Capitali freschi, il 25% a un fondo privato, piano da 40 milioni: Proger punta al raddoppio e all’espansione globale.
(Foto: ingegneria, la redazione di un progetto).
L’ingegneria italiana fa un salto in avanti. Proger, società indipendente di engineering & management, apre il capitale ad Azzurra Capital, il fondo guidato da Stefano Marsaglia, che rileva poco più del 25%. La governance resta saldamente in mano al CEO Marco Lombardi e al management, con circa il 75% del capitale, mentre l’ingresso del fondo imprime una spinta alla crescita internazionale e alla capacità di investimento.
Chi sono i protagonisti e cosa cambia
Azzurra Capital porta in dote capitali pazienti e un network internazionale, inclusi investitori mediorientali e asiatici. L’operazione valorizza Proger a un enterprise value superiore a 222 milioni di euro, fissando un punto di partenza per una nuova fase di sviluppo. Per l’azienda, già attiva su progetti complessi in Italia e all’estero, l’ingresso del fondo è un acceleratore: più massa critica, più competenze, più mercato.
Il piano industriale: dove vanno i 40 milioni
Il percorso tracciato prevede investimenti per 40 milioni di euro. Di questi, circa 25 milioni saranno destinati ad acquisizioni con focus sull’estero, per integrare competenze e presidiare nuovi mercati. La quota rimanente andrà a ricerca e sviluppo e al rafforzamento del capitale umano, con l’obiettivo di attrarre talenti, accelerare l’innovazione e consolidare i processi interni.
Obiettivi e prospettive
La società punta a raddoppiare il valore della produzione fino a circa 400 milioni in cinque anni, facendo leva su un backlog già superiore a 500 milioni e su una pipeline in ingresso. Resta sul tavolo, in prospettiva, l’apertura a nuovi investitori e l’ipotesi di una quotazione in Borsa, che richiederebbe ulteriori passi di rafforzamento su governance e trasparenza.
Commenti dai protagonisti
“È il momento di investire per creare il campione dell’ingegneria italiana nel mondo” — Marco Lombardi, CEO di Proger.
“La nostra partnership con Proger sarà un successo con ottimi ritorni per tutti gli azionisti” — Stefano Marsaglia, Azzurra Capital.
“Siamo nell’era dell’equity: operazioni come questa mostrano che lo sviluppo passa dalla capacità di non considerare il debito come unica prospettiva” — Federico Freni, sottosegretario all’Economia.
Analisi critica: rischi, vincoli, condizioni
La strategia è ambiziosa e chiama alla prova dei fatti su più fronti. Primo: integrazione M&A. Acquisire all’estero significa misurarsi con quadro normativo, culture aziendali e processi differenti; l’integrazione post-deal sarà il banco di prova. Secondo: innovazione. In un settore ad alta intensità tecnologica e regolatoria, gli investimenti in R&S dovranno tradursi in vantaggi competitivi difendibili. Terzo: capitale umano. La competizione per i profili tecnici è globale; trattenere competenze chiave richiede percorsi di crescita, progetti di respiro internazionale e una people strategy coerente.
Non meno rilevanti le variabili macro: tassi, catene di fornitura, contesti geopolitici possono impattare costi e tempi dei progetti. Infine, se e quando si valuterà l’IPO, serviranno standard elevati di disclosure e un equilibrio tra crescita e redditività in grado di sostenere l’appetito del mercato.
Cosa significa per il panorama italiano
L’operazione manda un segnale forte al comparto: anche le società di pura ingegneria, non integrate in grandi conglomerati, possono attrarre private equity di livello, puntare su internazionalizzazione e innovazione e crescere per linee esterne. Per l’ecosistema italiano significa più capitale di rischio nei settori strategici, meno dipendenza dal bancocentrismo e una maggiore apertura verso modelli di sviluppo orientati al mercato.
Una scommessa misurabile
Proger e Azzurra Capital mettono in campo una scommessa misurabile: capitale, M&A, R&S e talenti per spingere sulla crescita. Se l’esecuzione sarà all’altezza, nei prossimi cinque anni potremmo vedere il consolidamento di un campione italiano capace di competere su scala globale, contribuendo alla modernizzazione delle infrastrutture e alla transizione energetica con soluzioni ingegneristiche di qualità.