10% per straordinari, notturni e festivi entro tetti prefissati; innalzamento dei massimali agevolati per premi di risultato e fringe benefit; taglio mirato della seconda aliquota per la fascia 28.000–50.000 euro.

L’obiettivo è duplice: rendere più “netta” la busta paga nel breve e spingere la contrattazione a chiudere i rinnovi rimasti indietro.

Il semestre di silenzio-assenso sul Tfr

Nel capitolo previdenza torna il silenzio-assenso per il Tfr: senza una scelta esplicita del lavoratore, il trattamento verrebbe conferito alla previdenza complementare in una finestra operativa indicata tra il 1 aprile e il 30 settembre 2026. L’obiettivo è rafforzare i fondi pensione e canalizzare risparmio di lungo periodo verso l’economia reale.

Pensioni e lavoro: le proroghe

Nel pacchetto figurano la proroga di Quota 103, Opzione donna e Ape sociale, insieme a decontribuzioni per le assunzioni di giovani e donne. Sulla “rottamazione” si valuta un allungamento delle rate accompagnato da criteri di selettività.

Perché puntare sui contratti

La strategia concentra le risorse su rinnovi e premi per sostenere i consumi, evitare erosioni salariali nei settori con rinnovi in ritardo e favorire la produttività tramite obiettivi misurabili e organizzazione del lavoro più efficiente.

Coperture e rating

Dopo l’upgrade di primavera e i miglioramenti di outlook, le agenzie guardano alla credibilità dei saldi e al potenziale di crescita. Il messaggio al Tesoro è chiaro: conti in ordine senza comprimere l’economia.

Cosa osservare subito

  • Contributo banche: disegno e tetti, per evitare effetti collaterali su utili e credito.
  • Platee e massimali della mini Irpef: selettività e impatto distributivo.
  • Silenzio-assenso Tfr: informazione ai lavoratori e tempi operativi dei fondi.
  • Rottamazione selettiva: criteri chiari di meritevolezza, non solo rate più lunghe.
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