La riforma globale delle regole bancarie segna il passo. A pochi giorni dall’avvio del vertice dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20 a Washington, il Financial Stability Board (FSB) lancia un allarme che riporta l’attenzione sui rischi del sistema finanziario internazionale.
FSB, riforma delle regole bancarie in stallo: “Crescono i rischi per la stabilità finanziaria”
In una lettera indirizzata ai leader del G20, il presidente dell’FSB, Andrew Bailey, denuncia che diversi Paesi non hanno ancora attuato pienamente gli impegni assunti dopo la crisi del 2008, e che in molti casi le riforme vengono applicate in modo parziale o disomogeneo.
“Le regole non avanzano, cresce la vulnerabilità del sistema”
Secondo Bailey, il ritardo nell’attuazione delle riforme rischia di compromettere “l’efficienza dei mercati e la stabilità finanziaria globale”, proprio in un momento in cui l’economia mondiale è attraversata da profonde trasformazioni tecnologiche, dall’ascesa della finanza digitale e dalle incertezze macroeconomiche legate alle tensioni geopolitiche.
Il messaggio è chiaro: dopo gli sforzi degli anni successivi alla grande crisi finanziaria, la spinta alla cooperazione internazionale si sta affievolendo. “La mancanza di coerenza nell’applicazione delle regole mina la fiducia reciproca tra le autorità di vigilanza e crea spazi di arbitraggio normativo”, scrive il presidente dell’FSB. In altre parole, le banche e gli intermediari finanziari rischiano di spostare le proprie attività verso giurisdizioni più permissive, vanificando lo sforzo di uniformare la supervisione e la gestione dei rischi.
Dalla crisi del 2008 a oggi: riforme a metà
Il Financial Stability Board, nato nel 2009 proprio su impulso del G20, è l’organismo incaricato di coordinare le regole globali sulla stabilità finanziaria e monitorare la loro attuazione. Dopo la crisi dei mutui subprime, il FSB aveva elaborato un pacchetto di misure – dalla riforma di Basilea III al rafforzamento della vigilanza sulle banche sistemiche – volto a prevenire nuovi shock finanziari.
Oggi, però, molte di quelle regole restano incompiute o diversamente applicate. In particolare, i ritardi si concentrano su tre fronti:
l’adozione piena degli standard di Basilea III, che stabiliscono requisiti più severi di capitale e liquidità per le banche;
la trasparenza dei rischi derivati e dei mercati ombra (shadow banking);
la regolamentazione dei nuovi attori digitali, come le piattaforme fintech e gli operatori di criptovalute, sempre più presenti nei circuiti di pagamento e di credito.
Nuove sfide: tecnologia, cyber-rischi e frammentazione
La lettera dell’FSB mette in guardia anche contro la frammentazione normativa che rischia di amplificare le vulnerabilità. L’espansione della tecnologia finanziaria, la diffusione delle valute digitali e i rischi di attacchi informatici su larga scala richiedono un livello di cooperazione globale mai così urgente.
Bailey evidenzia che “la crescita della finanza digitale e la connessione tra istituzioni tradizionali e nuovi operatori tecnologici aumentano la complessità del sistema”, imponendo un rafforzamento delle regole di governance e di gestione dei dati.
Il FSB invita le autorità del G20 a rinnovare il proprio impegno per una vigilanza armonizzata, in grado di affrontare sfide sistemiche che non conoscono confini.
I rischi per i mercati
L’allarme arriva in un momento delicato per i mercati globali, già esposti a pressioni dovute all’aumento dei tassi di interesse, alla debolezza di alcune economie emergenti e al rallentamento della crescita mondiale.
La combinazione di regole incomplete, rischi tecnologici e nuove forme di indebitamento potrebbe, secondo il FSB, creare una “zona grigia” di vulnerabilità, in cui crisi locali possono trasformarsi rapidamente in shock globali.
“Le lezioni della crisi del 2008 non devono essere dimenticate,” ammonisce Bailey. “Serve una governance finanziaria internazionale più coesa e trasparente, per evitare che il sistema torni ad accumulare rischi nascosti sotto l’apparente stabilità.”
G20 sotto esame
Il messaggio del FSB sarà al centro dei colloqui di Washington, dove ministri e governatori dovranno affrontare il tema del coordinamento regolatorio insieme a quelli del debito e della crescita.
L’invito di Bailey suona come un monito: senza cooperazione, la stabilità globale è a rischio. E in un mondo dove le crisi finanziarie si propagano in tempo reale, la lentezza nell’attuazione delle regole può trasformarsi rapidamente in un pericolo sistemico.