• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Manovra, intesa nel centrodestra sul contributo delle banche: Meloni chiude la mediazione

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Manovra, intesa nel centrodestra sul contributo delle banche: Meloni chiude la mediazione

Il centrodestra arriva compatto al Consiglio dei ministri di oggi con un’intesa politica sul punto più sensibile della manovra: il contributo del sistema bancario. Dopo il vertice serale a Palazzo Chigi, la premier Giorgia Meloni ha chiuso la mediazione tra Lega e Forza Italia, trovando una formula che salva i conti e la coalizione.

Manovra, intesa nel centrodestra sul contributo delle banche: Meloni chiude la mediazione

Il meccanismo prevede che le banche potranno scegliere di distribuire gli utili messi a riserva applicando una tassa sostitutiva del 27,5%, invece dell’attuale 40%.
Si tratterà dunque di una misura volontaria, con un getttito stimato in oltre 4 miliardi di euro nel biennio 2026-2027.

L’accordo, raggiunto dopo una lunga giornata di trattative, permette al governo di presentarsi al Cdm con un testo unitario.
Da Washington, dove partecipa alla sessione autunnale del Fondo monetario internazionale, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha seguito la discussione in collegamento, scherzando con i colleghi: «Voi non credete ai miracoli, io sì», avrebbe detto, aggiungendo che “i dettagli li scriverà in aereo” durante il rientro.

La mediazione politica

Il compromesso raggiunto consente alla premier di portare in Consiglio una soluzione condivisa, evitando lo scontro interno sulla natura del prelievo.
La misura, spiegano fonti di Palazzo Chigi, «riguarderà gli utili messi a riserva che potranno essere distribuiti ai soci con un’imposta del 27,5%, in luogo del 40% previsto oggi».
Le risorse raccolte — su base volontaria — saranno destinate a interventi per la sanità e la crescita, due priorità che Meloni intende legare alla prossima manovra.

La scelta di un’imposta facoltativa e non obbligatoria serve a scongiurare l’ipotesi di ricorsi legali e a rassicurare i mercati dopo le tensioni provocate, un anno fa, dal decreto sugli extraprofitti bancari.

Forza Italia rivendica: “Nessuna tassa sugli extraprofitti”
La prima a rivendicare il risultato è stata Forza Italia, che in una nota ha confermato che «nella manovra non ci sarà alcuna tassa sugli extraprofitti, come sempre chiesto dal partito».
Il testo, spiega la nota, «consentirà di distribuire gli utili accantonati applicando una tassa del 27,5% invece del 40%. Si tratterà di una scelta volontaria, senza imposizione agli istituti bancari e assicurativi, che contribuiranno in altra forma al miglioramento del sistema sanitario».

Per gli azzurri si tratta di una vittoria politica: nessun nuovo prelievo obbligatorio e una misura coerente con l’impostazione liberale che da settimane il partito difende.
In economia, sostengono, “gli extraprofitti non esistono”, e la Costituzione «non consente di addossare una tassazione speciale a una sola categoria di contribuenti».

La Lega: “Gettito certo e contributo equo”
La Lega accoglie l’intesa con soddisfazione.
Fonti del Carroccio sottolineano che “il principio del contributo a carico del sistema bancario è stato mantenuto” e che “la misura garantirà un gettito certo di circa 4 miliardi di euro l’anno”.
Un risultato che consente al partito di Matteo Salvini di presentarsi al voto del Cdm come garante dell’equità e della responsabilità sociale degli istituti di credito.

In ambienti della Lega si sottolinea anche il valore simbolico dell’accordo: le banche, dopo i profitti record degli ultimi esercizi, “partecipano concretamente alla crescita del Paese”, in una fase di conti pubblici complessi e inflazione ancora alta.

La regia di Meloni e la cornice di Giorgetti
Il vertice di Palazzo Chigi si è chiuso a tarda sera, con Meloni impegnata in prima persona nella ricerca della sintesi.
La premier avrebbe ribadito che “le banche sono chiamate a dare un contributo alla crescita nazionale” e che “la misura, nella sua versione finale, incontrerà il favore dell’opinione pubblica”.
A Giorgetti il compito di garantire equilibrio tecnico e compatibilità di bilancio, mentre ai partiti spetta la narrazione politica: un centrodestra coeso che trova l’intesa sul tema più divisivo della manovra.

Il Cdm di oggi sancirà ufficialmente l’approvazione della legge di bilancio 2026, che da domani sarà inviata al Parlamento.
Ma la partita politica è già chiusa: Meloni arbitra, Giorgetti bilancia, Tajani ottiene la clausola di volontarietà, Salvini difende il principio del contributo.

Un equilibrio tra gettito e consenso
La misura, che avrà carattere volontario, temporaneo e mirato, rappresenta un compromesso tra esigenze economiche e consenso politico.
Garantirà un flusso di risorse utili per finanziare la manovra, evitando scontri con i mercati e con l’Associazione bancaria italiana, e permetterà al governo di presentare un segnale concreto di equità fiscale.

Oggi, con l’approvazione in Consiglio dei ministri, la manovra 2026 entra ufficialmente nel vivo: una legge di bilancio che punta su equilibrio, crescita e condivisione dei sacrifici, e che segna, nella sua architettura, il ritorno alla politica di coalizione come metodo di governo.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 31 record
Pagina
5
02/12/2025
Bufera su Hegseth, il ministro che imbarazza perfino Trump
Bufera su Pete Hegseth: dagli attacchi alle barche dei narcos alle indagini del Congresso....
01/12/2025
Manovra 2025: banche nel mirino, intesa vicina tra tasse e liquidità
La manovra 2025 punta a un accordo con le banche: Irap al 2%, possibili contributi in liqu...
01/12/2025
Tajani accelera: “La legge sul consenso va approvata. Basta violenza, è questione culturale”
Antonio Tajani decide di non lasciare margini di incertezza sulla legge sul consenso
01/12/2025
Caso Mps, scoppia la bufera sul ministro Giorgetti
Inchiesta Mps-Mediobanca: opposizione all’attacco, accuse di bancopoli e golden power. La ...
01/12/2025
Trump, nuovi insulti: la spirale che avvelena la politica
Donald Trump rilancia un insulto discriminatorio contro Tim Walz e attacca più giornalisti...
01/12/2025
Regno Unito, Starmer rilancia: meno sussidi, più lavoro per i giovani
Keir Starmer prepara una riforma radicale del welfare britannico dopo il Budget con 26 mil...
Trovati 31 record
Pagina
5
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720