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Mps sfonda il tetto 35 % su Mediobanca e accelera la svolta

- di: Matteo Borrelli
 
Mps sfonda il tetto 35 % su Mediobanca e accelera la svolta
Adesioni alle stelle, rilancio cash da 0,90 €: gioco ormai quasi fatto.

L’offerta pubblica di acquisto e scambio di Banca Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca ha superato il passaggio decisivo: le adesioni hanno oltrepassato la soglia minima del 35% e si sono spinte oltre il 38,5% del capitale. Il risultato è arrivato dopo il rilancio di Siena, che ha affiancato allo scambio in azioni un conguaglio di 0,90 € in contanti per ciascun titolo Mediobanca.

Mps conquista Mediobanca: adesioni oltre il 38%

Il salto di qualità nelle sottoscrizioni ha sancito il successo formale dell’operazione, che prosegue ora verso la chiusura del primo periodo di adesione. La dinamica lascia intravedere margini ulteriori di crescita del capitale conferito, con la prospettiva di una quota finale più ampia nel prosieguo del calendario.

Chi ha aderito e cosa succede adesso

Non si sono mossi soltanto i soci già attivi nelle scorse ore: tra i conferitori figurano Edizione (Benetton), Enpam e la famiglia Tortora, mentre il mercato guarda con attenzione alle scelte dei principali azionisti di Piazzetta Cuccia – tra cui Delfin e il gruppo Caltagirone – e di altri investitori istituzionali. Il loro peso potrebbe risultare determinante per l’assetto di governance nella fase post-adesione.

Giovedì è atteso un nuovo passaggio in consiglio di amministrazione a Piazzetta Cuccia sul corrispettivo aggiornato. La posizione del board, che a luglio aveva definito la proposta iniziale come non congrua e priva di razionale industriale, resta osservata speciale in vista della chiusura del primo periodo.

Il fronte finanziario risponde con fiducia e prudenza

Il giudizio degli analisti resta articolato. Da un lato, si sottolinea il rafforzamento patrimoniale di Mps e il razionale strategico dell’operazione in termini di diversificazione degli utili e accelerazione della redditività del capitale. Dall’altro, si evidenziano le complessità d’integrazione tra i due perimetri, il rischio di overhang in caso di disimpegni azionari e la necessità di una governance chiara nel post-Opas.

Piazza Affari lo percepisce come partita chiusa

In Borsa entrambe le banche hanno ceduto margine, segnale che per una parte degli operatori la componente speculativa si sta sgonfiando. I riflettori sono ora sulle scadenze di calendario: prima chiusura l’8 settembre, quindi riapertura tra il 16 e il 22 settembre. In quella finestra, l’adesione dei fondi più opportunistici potrebbe spingere la partecipazione di Siena oltre il 50%, soglia chiave per attivare le sinergie e sfruttare i benefici fiscali delle DTA.

Il quadro sintetico della situazione

  • Adesioni oltre il 38,5% e sopra la soglia minima del 35%: l’offerta diventa efficace.
  • Rilancio con 0,90 € cash oltre alle azioni: leva finanziaria e messaggio al mercato.
  • Cda Mediobanca chiamato a riesprimersi sul nuovo corrispettivo.
  • Calendario: chiusura 8 settembre, riapertura 16–22 settembre con possibile spinta oltre il 50%.
  • Focus su integrazione, governance e gestione del possibile overhang.
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