Seduta nervosa in Asia dopo il raffreddamento di Wall Street e i messaggi sfumati della Fed: vendite a Tokyo, Seul e Sydney; rimbalzo a Shanghai, Shenzhen e Hong Kong spinto dai titoli tecnologici. In Giappone pesa un Pmi manifatturiero in contrazione, mentre i servizi restano espansivi: “Il settore servizi resta il motore”, osserva Annabel Fiddes (S&P Global).
A Hong Kong e nelle A-share cinesi hanno guidato il rimbalzo i nomi tech dopo i segnali di accelerazione sull’intelligenza artificiale, che hanno galvanizzato il comparto. Nel dettaglio di fine contrattazioni locali: Nikkei 225 poco sopra la parità nella seconda parte di seduta, Hang Seng in progresso, Shanghai Composite in rialzo; giù Kospi e S&P/ASX 200.
Tra le altre piazze il quadro è contrastato: Taipei e Singapore pressoché piatte; Jakarta e Bangkok in lieve progresso; Wellington marginalmente positiva. In India (Mumbai) gli indici Sensex e Nifty 50 viaggiano in calo a metà giornata, mentre la rupia resta vicina ai minimi storici nonostante interventi della banca centrale.
Futures: europa debole, usa un filo sopra
All’avvio europeo, i futures segnalano un’apertura in flessione: Dax e Ftse 100 indicano un calo attorno a −0,3/−0,4% e l’Euro Stoxx 50 è leggermente negativo. Sul fronte americano il tono è più costruttivo: i futures Nasdaq-100 sono in lieve rialzo, gli E-mini S&P 500 avanzano di poco.
Valute: dollaro saldo, yen e rupia sotto pressione
Il dollaro resta tonico dopo lo stop di Wall Street; il USD/JPY oscilla in area alta e l’EUR/USD resta poco sotto la soglia psicologica. In India la rupia “resta sotto pressione” nonostante gli interventi, con operatori che vedono “direzione di marcia al ribasso” finché la banca centrale lo consentirà.
Materie prime: petrolio in risalita, ttf stabile, oro sui massimi
Il petrolio risale per il secondo giorno: Brent e WTI avanzano, sostenuti da segnalazioni di calo scorte USA e da vincoli all’offerta; in giornata sono attesi i dati ufficiali EIA. Il gas europeo TTF resta in un range laterale che dura da settimane. L’oro staziona vicino ai massimi storici: domanda rifugio elevata e attese sui prossimi passi della Fed tengono il metallo in evidenza.
La cornice macro: fed prudente, dati misti
Il mercato resta prigioniero del messaggio prudente della Federal Reserve. “Non c’è un percorso privo di rischi” tra inflazione e occupazione, ha ribadito Jerome Powell, aggiungendo che i prezzi azionari sono “fairly highly valued”. Sul Giappone i Pmi confermano la divergenza: manifattura in contrazione e servizi solidi. In Australia, l’inflazione di agosto ha sorpreso al rialzo, smorzando le scommesse su allentamenti RBA e appesantendo l’ASX 200.
Agenda di oggi: Germania e Usa al test del sentiment e del mattone
In Europa arriva l’Ifo tedesco di settembre (Business Climate, Current Conditions, Expectations). Nel pomeriggio dagli Stati Uniti tocca alle vendite di nuove case di agosto e al consueto report EIA sulle scorte di greggio.
Che cosa significa per l’apertura europea
Il quadro è netto: volatilità di fine trimestre, con Europa che paga la debolezza asiatica non cinese e le parole di Powell, mentre la resilienza del tech cinese offre un appiglio al sentiment globale. Se i futures USA resteranno in verde e l’Ifo non deluderà, l’azionario europeo può tentare un rimbalzo intraday; viceversa, un Ifo fiacco e dati USA deboli terrebbero il mercato sulla difensiva.
Voci dal mercato
“Il settore servizi resta il motore” dell’economia giapponese e “compensa” la contrazione manifatturiera, nota S&P Global. “Non c’è un percorso privo di rischi” tra inflazione e occupazione, ha ribadito Jerome Powell, aggiungendo che i prezzi azionari sono “fairly highly valued”.
Nota operativa per l’apertura borse europee e Wall Street: futures europei in lieve calo (Dax/Ftse −0,3/−0,4%), Nasdaq-100 futures in rialzo frazionale, E-mini S&P poco sopra la parità; Brent in progresso, TTF stabile, oro su livelli record.