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L''Italia che legge sempre meno: la crisi dell'editoria tra numeri e confronti europei

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
L''Italia che legge sempre meno: la crisi dell'editoria tra numeri e confronti europei
Mentre il Salone Internazionale del Libro di Torino 2025 apre le sue porte con entusiasmo e una ricca programmazione, i dati diffusi dall'Associazione Italiana Editori (AIE) gettano un'ombra sulla manifestazione. Nei primi tre mesi dell'anno, il mercato editoriale italiano ha registrato una flessione del 3,4% sia in termini di copie vendute che di valore economico, con una perdita di 810.000 copie e quasi 12 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2024.

L'Italia che legge sempre meno: la crisi dell'editoria tra numeri e confronti europei

Tra i principali fattori che hanno contribuito a questa situazione, vi è la fine del "bonus cultura" 18app, il sussidio economico da 500 euro che tra il 2016 e il 2024 ha incentivato l'acquisto di libri da parte dei giovani. La sua sostituzione con un sistema meno accessibile ha ridotto il potere d'acquisto dei lettori più giovani.

Inoltre, i tagli ai finanziamenti per le biblioteche, che nel 2024 hanno perso 30 milioni di euro, hanno ulteriormente indebolito il settore, limitando l'accesso gratuito alla lettura e riducendo le opportunità di promozione culturale.

Un confronto impietoso con l'Europa

La crisi dell'editoria italiana si inserisce in un contesto europeo variegato. Secondo i dati, mentre l'Italia ha registrato un calo del 3,4% nelle vendite di libri nel primo trimestre del 2025, altri Paesi europei mostrano andamenti differenti. La Francia e il Regno Unito hanno visto diminuzioni più contenute, rispettivamente dello 0,3% e dello 0,6%, mentre Paesi come la Germania e i Paesi Bassi hanno registrato una crescita, seppur modesta, dello 0,8% e dello 0,9%.

Questi dati evidenziano come la crisi dell'editoria italiana sia più profonda rispetto ad altri contesti europei, suggerendo la necessità di interventi mirati per invertire la tendenza.

Il paradosso italiano: più titoli, meno lettori

Un altro aspetto preoccupante è il paradosso italiano: mentre il numero di titoli pubblicati continua a crescere, il numero di lettori diminuisce. Nel 2025 si prevede che saranno pubblicati quasi 100.000 titoli, ma la percentuale di italiani che leggono almeno un libro all'anno rimane bassa, attestandosi al 35,4%.

Questo fenomeno solleva interrogativi sulla sostenibilità del mercato editoriale italiano e sulla necessità di promuovere la lettura attraverso politiche culturali efficaci.

Un appello alla responsabilità collettiva


La crisi dell'editoria italiana non è solo una questione economica, ma riflette una più ampia crisi culturale. È necessario un impegno collettivo da parte delle istituzioni, degli editori, delle scuole e dei cittadini per promuovere la lettura e sostenere il settore editoriale. Solo attraverso una strategia condivisa sarà possibile invertire la tendenza e rilanciare la cultura del libro in Italia.
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