Dall'Istat la conferma del tasso di crescita del Pil del 2022, in crescita quello del 2021

- di: Redazione
 
Conferma per quelli del 2022 e una revisione, al rialzo, di quelli del 2021: sono queste le conclusioni cui è giunto l'Istat nell'analisi dei conti economici nazionali del biennio, rispetto alle stime di aprile. Nella revisione dei conti 2020-2022, l'istituto conferma il tasso di crescita del Pil nel 2022, pari al 3,7%, rivendendo invece al rialzo di 1,3 punti percentuali la crescita 2021, che quindi si attesta all'8,3%. Nell'analisi dell'Istat, nel 2022 l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil resta invariato a -8% (-8,8% nel 2021).

Dall'Istat la conferma del tasso di crescita del Pil del 2022, in crescita quello del 2021

Il rapporto debito/Pil nel 2022 passa da 144,7% a 141,6%, quello del 2021 passa da 149,8% a 147%. Nella nota con cui l'Istat accompagna l'analisi si precisa che i dati ''incorporano la revisione dei conti nazionali annuali relativa al triennio 2020-2022, effettuata per tenere conto delle informazioni acquisite dall’Istat dopo la stima pubblicata lo scorso aprile. In particolare, le stime dell’anno 2021 incorporano i dati definitivi sui risultati economici delle imprese e quelli completi relativi all’occupazione''. Nel 2022 il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.946.479 milioni di euro correnti, con una revisione al rialzo di 37.325 milioni rispetto alla stima di aprile scorso. Per il 2021 il livello del Pil risulta rivisto verso l’alto di 34.670 milioni di euro. Nel 2022 il tasso di variazione del Pil in volume è pari a 3,7%, invariato rispetto alla stima di aprile. Sulla base dei nuovi dati, nel 2021 il Pil in volume è aumentato dell’8,3%, al rialzo di 1,3 punti percentuali rispetto alla stima di aprile. Nel 2022 gli investimenti fissi lordi sono aumentati in volume del 9,7%, i consumi finali nazionali del 3,9%, le esportazioni di beni e servizi del 9,9% e le importazioni del 12,4%. Il valore aggiunto in volume nel 2022 è diminuito dello 0,2% nell’industria in senso stretto e del 2,1% nel settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, mentre è aumentato del 10,1% nelle costruzioni e del 4,5% nel settore dei servizi. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è pari nel 2022 a -8,0% (-8,8% nel 2021), invariato rispetto alla stima pubblicata ad aprile. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari a -3,8% del Pil.

''La stima aggiornata dei conti economici nazionali - questa la posizione dell'Istat - conferma il tasso di crescita del Pil in volume nel 2022, pari al 3,7%, a fronte di una crescita dell’8,3% nel 2021, al rialzo di 1,3 punti percentuali rispetto alle stime diffuse ad aprile 2022 (si veda la Nota informativa allegata a questo comunicato). Dal lato della domanda, a trainare la crescita del Pil nel 2022 è stata la domanda interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito contributi negativi. Dal lato dell’offerta di beni e servizi, si confermano la contrazione in agricoltura e gli aumenti consistenti del valore aggiunto nelle costruzioni e nella maggior parte dei comparti del terziario. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari al -8% del Pil, in miglioramento rispetto al 2021, soprattutto per effetto del buon andamento delle entrate e del più contenuto aumento delle uscite''.
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