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Euro digitale, nel portafoglio massimo 3mila euro

- di: Vittorio Massi
 
Euro digitale, nel portafoglio massimo 3mila euro
Euro digitale, nel portafoglio massimo 3mila euro
La Bce valuta un limite per il portafoglio pubblico: tra rischi, scenari e opportunità per cittadini e banche.

Un portafoglio digitale pubblico con denaro della banca centrale. È questa la promessa dell’euro digitale: uno strumento pensato per pagare ovunque, online e nei negozi fisici, con la stessa validità del contante. Nel disegno allo studio, ciascun cittadino potrà detenere nel portafoglio una somma limitata, con l’ipotesi di 3.000 euro come riferimento per la giacenza massima.

Perché si valuta un tetto

Il limite nasce per mantenere stabile il sistema finanziario, evitando che masse di depositi migrino dai conti bancari verso il portafoglio pubblico. L’obiettivo è un equilibrio: abbastanza capiente da rendere l’euro digitale utile nella vita quotidiana, ma sufficientemente contenuto da non impoverire la liquidità delle banche.

Cos’è e cosa contiene il portafoglio

Non parliamo di criptovalute private né di stablecoin: nel portafoglio saranno custoditi euro digitali emessi dalla BCE, dunque denaro pubblico con valore legale uguale all’euro che già usiamo. Il portafoglio sarà accessibile tramite app o card dedicata, includerà il saldo, lo storico delle transazioni e l’autenticazione forte. Sono previste funzioni offline per completare piccoli pagamenti anche senza connessione.

Come si ricarica: il meccanismo a cascata

Il portafoglio sarà collegato a un conto bancario. Quando la giacenza supera il limite, scatta automaticamente il “meccanismo a cascata”: l’eccedenza ritorna al conto. Viceversa, quando serve, si può trasferire denaro dal conto al portafoglio per completare un pagamento.

Pagamenti e usi concreti

L’euro digitale sarà accettato universalmente come il contante: nei negozi fisici, sull’e-commerce, tra privati e per pagamenti della PA (rimborsi, sussidi, stipendi pubblici). L’obiettivo è ridurre le commissioni, aumentare la concorrenza e garantire una soluzione pubblica alternativa ai circuiti privati.

Privacy e sicurezza

Il design punta a tutelare la riservatezza ben oltre gli standard dei pagamenti tradizionali, con architetture che distinguono identità e transazioni e con modalità offline che riducono la tracciabilità dei piccoli pagamenti. Resta esclusa la funzione di investimento: il portafoglio non genera interessi e non è un conto deposito.

Effetti sulle banche

Con il tetto a 3.000 euro, gli impatti attesi sono contenuti in condizioni normali. Per gli istituti potrebbero emergere nuove opportunità nei servizi di pagamento e nell’innovazione dei canali, pur con investimenti iniziali su infrastrutture, interfacce e terminali di accettazione.

Scenario di crisi: cosa accade in caso di stress

In uno scenario di tensione finanziaria, il portafoglio pubblico tende a funzionare da “valvola di sicurezza”. La presenza di un limite di giacenza e la possibilità per la banca centrale di fornire liquidità al sistema mirano a contenere gli effetti sui depositi. “Non c’è motivo di temere un prosciugamento della liquidità: gli strumenti della banca centrale sono lì per essere usati” — sottolineano a Francoforte.

Stablecoin e concorrenza

Le stablecoin private, soprattutto denominate in dollari, non hanno limiti di detenzione e possono spostare fondi fuori dalla giurisdizione europea. Il portafoglio in euro digitale, invece, mantiene i fondi nell’Eurosistema, riducendo i rischi di instabilità in periodi turbolenti.

Costi e implementazione

Per il settore bancario europeo si prevedono investimenti cumulati di alcuni miliardi per aggiornare sistemi, app e POS. La strategia è puntare su sinergie e mutualizzazione per contenere l’onere, evitando duplicazioni tecnologiche.

Tempistiche e prossime tappe

Il quadro normativo europeo procede verso il trilogo tra Parlamento, Commissione e Consiglio. Le scelte su limite di giacenza, modalità offline e requisiti di accessibilità verranno definite vicino al lancio operativo, dopo test con banche, esercenti e fornitori tecnologici.

In sintesi

Portafoglio pubblico, soldi della banca centrale e tetto alla giacenza: l’euro digitale nasce per essere il contante nell’era digitale, con pagamenti immediati, più concorrenza e maggiore resilienza per l’economia europea.

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