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Iveco, terzo trimestre in calo: utile adjusted a 40 milioni, ricavi a 3,1 miliardi

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Iveco, terzo trimestre in calo: utile adjusted a 40 milioni, ricavi a 3,1 miliardi

Iveco Group archivia un terzo trimestre 2025 in flessione sia per utili sia per ricavi, risentendo del rallentamento dei volumi nel comparto truck e del peso dei tassi di cambio, mentre il settore bus mostra segnali di tenuta.

Iveco, terzo trimestre in calo: utile adjusted a 40 milioni, ricavi a 3,1 miliardi

I ricavi consolidati del periodo si attestano a 3,1 miliardi di euro, in calo rispetto ai 3,2 miliardi registrati nello stesso trimestre del 2024. I ricavi netti delle attività industriali si fermano a 3 miliardi, contro i 3,1 miliardi dell’anno precedente. A sostenere in parte il risultato sono stati i maggiori volumi e il migliore mix prodotto nei bus, che hanno compensato solo in parte la diminuzione dei volumi nei camion e l’effetto negativo dei tassi di cambio.

L’utile netto adjusted del gruppo si riduce a 40 milioni di euro, a fronte dei 94 milioni ottenuti nel terzo trimestre 2024. Il risultato diluito per azione adjusted si attesta a 0,15 euro, in calo dai 0,35 euro di un anno fa.

Domanda più debole nei truck, ma bus in crescita
Il trimestre ha risentito in modo particolare del rallentamento nel mercato dei camion, dove la domanda in Europa e in America Latina continua a scontare l’effetto del ciclo economico e dell’inasprimento dei costi finanziari. A bilanciare, almeno in parte, la frenata del segmento truck, è la buona performance del business autobus, che mostra una ripresa di volumi e un mix più favorevole, anche grazie al rinnovato interesse per le soluzioni a basse emissioni e per le flotte destinate al trasporto pubblico locale.

La strategia di Iveco, dopo la separazione da Cnh Industrial, resta focalizzata sull’innovazione tecnologica e sulla sostenibilità, con investimenti mirati nell’elettrificazione e nello sviluppo di motorizzazioni alternative. Tuttavia, l’impatto dei tassi di cambio e il rallentamento della domanda in alcuni mercati chiave hanno limitato la crescita dei margini operativi.

Scenario e prospettive
Il gruppo continua a operare in un contesto complesso, caratterizzato da una domanda debole nei veicoli pesanti, costi di produzione ancora elevati e una concorrenza in aumento nel segmento della mobilità sostenibile. Tuttavia, la direzione aziendale conferma la centralità del piano industriale, che punta a rafforzare la redditività del business attraverso il contenimento dei costi, il miglioramento della supply chain e lo sviluppo di partnership tecnologiche.

Il management di Iveco Group mantiene inoltre un’attenzione costante sull’evoluzione dei mercati emergenti e sulla domanda pubblica di autobus a basse emissioni, un segmento che potrebbe rappresentare un fattore di crescita nei prossimi trimestri, anche alla luce dei programmi di sostegno alla transizione ecologica in Europa.

In attesa dei risultati completi dell’esercizio 2025, il trimestre conferma dunque una fase di transizione per Iveco Group: da un lato, la pressione sui ricavi e sugli utili derivante dal calo dei volumi e dal contesto valutario; dall’altro, la tenuta del comparto bus e la volontà di proseguire gli investimenti in innovazione e sostenibilità.

Un equilibrio fragile, che il gruppo punta a consolidare nei prossimi mesi con una gestione prudente ma orientata alla crescita strutturale e alla competitività sui mercati internazionali.

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