Elezioni 2022 - Chi ha detto cosa (23 agosto)

- di: Diego Minuti
 
Giorgia Meloni

Lo Stato non crea ricchezza e posti di lavoro, sono le imprese e i lavoratori a farlo. Quello che lo Stato può fare, però, è stabilire regole che favoriscano chi crea quella ricchezza e quei posti di lavoro. In che modo? Riducendo il cuneo fiscale, cioè la differenza tra quanto costa un lavoratore al datore di lavoro e quanto concretamente arriva in busta paga.

Matteo Salvini

Le liste della Lega sono pronte! Tanti sindaci da Nord a Sud, tante donne in gamba e tanti giovani, tanti esponenti del volontariato. A sinistra candidano `vip´, nostalgici e antisemiti, la Lega preferisce sindaci, imprenditori e lavoratori: forse meno conosciuti, sicuramente più preparati. Dopo la vittoria del 25 settembre ci sarà bisogno dell’impegno e dell’esperienza di tutti.

Renata Polverini

Care elettrici e cari elettori, il venticinque settembre non troverete il mio nome nelle liste elettorali di Forza Italia; ho declinato, infatti, la proposta di una candidatura al Senato che sarebbe stata di pura testimonianza. Questo per rispetto della Regione che ho avuto l’onore di rappresentare e dello stesso partito che, con Berlusconi in prima linea, mi aveva sostenuto in quella difficile battaglia nonostante la singolare vicenda della lista non presentata.

Federico Pizzarotti

La mia partecipazione alle elezioni politiche del 25 settembre finisce qui, cioè non inizia. Non sarò candidato, non ci sono stati spazi seri nel progetto del Terzo Polo per candidature non direttamente collegate ad Azione e Italia Viva. La scelta “conservativa” e poco coraggiosa è stata quella di salvare l’attuale dirigenza senza aprirsi a rappresentanti dei territori e di persone che potessero far crescere questo nuovo soggetto. Non c’è stato posto per Gabriele Albertini, non c’è stato posto per Federico Pizzarotti e per altre figure che pure avrebbero a mio parere offerto un importante contributo e un messaggio di apertura e pluralità. Non è stato così, purtroppo le fusioni a freddo realizzate in due settimane hanno queste conseguenze.

Matteo Salvini

È falso che non abbia ricandidato i fedelissimi di Giorgetti. La Lega sceglie sindaci, imprenditori e lavoratori: forse meno conosciuti, ma più preparati.

Antonio Tajani

Nelle candidature non c'era spazio per tutti in posizioni eleggibili, si sapeva dall'inizio, anche tra i più meritevoli. I malumori sono fisiologici e nel fare scelte difficili c'è stato anche il mio rammarico personale, ma chi si impegnerà nella campagna elettorale farà comunque parte della squadra azzurra che sarà vincente e tanti saranno valorizzati alle elezioni regionali, amministrative, europee.

Attilio Fontana (presidente della Giunta regionale della Lombardia)

Io sono disponibile a proseguire questa avventura. Mi auguro presto la candidatura ossa essere confermata da tutte le componenti del centrodestra anche se i segretari hanno già dichiarato la disponibilità a sostenermi»

Luigi Marattin (Italia Viva)

Ci è voluto un po’, ma finalmente la Lega ha ammesso che la loro aliquota è flat solo entro certi limiti, poi cambia, come in un normale sistema a scaglioni.

Enrico Letta

Tetto nazionale al prezzo dell’energia elettrica; un contratto luce sociale per le famiglie in difficoltà; prezzi amministrati per 12 mesi; il raddoppio del credito di imposta per le imprese energivore e le altre imprese che hanno affrontato extra costi; un tetto europeo al prezzo del gas.

Pier Ferdinando Casini

Il presidenzialismo in sé non può essere demonizzato. Il problema è la concreta esperienza italiana che ci ha dimostrato con chiarezza che la figura del Presidente della Repubblica è per tutti garanzia di affidabilità istituzionale. Trasformare l’arbitro in giocatore significa privare gli italiani di una tutela super partes e coinvolgere il Presidente nella contesa politica quotidiana. Non vedo vantaggi, ma solo un’enorme quantità di incognite. Inoltre, bisognerebbe smontare tutto il nostro assetto istituzionale. Sfido chiunque a ritenere che gli italiani identifichino questo come la loro priorità.

Alessandro Di Battista

La vicenda del candidato del PD fatto fuori per aver criticato il governo israeliano è raccapricciante. Il PD di oggi non candiderebbe neppure Pertini. Pertini verrebbe considerato un facinoroso, un estremista. Mamma mia che partito indecente!.

Giuseppe Conte

In Sicilia andando da soli prendiamo più voti.

Anthony Barbagallo (segretario regionale siciliano del Pd)

A Giuseppe Conte dico, intanto, che la dignità è mantenere la parola data. E questa rocambolesca giravolta di oggi del suo Movimento è tutt'altro che degna. Quello del M5S è alto tradimento nei confronti dei siciliani che hanno creduto al fronte progressista.

Segreteria regionale del Pd siciliano

Sostegno e piena fiducia a Caterina Chinnici, candidata alla presidenza della Regione per la coalizione progressista. La scelta approvata con le primarie e sostenuta da tutto il Partito Democratico non è minimamente scalfita dal comportamento di forze politiche che, invece di supportare un percorso di grande cambiamento, hanno deciso di tradire il voto di migliaia di siciliani. Cara Caterina, il popolo del Partito democratico ti chiede di continuare insieme per la Sicilia.

Gianfranco Micciché
(Coordinatore regionale siciliano di Forza Italia)

M5S e Pd vanno separati in Sicilia? La vittoria è abbastanza facile a questo punto.
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