• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Lo Stato imprenditore non molla mai, l’IBL lancia l’allarme

- di: Vittorio Massi
 
Lo Stato imprenditore non molla mai, l’IBL lancia l’allarme

Nel suo editoriale l’Istituto Bruno Leoni denuncia la crescita delle partecipazioni pubbliche e l’illusione delle privatizzazioni.

(Foto: Carlo Stagnaro, Direttore delle Ricerche dell'Istituto Bruno Leoni - Idee per il libero mercato).

Nel suo ultimo editoriale l’Istituto Bruno Leoni – Idee per il libero mercato prende di mira con toni decisi la crescente ingerenza dello Stato nell’economia italiana. Commentando i dati appena diffusi dall’Istat sulle partecipazioni pubbliche, l’IBL evidenzia come il 2022 abbia visto un incremento del numero di imprese a partecipazione pubblica nei settori dell’industria e dei servizi (+1,5%), nonostante un calo degli addetti del 5,3% (pari a 839.025 lavoratori). “Nel nostro Paese – scrive l’Istituto Bruno Leoni – la voglia di fare di burocrati e amministratori non scema mai”.
Come puntualizza l’IBL nel suo editoriale, la fotografia tracciata dall’Istat mostra due tendenze allarmanti: la prima è l’ampiezza strutturale della presenza dello Stato nell’economia, la seconda è la frammentazione del suo intervento, con partecipazioni che si distribuiscono su imprese sempre più piccole. “Delle 8.250 unità economiche a partecipazione pubblica – ricorda l’Istituto citando l’Istat – 5.782 sono imprese attive operanti nell’Industria e nei Servizi”.
Come afferma l’Istituto Bruno Leoni, si tratta di un fenomeno che non nasce oggi, ma che negli ultimi anni ha subito un’accelerazione: diminuiscono le partecipazioni locali, crescono quelle centrali. Una mutazione che, secondo l’IBL, smentisce le dichiarazioni formali del governo in favore delle privatizzazioni. Anche laddove se ne parla – come nel Documento di economia e finanza, che stima privatizzazioni per lo 0,8% del Pil nel triennio 2025-2027 – si tratta in realtà di cessioni parziali, che non rimettono in discussione il controllo pubblico.
L’editoriale non risparmia critiche dirette alla retorica dell’esecutivo: “Abbiamo commentato positivamente l’esortazione di Giorgia Meloni a non disturbare chi vuole fare – scrive l’Istituto Bruno Leoni – ma è evidente che il governo ne offre un’interpretazione estensiva, finendo per includere tra i non disturbati proprio gli amministratori delle imprese pubbliche, i burocrati e gli interessi parassitari”.
Evidenzia l’IBL, infine, come l’intervento statale stia diventando sistemico anche in casi di aziende a rischio fallimento o oggetto di possibili acquisizioni: una strategia difensiva che, secondo il think tank, finisce per ostacolare la “distruzione creativa” su cui si fonda un’economia dinamica. Lo Stato, osserva ironicamente l’editoriale, continua a essere “una mucca da mungere”. E la sua macchina burocratica, conclude l’Istituto Bruno Leoni, “ha un’inesauribile voglia di fare. Sempre, purché coi soldi degli altri”.


Notizie dello stesso argomento
Trovati 112 record
Pagina
17
10/12/2025
Nuovo Tuf, Generali al 40% senza Opa? Ecco come
La riforma del Testo unico della finanza riscrive le regole sulle Opa e sul concerto tra a...
10/12/2025
Tavares: l’Europa rischia di svendere le fabbriche auto ai cinesi
Allarme di Tavares: l’Europa rischia di cedere fabbriche e mercato auto ai marchi cinesi. ...
10/12/2025
Assalto da 200 miliardi al cuore industriale italiano
Quasi 3mila aziende italiane acquisite da gruppi stranieri tra il 2008 e il 2023, oltre 40...
10/12/2025
Fed, taglio in vista e 2026 in salita con il nuovo capo di Trump
La Fed prepara un taglio dei tassi da 25 punti base mentre nel 2026 arriverà il successore...
10/12/2025
Imu 2025: perché nelle grandi città si paga fino a dieci volte di più
Imu 2025 si conferma una lotteria: a Roma quasi 3.500€ sulle seconde case, a Palermo meno ...
Trovati 112 record
Pagina
17
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720