FOTO: Armyitaly - CC BY-SA 4.0
A Ballando con le Stelle 2025 la serata del 6 dicembre verrà ricordata non per un passo a due particolarmente emozionante, né per un’improvvisa rivelazione artistica, ma per un tesoretto che, più che distribuire punti, ha scatenato un terremoto mediatico. Al centro della scena, come un faro che illumina e acceca allo stesso tempo, la “voce del popolo” Rossella Erra, che ancora una volta si è presa il palcoscenico con una decisione destinata a far discutere più del televoto, dei giudici e forse perfino del trucco glitterato.
Erra, coriandoli, tesoretto: caos grottesco
Quando Alberto Matano assegna i suoi 50 punti a Francesca Fialdini e Giovanni Pernice, tutto sembra filare liscio: coppia forte, meritevole, applausi. Ma ecco il colpo di scena: Erra decide di spezzare il tesoretto in due, consegnando 25 punti alla coppia più improbabile della stagione, Emma Coriandoli e Simone Di Pasquale, reduci da ben due miseri 5% di gradimento social. Un gesto talmente inatteso da sembrare studiato in una sala sceneggiatori, non certo nella mente della rappresentante del “popolo”.
Fabio Canino, da sempre allergico alle forzature, non la prende bene: in diretta definisce la scelta “imbarazzante”, sottolineando che così si falserebbe il voto della giuria. A stretto giro arrivano le reazioni di Nancy Brilli, direttamente danneggiata dalla mossa, e di Vladimir Luxuria, spettatrice attenta e pungente. La prima raccoglie su Instagram commenti che sembrano l’eco di un pubblico stanco: “Per colpa di Rossella Erra ci avete rimesso voi”. La seconda, con la sua consueta chiarezza, chiede come si possa definire “giuria popolare” una scelta che ignora platealmente… il popolo.
Il risultato? Un ripescaggio ribaltato, un pubblico perplesso, concorrenti che si ritrovano alle eliminazioni come in una tombola impazzita e un nuovo capitolo della saga “Tesoretto contro Logica” da archiviare negli annali del programma.
In tutto questo, la Signora Coriandoli, involontaria protagonista, mantiene il suo storico aplomb comico. Forse è l’unica che può permettersi di prendere tutto con leggerezza: del resto, in un mondo di voti fantasma, indignazioni social e tesoretti volanti, un po’ di ironia è l’unica cosa che non può essere falsata.