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Guida ai sapori - Ristorante "Il Fuoco Sacro"

- di: Redazione
 
Guida ai sapori - Ristorante 'Il Fuoco Sacro'
IL RISTORANTE
Immerso tra la macchia mediterranea e le colline di San Pantaleo, Il Fuoco Sacro è il ristorante gourmet del Petra Segreta Resort & Spa, un luogo appartato dove cucina e paesaggio si fondono in un’esperienza sensoriale unica. La sala, ispirata agli antichi “stazzi” sardi, unisce pareti bianche, travi di castagno, tavoli in quercia e un grande camino in pietra, creando un’atmosfera calda e raffinata. La veranda panoramica, con tovaglie candide e sedute in rattan, si apre sul Golfo, mentre l’Infinity Lounge, elegante capanna in stile balinese, offre la massima privacy per cene ed eventi esclusivi. Un mix di emozione e riservatezza, in cui ogni dettaglio racconta la Sardegna con stile contemporaneo.

LA FILOSOFIA
Il senso di famiglia, il legame profondo con la Sardegna e uno spirito autentico sono le radici di questo luogo, che resta intimo e senza tempo. Atmosfere intime e colori caldi si intrecciano a dettagli mai scontati, dando forma a uno stile che accoglie e lascia spazio all’immaginazione. Un’estetica che invita a guardare oltre, dove ogni scelta riflette libertà creativa e sensibilità contemporanea. Il gusto è un’attitudine, oltre che un piacere. In ogni piatto e in ogni calice, il sapore diventa un linguaggio diretto, capace di raccontare la bellezza e il piacere di vivere e gustare con intensità. Al Fuoco Sacro, l’ospitalità è un’arte, fatta di calore e spontaneità. Ogni gesto nasce per mettere a proprio agio e trasformare ogni esperienza a tavola in qualcosa di sincero e indimenticabile.

GLI CHEF

Luigi Bergeretto, Chef Patron, porta in cucina un legame profondo con la Sardegna e un senso istintivo per l’armonia dei sapori. Con attenzione agli ingredienti locali e alla tradizione, intreccia memoria e ricerca, dando vita a un’esperienza che unisce calore, misura e personalità. Alessandro Menditto, Head Chef (nella foto), porta in cucina creatività e un approccio essenziale. Ogni volta che crea un piatto, lascia che sia il ricordo del sapore dell’ingrediente principale a guidarlo. Un percorso che nasce dall’ascolto della materia prima e si trasforma in un racconto personale. Attento alla stagionalità, firma tre menù che cambiano durante l’anno, espressione di una cucina che unisce memoria, ricerca e visione contemporanea.
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