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Gava a New York: Italia in prima fila sulla sfida energetica

- di: Bruno Legni
 
Gava a New York: Italia in prima fila sulla sfida energetica

La cornice è quella del Climate Summit 2025 alle Nazioni Unite. A New York, Vannia Gava, Viceministro dell'Ambiente, mette il sigillo sulla cooperazione tra il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e l’Agenzia Internazionale dell’Energia. Un’intesa che si innesta su 3DEN, il programma che finanzia progetti innovativi per sistemi energetici più flessibili, resilienti e sostenibili.

Gava a New York: Italia in prima fila sulla sfida energetica

«3DEN sostiene aziende, startup, università e centri di ricerca che attraverso le tecnologie digitali riducono le emissioni, ottimizzano i consumi e alleggeriscono le bollette», scandisce la viceministra. A fare la differenza è la partecipazione italiana: oltre la metà dei progetti selezionati ha come capofila imprese e centri di ricerca del nostro Paese. Una leadership che Gava rivendica come segnale di solidità tecnologica in un settore destinato a guidare la transizione.

Birol: il peso della IEA
All’incontro partecipa anche Fatih Birol, direttore esecutivo della IEA. L’economista turco non nasconde l’apprezzamento per i risultati ottenuti: «3DEN è cruciale per rendere i sistemi energetici più flessibili, resilienti e convenienti». La riunione con Gava – raccontano fonti presenti – è servita a fissare i prossimi obiettivi, con il coinvolgimento del Programma ambientale delle Nazioni Unite e di nuovi potenziali finanziatori. La prospettiva è chiara: ampliare i benefici per famiglie e imprese, passando dalle sperimentazioni ai risultati concreti.

Il palco del Climate Summit
Nella stessa giornata la viceministra ha preso parte al vertice Onu organizzato insieme al Brasile di Lula. Qui, i leader mondiali hanno illustrato i nuovi piani nazionali per il clima. L’obiettivo, ribadito in ogni intervento, è affrontare la crisi climatica accelerando la transizione verso un’era di energia pulita. L’Italia ha portato la sua carta: un sistema di infrastrutture intelligenti che unisce digitale e sostenibilità.

La partita politica
Il dossier non è solo tecnico. A Roma, la transizione energetica è un terreno di confronto acceso tra governo e opposizioni, tra sostenitori della gradualità e chi chiede uno scatto immediato. La vetrina di New York offre al governo Meloni la possibilità di rivendicare risultati già concreti e di mostrarsi in sintonia con i grandi partner internazionali.

Il peso di 3DEN

Per Gava, 3DEN è il perno attorno a cui costruire il futuro energetico: «La partecipazione italiana dimostra la nostra capacità di guidare il cambiamento». Per Birol, è un laboratorio che può essere replicato altrove. Per l’Onu, uno strumento da rafforzare con nuovi fondi. La convergenza è evidente.

Sul tavolo restano i nodi delle risorse e della velocità della transizione. Ma il messaggio che arriva da New York è chiaro: l’Italia vuole giocare un ruolo da protagonista, non da comprimario, nella sfida energetica globale.

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